Capitolo 16 - Shawn

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Fui scioccato nel vederla di fronte alla mia porta e ancora più sorpreso che mi stesse dando un'ultima occasione dopo che le ho fatto del male. Lei è diversa da quello che inizialmente pensavo e questo puzzle che era lei stava iniziando a diventare sempre più difficile da assemblare.

Visto che è qui, immagino che devo almeno scusarmi un'ultima volta così cercherò di eccitarla, prepararla fino a quando non ce la farò più. Le tolsi la maglietta e le permisi anche di togliere la mia di maglietta e grazie a Dio non cercò di toccarmi.

Solo perchè mi sono comportato come un coglione non significa che non sappia come dar piacere ad una donna, è passato un po' di tempo dall'ultima volta ma è una cosa che ho sempre avuto piacere di fare quando ero di buon umore. Mari aveva un dolce sapore mentre leccai e succhiai il suo clitoride.

Secondo me, un vero uomo deve leccare e amo stare tra le sue cosce mentre i suoi sexy gemiti riempiono le mie orecchie e mi tirò i capelli mentre venne, schiacciando la mia faccia contro il suo clitoride. Leccai tutto ciò che lei mi offrì e poi mi sdraiai e la misi sopra di me.

Ero più che duro e pronto per lei e Mari era fottutamente stretta ed io amo la sensazione di stare dentro di lei.

Guardai i suoi seni saltare e la sua schiena inarcarsi mentre gettò la testa all'indietro per il piacere. Quando all'inizio l'ho assunta non me ne fregava un cazzo che lei godesse ma ora penso che sia ancora più sexy quando gode. Voglio dire se fai schifo a letto è come se uccidessero il tuo ego.

Mi eccita sentirla gemere il mio nome mentre mi graffia la pelle ed io gemo di piacere quando le sue pareti interne si stringono attorno al mio cazzo. Spinsi il suo corpo contro il mio così che posso spingere più forte dentro di lei e Mari gemette nel mio orecchio mentre si avvicinò sempre di più all'orgasmo.

"Merda, proprio lì." La strinsi forte mentre spinsi più forte dentro di lei.

"Andiamo gattina, vieni ora." Le sussurrai nell'orecchio.

"Merda, Shawn, si." Disse mentre venne e mi lasciai andare anch'io.

La strinsi forte contro di me e fui sorpreso di non dare di matto visto che la sua testa era sul mio petto e sono sicuro che in questo momento sta fissando la mia spalla.

Trattenne il fiato probabilmente aspettando che io facessi quello che avevo fatto l'ultima volta ma in questo momento non mi stava infastidendo e, inoltre, non stava cercando di toccarmi.

La strinsi un po' meno e Mari si allontanò da me lentamente e cautamente e per la prima volta da quando avevo diciotto anni, mi manca abbracciare qualcuno, mi manca stare con qualcuno. Si mise accanto a me e sospirai perchè non sono una persona emotiva ma mi piace Mari fottutamente tanto e odio questa sensazione.

Questa storia non andrà da nessuna parte e sono sicuro che questi sentimenti non sono reciproci. Lei mi rende frustrato ancoro di più perchè questi sono quel tipo di sentimenti che ho nascosto per circa dieci anni e lei li ha portati alla luce senza neanche provarci.

Ero fottutamente infastidito e arrabbiato con me stesso e odio questa storia della terapia perchè non mi piacciono le emozioni, non c'è posto per questo nel mio lavoro perchè ti fregano. Mi interessa degli uomini con cui lavoro durante la guerra, le missioni, ma non mi è mai importato di qualcuno come Mari prima, l'unica altra persona era mia madre.

"Hai finito con me?" Chiese e scossi la testa e la guardai negli occhi che contraccambiò lo sguardo.

"Quanto ti devo pagare per farti restare tutta la notte?" Sussurrai; immediatamente mi imbarazzai per la domanda, cazzo mi sto trasformando in una femminuccia.

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