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Erin Lancaster.

Mio fratello aveva la schiena contro la macchina, sigaretta tra le labbra mentre mi sorrideva. Io sorrisi, lasciando le mie borse accanto la macchina mentre lui mi abbracciava. Come me, lui non era molto propenso all'affetto e a me andava perfettamente bene. Parlavamo più di quanto facevamo vedere che il nostro legame era forte.

"Com'è andato il volo?" Nwoye prese le mie borse e le mise nel cofano.

"E' andato bene. Mi sono concentrata sulle nuvole." Ammisi e mi passai una mano tra i capelli. "Come sta Danny?"

"E' a casa che ti aspetta." Ammise e aprì la portiera. "A Keni sei mancata."

I miei muscoli si irrigidirono mentre pensavo a sua figlia e al fatto che non sapevo neanche come salutarla. I bambini mi ricordavano qualcosa che non avrei mai potuto avere per la mia mancanza di sentimenti. Mi passai una mano tra i capelli e affondai nel sedile di pelle della sua macchina.

Presi il mio telefono e guardai il suo nome sullo schermo, il mio cellulare vibrò per farmi sapere che mi aveva chiamato e mandato messaggi. Quasi borbottai alla vista del nome di Charles accanto a quello di Michael.

"Sei in vacanza." Mi rimproverò Nwoye e si allungò per prendermi il telefono, ma io lo spostai. "Niente lavoro."

"Scusa." Risi e misi il telefono nella borsa. "Ho solo un sacco di appuntamenti e un servizio fotografico è uno di questi."

Non era una bugia completa. Ero impegnata e fare questo viaggio era stata una decisione improvvisa solo perché volevo allontanarmi da Michael e Charles. Il mio cuore iniziò a battere più velocemente al pensiero di loro due, ma solo al pensiero di Michael ero un disastro.

"Giusto, come stai? Sentimentalmente." Mio fratello mi guardò con un'espressione cauta.

Sospirai e incrociai le braccia al petto. Come potevo dire a mio fratello che avevo dormito con due uomini e che ero in una relazione non tradizionale con uno di loro? Chiusi gli occhi.

"Confusa." Confessai e guardai la strada. "Mi sento una puttana."

"Hai una relazione con uno di loro?"

"Non tradizionale, ma sempre una relazione." Dissi e mi sentì sporca. "Perché non posso solo volere un ragazzo?"

"Sei troppo buona per tutti gli uomini del mondo." Mormorò Nwoye e girò nel suo vialetto. "Ma se senti di dover scegliere tra due uomini allora devi pensarci bene, Erin. Ti conosco, sei brava a fare decisioni, anche se ti ci vuole un po'."

Anche quando lui uscì dalla macchina e prese le mie cose, io non riuscì ad uscire finchè non composi il numero di Michael. Ma anche quando lo feci, non chiamai. Come potevo dirgli che anche se mi stava pregando di non farlo io dovevo decidere. Con l'ultimo senso di sanità uscì dalla macchia e andai verso il laghetto di fronte la casa di Nwoye. Lanciai dentro il mio cellulare, assicurandomi di non fare niente di cui poi mi sarei pentita.

*

"Sembra che non siamo state insieme da sempre." Ammise Quinn e si spostò i capelli dalle spalle prima di sistemarsi la gonna. Sorrisi e unì le labbra tra di loro. "Voglio dire, non è completamente colpa tua. Genesis e Robert sono stati duri da gestire e questa è la prima volta in mesi in cui esco di casa."

"Non penso di poter mai fare quello." Ammisi mentre entravamo nel ristorante. "Prendermi cura di persone così fragili. So a malapena cosa voglio io."

Quinn sorrise, rivolgendomi un sorriso che ad oggi non sapevo decifrare. Ma mi fece venir voglia di capire tutto. Conoscevo l'origine di Luke e Quinn, erano messi male e io mi chiedevo tutto il tempo perché lei tornava sempre da lui quando lui la feriva, ma era un amore così intenso che neanche lei sapeva descriverlo.

Mr. Clifford } m.g.c traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora