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Erin Lancaster.

"Non so cosa sia riguardo i matrimoni, ma ti fanno venire voglia di sposarti." Commentò Hannah, portandosi alle labbra il bicchiere di champagne.

Io e Michael ci scambiammo uno sguardo, le mie guance diventarono rosse e guardai verso il mio bicchiere di the freddo. Hannah sospirò e si poggiò contro di me e poi, come se si fosse ricordata che avevo già un sacco di peso un più, si allontanò.

"Allora, Elliot quando ti farà la grande domanda?" Chiesi, riferendomi al ragazzo che aveva fin dalla scuola superiore. "So che l'altro giorno mi ha chiesto se volevi sposarti."

"Non lo so." Ammise Hannah e unì le labbra tra di loro. "Penso che voglia essere sicuro del fatto che voglio davvero stare con lui, il che è stupdo perché stiamo insieme da undici anni."

Io unì le labbra tra di loro e annuì. Michael posò una mano sulla mia schiena, baciandomi la testa.

Quinn posò una mano sulla mia e me la strinse. "Come sta il bambino?"

"Si muove tanto?" Chiese Andy, passandosi distrattamente una mano sulla pancia. "So dalla gravidanza di Alexus che Axel era sfrenato."

"E Genesis." Quinn mosse la mano in aria, scuotendo la testa. "Un incubo assoluto. Mi tirava un sacco di calci."

"E' abbastanza calmo finchè Michael non inizia a giocare con l'Xbox." Sbuffai. Michael era andato a parlare con i ragazzi, lasciando noi quattro, mentre Hannah era andata da Kale e Aaron. "E' come se volesse uscire per unirsi a lui."

"Hai scoperto chi è il vero padre?" Chiese Quinn, unendo le labbra tra di loro. "Noi siamo il tuo posto sicuro."

Io sospirai e mi guardai la pancia in modo nervoso. Passarono alcuni secondi prima di guardare loro.

"Non penso di volerlo più sapere." Ammisi. "All'inizio il pensiero mi tormentava e avrei odiato fare il test di paternità e scoprire che era di Charles, ma adesso--adesso sono solo grata di poter fare tutto questo con Michael."

Andy sorrise e mi strinse una mano.

"Bene." Quinn mi posò una mano sulla spalla e ci si poggiò con il mento, Alexus fece lo stesso dall'altra parte. "Ricordami di portarti un giorno alle terme. Sfortunatamente il tuo ragazzo non sa cosa siano."

"Ma fa dei massaggi davvero buoni." Misi il broncio e guardai verso l'uomo di cui ero profondamente innamorata. "Ma se volete portarmi fuori va bene."

"Giusto, ci organizzeremo per il prossimo sabato."

Io annuì e sussultai alla sensazione delle braccia di Michael intorno a me. Il suo naso mi sfiorò la guancia, un sorriso si aprì sul mio viso mentre lui mi baciava la mascella per poi sollevare la testa.

"Balli con me?" La sua voce era bassa, il suo respiro mi colpì l'orecchio e mi fece rabbrividire. Io accettai e lasciai che mi portasse sulla pista da ballo sopraelevata che Kale aveva supplicato di avere.

Michael mi prese la mano, sollevandola e posando l'altra sul mio fianco. Era silenzioso, ma era di buon umore. Volevo stringermi completamente a lui, ma c'era qualcosa tra di noi che ci ostacolava.

"Abbiamo un intruso." Disse lui, guardando il mio pancione. Io sorrisi, senza dire niente. "Stai bene?"

Sollevai la testa e lo baciai teneramente. "Perfettamente bene."

Michael annuì e mi baciò la fronte, stringendomi gentilmente i fianchi.

"Amico." Ashton diede un colpetto sulla spalla a Michael, sorridendo. "Posso ballare con Erin?"

Mr. Clifford } m.g.c traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora