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Erin Lancaster.

Passai le mani sulle maniche del mio vestito e sorrisi per la sua semplicità. Le maniche, il colletto e la parte della schiena erano di un rosa trasparente. Il resto era bianco e si fermava giusto sopra le ginocchia, tacchi rosa per completare il tutto. Tai mi aveva fatto i capelli così che scivolassero in soffici onde e Hannah mi aveva truccato, facendomi sembrare molto naturale se non per l'eyeliner.

Tai mi passò un bicchierino di tequila e mi osservò.

"Arriverà presto." Mi assicurò Tai e si poggiò contro lo schienale della sedia. "James mi ha mandato un messaggio tipo un'ora fa per dirmi che erano per strada."

Io unì le labbra tra di loro e guardai lo schermo del mio telefono. Lo sbloccai e andai sulla chat tra me e Michael. La piccola frase che diceva che stava scrivendo era lì da cinque minuti.

"Qualcosa non va." Mi mordicchiai il labbro. "Chiamo James."

Mi alzai ed uscì dal locale.

"Merda." Disse James. "Non andare fuori di testa, okay E?"

Io sospirai e mi passai una mano tra i capelli. "Lo prenderò in considerazione se ti sbrigherai a dirmi dove diavolo è il mio ragazzo."

"Siamo in ospedale." Mormorò. "Michael è caduto da un paio di scale aiutandomi a trasportare una cosa. Sta bene, si è solo fatto male alla gamba."

Mi passai una mano sul viso e feci un respiro profondo. "Sto venendo."

James non rispose per un attimo. "Michael ha detto di no. Stiamo facendo fasciare la gamba e poi verremo lì."

"Dio, puoi dirgli che sto venendo? Non può decidere lui." Mi mordicchiai il labbro. "Cinque minuti."

"Giusti, cinque minuti." James rise mentre io chiudevo la chiamata e trovai dentro per dire a Tai dove stavo andando.

Camminai nei corridoi dell'ospedale e trovai Andrew premuto contro un muro, mani tra i capelli. Senza fare domande corsi da lui, inginocchiandomi di fronte a lui e sollevandogli il viso per farmi guardare.

"Lei è in sala operatoria adesso--io--il dottore ha detto che ha un emorragia da dopo parto." Andrew balbettò mentre io mi avvicinavo e gli baciavo la testa. "Non so cosa fare."

E neanche io lo sapevo, ma lui mi strinse comunque. Sollevai la testa e gli baciai la fronte.

"Se conosco qualcuno che è forte e volenteroso, è lei. Ne uscirà e tu avrai la tua bambina." Gli presi il mento con una mano. "L'Andrew di cui ero innamorata è forte e sa come superare tutto."

Lui sospirò, leccandosi le labbra prima di darmi un veloce bacio sulle labbra. Lo sentì a malapena. "Grazie."

"Sempre." Sorrisi. "Sono qui per vedere il mio ragazzo. Vuoi che rimanga qui? Sono sicura che Michael può aspettare. Capirà la situazione."

"No." Sussurrò, sorridendomi. "Voglio dire, si, ovviamente, ma Michael è qui. Ti voglio bene."

"Ti voglio bene anche io." Mi alzi e mi incamminai lungo il corridoio, trovando James che mi guardava mentre Michael era poggiato contro il muro. "Cosa?"

"Andrew." James sospirò e mi accarezzò i capelli. "Vado da Tai. Stava praticamente urlando al telefono."

Io annuì e lo guardai mentre se ne andava prima che Michael si muovesse. "Hai lasciato che ti baciasse."

"E' così che sono con tutti." Borbottai. "Non intendevo in quel senso. E' sol –Anche io e James siamo in quel modo."

"Almeno so che lui ti ama." Mormorò Michael. "E mi piace anche come persona perché non ci ha provato con te."

Mr. Clifford } m.g.c traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora