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Erin Lancaster.

La sua bocca si posò sulla mia spalla, sorridendo da ubriaco prima di continuare a canticchiare una canzone di Natale. Ci fece muovere avanti e indietro, le mie mani si posarono sulle sue mentre lui faceva intrecciare le nostre dita.

"Sposami." Mormorò, facendomi girare e premendo la fronte sulla mia. L'odore di scotch mi colpì il viso, le mie braccia si strinsero intorno al suo collo. "Rendimi un uomo migliore e sposami."

"Michael." Sospirai e passai un dito sul suo labbro inferiore. "Sei ubriaco."

"E quando sarò sobrio vorrò sempre sposarti." Mi prese una mano e mi fece fare un giravolta, portandomi poi di nuovo al suo petto. "Erin Clifford. E' adorabile."

"Tu sei adorabile." Dissi e lo baciai gentilmente. "Chi ti h dato da bere?"

Lui guardò verso Judy che stava ridendo per qualcosa che aveva detto mio fratello.

"Ovviamente è stata lei." Sospirai e lo guardai. "Devo portarti a casa."

Lui borbottò e mi strinse di più a se, continuando ad ondeggiare.

"L is for the way you look at me." Canticchiò. "O is for the only one I see." Mi accarezzò il labbro inferiore con il pollice. "V is for very, very extraordinary." Mi diede un bacio veloce. "E for even more than anuone you adore can."

"Michael." Dissi contro la sua bocca, occhi chiusi. "Posso sentire lo scotch sulle tue labbra."

"Preferirei sentire altre cose." Mormorò, ridendo. "Portami a letto, Erin."

Io sbuffai e posai una mano sul suo petto. "Come vuoi, papà." Sussurrai, mordendomi il labbro.

"Dio, ti amo così tanto." Disse mentre lo trascinavo verso l'attaccapanni. "Sei un po' troppo perfetta per me."

Io scossi la testa e lo guardai mentre si metteva la giacca e poi mi infilai la mia. Michael non disse niente mentre usciva fuori sotto la neve e piegò la testa verso l'alto per lasciar cadere piccoli fiocchi di neve sulla sua lingua. Presi il mio cellulare e gli scattai una foto, guardando lui che si voltava verso di me alla vista del flash.

"Mi hai appena fatto una foto?" Chiese, venendo verso di me. Io annuì e gli mostrai la foto.

"Sei bello." Sussurrai e misi via il telefono nella mia tasca. "Ti amo."

Lui sorrise e mi allontanò i capelli dal viso. Lo guardai, i miei occhi incastrati nei suoi prima che lui mi baciasse teneramente. Gli presi il viso tra le mani e approfondì il bacio mentre le sue mani si muovevano sul mio corpo mentre mi spingeva contro un albero.

Michael afferrò i miei capelli, sollevandomi la testa e baciandomi il collo. Io gemetti, occhi chiusi per annegare nel calore emanato dai nostri corpi. Posò le mani sul retro delle mie cosce, sollevandomi e facendomi stringere le gambe intorno alla sua vita.

"Ti amo." Ripetei, forzandolo a guardami. "Così tanto, Michael. Fa male così tanto quanto sono capace di amarti."

"Sono ubriaco." Mormorò lui e mi accarezzò la bocca con le dita. "Così ubriaco, ma ti amo. Ti amo quando sono ubriaco, ti amo quando sono sobrio. Ti amo quando facciamo sesso, ti amo quando ti bacio e ti amo quando sono arrabbiato con te. E ti amerò quando saremo sposati e ti amerò quando avremo dei figli e ti amerò quando saremo vecchi."

Io deglutì, lacrime si formarono nei miei occhi mentre lui parlava. Si, era ubriaco, ma ogni persona ubriaca diceva la verità. L'intossicazione è la più pura forma di sincerità. Singhiozzai, i suoi occhi si spalancarono quando iniziai a piangere.

Mr. Clifford } m.g.c traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora