L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.
Fui sorpresa di non vederlo la mattina successiva e di vedere un suo bigliettino. Preparai Lex per la scuola ed io saltai le mie lezioni per andare da lui.
Mi sono sentita male per le cose che ho insinuato ieri su di lui. Bussai alla sua porta e quando mi aprì gli porsi un cupcake.
"Ehi, che ci fai qui?" Chiese, i suoi occhi erano cupi.
"Volevo ringraziarti per aver chiuso tutto ieri sera." Dissi e lui annuì per poi aprire un po' di più la porta facendomi entrare passando da sotto il suo braccio appoggiato allo stipite della porta. Misi sul tavolo il cupcake e lui era ancora appoggiato allo stipite.
"Continueremo ad incontrarci in questo modo." Mi disse e sorrisi.
"Si lo so, sembri stanco." Guardai di nuovo i suoi occhi e Shawn alzò le spalle.
"Non ho dormito molto." Ammise.
"Non ti sei sentito bene?" Chiesi e lui annuì.
"Sono andato a fare un'altra corsa." Alzò di nuovo le spalle.
"Dovresti dormire." Gli dissi e alzò gli occhi in aria.
"Se potessi, lo farei." Sbadigliò ed io grugnì interiormente perchè non riesco a credere a quello che sto per dire.
"Ho tutto il giorno libero, vuoi farti un sonnellino con me?" Chiesi. Shawn alzò un sopracciglio e mi guardò con quello sguardo da 'sei seria?'
"Non mi devi niente." Mi disse.
"Si che devo, quindi dormi con me." Andai verso la sua stanza e mi seguì.
"Dormirai così?" Mi chiese guardando i miei vestiti, alzai io questa volta le spalle e Shawn andò verso il suo armadio per poi lanciarmi un paio di boxer e una delle sue magliette dell'esercito.
"Grazie." Sentivo il bisogno di ripagarlo.
"Puoi indossare quelli almeno che tu non avresti intenzione di stancarmi ancora un po' di più e poi dormire nuda." Sogghignò e mi tolsi i vestiti per poi stendermi sul suo letto.
"Posso essere persuasa." Sogghignai per la sua espressione scioccata. Mi leccai le labbra per poi avvicinarmi ai piedi del letto dove c'era lui sulle mie ginocchia e sulle mani. Gli abbassai i boxer e tirai fuori il suo membro già duro e gemette quando lo succhiai nella mia bocca.
"Oh cazzo." Lentamente spinse nella mia bocca e gemetti.
"Ti piace succhiarmi?" Chiese ed io annuì. Mi spinse e mi trovai la schiena schiacciata al materasso e lo sentì tra le mie gambe.
"Amo fottutamente tanto il modo in cui ti bagni." Mi disse e prese un preservativo dal suo cassetto, un'altra regola non rispettata, uso sempre i preservativi che porto io stessa.
Rotolò il preservativo sul suo membro e lo posizionò contro la mia entrata.
"Va tutto bene gattina, sono molto eccitato di trovarmi in mezzo alle tue cosce." Disse mentre si spinse dentro di me. Questa volta è differente da tutte le altre volte che sono stata qui, non si tratta del mio lavoro da un'ora, sono andata a letto con lui perchè lo volevo. Mi leccò e pizzicò la mia pelle sensibile fino a quando venni e solo quando anche lui venne, mi strinse tra le sue braccia e chiuse gli occhi.
Chiusi anch'io i miei occhi ma aspettai fino a quando si addormentò prima di addormentarmi anch'io. Mi svegliai un po' più tardi quando la mia sveglia suonò e Shawn grugnì mentre guardò da dove provenisse quel rumore. Spensi la sveglia e Shawn mi tirò di nuovo a se e accidentalmente colpì la mia testa contro il suo petto duro.
"Ouch." Mi lamentai.
"Non andartene." Mormorò.
"Devo." Aprì un occhio e mi guardò sbadigliando.
"Ma sono comodo e mi piaci nuda."
"Si, beh, queste sono le mie scuse che ti dovevo, ora devo andare."
"Ti pagherò tanto se verrai da me a dormire qualche notte quando non hai Lex." Disse e scossi la testa.
"Questo è da pazzi. Tu sei pazzo." Mi alzai e Shawn prese il mio viso e lo avvicinò al suo e gemetti mentre mi baciò.
"Ma io sono serio." Fece correre le sue dita sulla mia pelle esposta.
"Come fai ad avere tutti questi soldi?" Chiesi, una domanda che normalmente non farei, ma ero curiosa. Sogghignò.
"Esci con me ad un paio di appuntamenti e forse te lo dirò." Scossi la testa e cercai di alzarmi così da potermi vestire.
"Shawn devo andare a prendere Lalexia."
"La scuola non finisce prima di due ore. Ho bisogno di te." Sussurrò seducente al mio orecchio e il mio corpo fu d'accordo. Si mise un altro preservativo ed io mi stesi nuovamente sul letto mentre mi fece sentire fottutamente bene prima che si stese affianco a me sul letto quando finì.
"Beh cazzo." Dissi e Shawn sogghignò ancora di più.
"Andiamo gattina, è solo un appuntamento." Mi fece l'occhiolino e scossi la testa.
"No. La linea tra il lavoro e la vita privata è già stata superata abbastanza."
"Quindi?" Disse come se non fosse nulla.
"Quindi ho un lavoro da fare, ho bisogno di soldi e non posso uscire con te." Gli dissi.
"Perchè no?" Chiese e sospirai.
"Perchè scopo ancora altri ragazzi." Dissi e alzò le spalle.
"Lo so." Mi disse.
"Ah, allora questo è quello che vuoi? Sesso gratis?" Chiesi immediatamente irritata per questa intera situazione. Indossai i vestiti velocemente e uscì fuori ma prima che riuscì a raggiungere la macchina mi fermò.
"Non m'importa se è gratis o no Mari, mi piace trascorrere del tempo con te e mi piace quando anche tu trascorri del tempo con me di tua iniziativa ma se sei preoccupata per i soldi allora va bene." Disse e se ne andò. Sentì i soldi in tasca che mi aveva messo prima che se ne andasse e non avevo neanche bisogno di contarli per sapere che mi aveva dato più del dovuto.
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At your service - Italian translation
RomanceMari Hansen scappò di casa a 15 anni non riuscendo più a sopportare la sua famiglia radicalmente religiosa e nel disperato tentativo di non essere come loro, finì per vivere per strada, abusando di droghe, alcol e si mantenne con la prostituzione, f...