L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.
Non mangio una bistecca da molto tempo e sono felice di poterla mangiare stasera e ancora più felice che non devo uscire per mangiarmela.
Mentre la guardai, cercai di farmi entrare in testa di non toccarla ma di conoscerla, di cercare di non farmi distrarre dal sesso, ma più la guardavo, più mi indurivo.
Voglio mostrarle che non voglio solo il sesso con lei ma i suoi gemiti di piacere mentre faccio scivolare il mio cazzo dentro e fuori di lei, la sua strettezza, le sue unghie, il modo in cui i suoi occhi si socchiudono per guardarmi, il suo seno, il suo bellissimo corpo, il suo sapore delizioso, rendono le cose molto difficili.
E ora sono di nuovo dannatamente eretto. Prima di andare al negozio, ci fermammo a casa mia per cambiare il veicolo. Lasciammo la moto e prendemmo la macchina prima di andare al negozio e durante il tragitto misi la mano sulla sua coscia mentre Mari si dimenò sotto il mio tocco.
"Lo so che stai facendo dei pensieri sconci." Commentò e abbassai lo sguardo.
"Tutti su di te." Le feci l'occhiolino e alzò gli occhi in aria.
"Uomini." Sospirò.
"Che diavolo significa?" Le chiesi.
"Significa che ogni volta pensi a me nuda mentre mi scopi." Le presi la mano e feci dei piccoli cerchi su di essa mentre guidai e poi intrecciai le nostre dita.
"Non è vero, ci sto provando davvero a non metterti le mani addosso ma sei così sexy quando ti faccio perdere il controllo. Sei sempre stata molto controllata quindi amo quando mi preghi e ti lasci andare. E ora ho bisogno di ricompormi." Le dissi e rise mentre mi aggiustai il membro.
Restammo seduti in macchina fino a quando fui pronto per scendere per poi entrare nel negozio e la seguì mentre prese diverse cose.
"Potrei prendere delle stronzate a caso di cui non hai bisogno e tu non te ne accorgeresti neanche." Scosse la testa.
"Potresti, oppure potrei pagarti perchè tu cucini per me, non hai neanche bisogno di farlo tutti i giorni, preparami qualcosa e dimmi come riscaldarlo."
"Ti piace spendere i soldi, vero?" Chiesi.
"Potrei pagare per uscire fuori a mangiare o pagare te per cucinare e le cose che prepari tu costano una fortuna al ristorante e francamente odio mangiare fuori quindi se cucini tu risparmierei molto, visto che pago per mangiare fuori, la mancia, il cibo schifoso e il gas inutilizzato." Alzò le spalle e forse, solo forse la stavo convincendo.
Pagai ciò che aveva preso e ritornammo a casa mia e mi ripetei di non toccarla, dannazione è fottutamente difficile, soprattutto perchè il mio cazzo è come se avesse una mente tutta sua.
Quando entrammo in casa, Mari mise sistemò ciò che avevamo comprato e lasciò altre cose fuori, in seguito prese delle padelle, dei condimenti e rimasi confuso da tutto questo.
La guardai muoversi nella mia cucina e sembrava come se si trovasse in un ambiente famigliare e mentre cucinò iniziò a canticchiare, ha una dolce voce e in quel momento realizzai come fossi incredibilmente fottuto.
Lo sapevo già di essere fottuto, quando ho realizzato di iniziare a provare qualcosa per lei ma ora lo sono sempre di più mentre la guardo perchè voglio tutto questo, la voglio vedere così felice e spensierata, amo il modo in cui ascolta tutte le mie stronzate e il mio sarcasmo per poi rispondermi per le rime.
Vorrei che restasse da me per più tempo. Mentre cucinò non resistetti ad avvicinarmi a lei e circondarle il bacino con le braccia e le diedi un piccolo bacio sulla spalla.
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At your service - Italian translation
RomanceMari Hansen scappò di casa a 15 anni non riuscendo più a sopportare la sua famiglia radicalmente religiosa e nel disperato tentativo di non essere come loro, finì per vivere per strada, abusando di droghe, alcol e si mantenne con la prostituzione, f...