L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.
Il matrimonio è stato perfetto e Mari non è mai stata così tanto bella come quel giorno, quel giorno che mi ha promesso che mi amerà per sempre, quel giorno che è diventata mia moglie. Non avrei mai pensato che avrei detto quelle parole ma quando mi sono svegliato il giorno dopo accanto a lei, con la fede al dito, non riuscii a trattenere il sorriso.
Mia moglie era nuda e addormentata accanto a me, restai ancora steso sul letto a guardarla dormire e a guardare la mia fede fino a quando decisi che non avevo voglia più stare steso.
Iniziai a baciarle la fronte e la guancia per poi baciarle le labbra e la sentii grugnire mentre continuai a baciarla giù per il collo e gemette quando giunsi con le labbra sul suo seno. Le stuzzicai i capezzoli con la lingua e feci scivolare la mano tra le sue cosce fino a quando si svegliò lentamente.
Le sue cosce si aprirono istantaneamente e prima ancora che i suoi occhi erano completamente aperti entrai dentro di lei facendole spalancare gli occhi e gemette, dannazione, è tremendamente sexy.
"Shawn." Sussurrò e alzò gli occhi in aria mentre continuai a muovermi.
"Buongiorno moglie." Sussurrai nel suo orecchio e continuò a gemere mentre mi graffiò la schiena.
"Non fermarti." Disse, senza fiato.
"Dillo." Stuzzicai il suo collo, non me ne frega niente se sembra stupido, voglio sentirglielo dire.
"Marito." Disse quelle parole urlandole e giunsero al mio membro, dannazione quella parola è tremendamente sexy.
La tenni sul letto per ore e so che può essere rischioso visto che è vicina al travaglio ma ci piace il rischio. Mia mamma ha portato Lex a casa sua per un paio di giorni e trascorremmo quei giorni nel letto e solo dopo scoprimmo che non fu una bella idea.
La notte che tornammo dalla nostra brevissima luna di miele, Mari entrò in travaglio.
Eravamo stesi sul letto e come ogni sera non riusciva a trovare una posizione comoda, si alzò per andare in bagno e la sentii imprecare ma pensavo che fosse solo infastidita.
"Shawn." Urlò.
"Si piccola?" Le chiesi.
"Ho bisogno di te." Disse ed entrai in bagno e la vidi in piedi con i pantaloncini del pigiama bagnati, voi penserete che la prima cosa che pensai fui, ehi ti si sono rotte le acque, ti porto all'ospedale, e invece no.
"Devo aiutarti a farti la doccia?" Chiesi e scosse la testa.
"No ho bisogno di un ospedale." Disse e iniziò ad entrare in panico, io ancora non riuscii a capire e lei mi guardava come se fossi stupido.
"Che succede?" Le chiesi e iniziò ad arrabbiarsi.
"Sono in travaglio cazzone!" Mi urlò e la mascella mi si spalancò insieme agli occhi mentre restai a fissarla. "Non stare lì fermo, muoviti!" Urlò e mi misi in moto, ero preparato a molte cose ma non a questo.
"Sta nascendo!" Urlai mentre corsi per la camera da letto per prendere i vestiti, lentamente uscì dal bagno e mi fermai a guardarla quando urlò dal dolore.
"Chiama tua madre e dille che ci troveremo in ospedale e per l'amore di Dio chiama prima Nick, così ti aiuterà a comportarti da essere umano normale." Era irritata ma calma e così chiamai Nick perché beh, lui ci è già passato tre volte.
"Ehi che succede?" Sbadigliò segno che lo avevo svegliato.
"Il bambino, sta nascendo e Mari mi sta guardando come se volessi uccidermi, che faccio?" Chiesi freneticamente e sospirò.
STAI LEGGENDO
At your service - Italian translation
عاطفيةMari Hansen scappò di casa a 15 anni non riuscendo più a sopportare la sua famiglia radicalmente religiosa e nel disperato tentativo di non essere come loro, finì per vivere per strada, abusando di droghe, alcol e si mantenne con la prostituzione, f...