Erin Lancaster.
Sorseggiai il mio champagne, assicurandomi che l'uomo che mi stava parlando credesse che gli stavo prestando attenzione. Sorrisi allo scherzo stupido, ma non mi sforzai di ridere.
"Miss Lancaster, andremo al country club questo fine settimana e ci piacerebbe se lei si unisse a noi per una partita di golf." L'uomo che stava parlando era alto, giovane, occhi verdi mentre mi sorrideva in modo innocente. "Significherebbe molto soprattutto per me –questi uomini non sanno perdere."
"Fortunatamente per lei, Mr. Woodsen, io sono fantastica a vincere." I suoi occhi si illuminarono mentre io gli tendevo la mano. "Ci vediamo in campo."
"L'aspetterò pazientemente, Miss Lancaster." Mr. Woodsen si allontanò e si portò dietro molti degli uomini.
Non ero sorpresa di sentire il suo sguardo su di me. Il mio respiro diventò affannoso mentre lui posava una mano sulla mia vita e la spostò poi per posarla sul mio fondo schiena. Io unì le labbra tra di loro e strinsi il bicchiere di champagne.
"Tu e Mt. Woodsen sembrate andare molto d'accordo." Disse Michael. "Gli piaci."
"Charles Woodsen è giovane, ricco, spericolato." Gli ricordai. "Gli interessa tutto quello che ha una vagina."
Michael ridacchiò e si ordinò un bicchiere di scotch. "Conosci bene i tuoi uomini."
"Quattro anni sono abbastanza per diventare un'esperta dei loro bisogni e delle loro personalità." Commentai e girai la testa per guardarlo. "Per esempio, prendiamo te. Sei entrato timidamente nel mondo degli affari, spaventato di fare un passo finchè non hai guadagnato il tuo primo milione e poi sei diventato l'uomo d'affari affascinante e manipolatore che sei oggi."
"Perché non sei diventata una psicologa? Sembri abbastanza brava a capire le persone." Michael aumentò la presa su di me.
"Perché essere una terapista non mi avrebbe dato tutto il potere che ho oggi." Ammisi. "Amo il potere, Mr. Clifford. Non posso pensare al mio mondo senza di esso. Sono una serva dei miei affari e preferisco vedermi sposata alla mia compagnia piuttosto che ad un uomo che vorrebbe solo decidere ogni mio movimento."
"Lascerei che tu mi calpestassi, Miss Lancaster." Mi sussurrò Michael in un orecchio. "Fammi cadere alle tue regole."
"Non funziona neanche in quel modo." Mi allontanai da lui, preparandomi a spiegare. "Voglio uguaglianza tra di noi. Sai che le donne guadagnano il 37% in meno degli uomini? Esclusa me, ovviamente—io sono la donna più ricca del paese e la seconda più ricca nel mondo—Beyonce vale due volte quattro milioni mentre io solo sette milioni di dollari."
"E' comunque tanto."
"E ancora ne voglio di più." Dissi. "Voglio che il potere scivoli dalle mie dita e che si posi su tutto quello che guardo. Ne sono ossessionata."
Michael annuì e bevve un sorso del suo scotch. "Tranne che a letto."
"Tranne che a letto. Sono rare le occasioni in cui voglio essere io a controllare." Dissi e incrociai le braccia al petto. "E' qui che mi contraddico perché nella camera da letto sono tua. Mi inginocchierò e farò di tutto per soddisfarti, Mr. Clifford."
Michael si mosse quasi come se fosse a disagio, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni. Io sorrisi in modo consapevole prima di voltare la testa verso il palco dove un uomo mi stava chiamando per il mio discorso.
"E' stato un piacere averla qui, Mr. Clifford." Dissi e gli strinsi velocemente la mano.
*
Mentre mi venivano presentati nuovi dipendenti notai una figura dai capelli rossi farsi strada verso di me. Cercai disperatamente di allontanare il mio sguardo mentre lui mi guardava con occhi selvaggi che mi facevano solo venire voglia di spingere tutti via e lasciare che mi scopasse ancora.
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Mr. Clifford } m.g.c traduzione italiana
Fanfiction[LIBRO FINALE DELLA 'THE CEO SERIES'] "Miss Lancaster, lei è un esemplare di vero mistero, intelligenza e attrazione sessuale." Traduzione italiana della storia di @kingsofmuke, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.