Il giorno dopo si trovarono all'entrata dell'hotel, per Ramón era arrivato il momento di abbandonare la Grecia e salutare María, almeno momentaneamente.
Lei era appena fuori dalla porta a fumare una sigaretta e quando lo vide arrivare iniziò ad agitarsi; aveva un regalo per lui e non vedeva l'ora di darglielo per osservare la sua reazione - "Ciao Ramón, questo è per te""Cos'è?"
"Aprilo..." - Ramón aprì la busta e rimase stupito - "Ma sono le foto che abbiamo fatto l'altro giorno!"
"Sì, le ho scelte personalmente tra quelle che ci ha scattato Lucía"
"Te ne sei fatta fare una copia anche per te vero?"
"A dir la verità no..."
"Come no? Facciamo così" - prese la seconda foto e la strappò a metà dando a lei la parte dove c'era lui e tenendo per sé quella con María - "Una metà la terrai tu ed una io"
"Non dovevi..." - gli disse emozionata - "Grazie mille, conserverò questa foto con cura"
"Ed io altrettanto, non me ne separerò mai, è una promessa" - lui la mise nel suo portafoglio e lei nella custodia degli occhiali da sole - "A presto María"
"A presto" - gli rispose lei - "dammi un abbraccio".
Si strinsero forte come a non volersi lasciare mai più, tendendo di dire all'altro con un gesto tutto ciò che non riuscivano ad esprimere a voce ed i loro occhi si riempirono di lacrime - "mi mancherai Ramón"
"E tu a me, non si incontrano spesso persone come te"
"Ti prego non rendere questo addio ancora più doloroso..."
"È che non voglio andare via..."
"Sai bene che devi altrimenti perderai l'aereo.."
"Ma rimarremo in contatto, vero?"
"Certo" - gli rispose sorridendo e ricevette un bacio sulla guancia che avrebbe voluto fosse eterno - "Buon viaggio Ramón" - rimasero immobili per alcuni secondi non sapendo se azzardarsi e fare un passo in più o no - "Buona vacanza María" - le rispose lui prima di prendere tutti i suoi bagagli e salire sul taxi che lo stava aspettando davanti all'hotel mentre lei prese la sua borsa e si diresse in spiaggia; aveva deciso di concedersi una settimana di vacanza lì in Grecia prima di tornare a casa.
Ramón salì sull'aereo e appena guardò fuori dal finestrino sentì una stretta al cuore; era così difficile pensare che quell'avventura fosse finita così in fretta...
Nei minuti successivi provò a leggere un libro ma sembrava che tutto gli ricordasse lei...María dopo mezz'ora che era sotto al sole decise di buttarsi in acqua, era così bella quella spiaggia!
Isolata e vuota, un piccolo paradiso.
Mentre si faceva cullare dalle piccole onde, la sua mente fu invasa dai ricordi, cercò di scacciarli ma non ci riuscì e allora si arrese a ricordare.Quando fu sera fu ancora più difficile per lei rimanere sorridente e non essere triste... Da quando era arrivata in Grecia a malapena ricordava di aver mangiato da sola, era sempre stata con Ramón per un motivo o per un altro...
Mangiò poco e quando fu in camera scoppiò in lacrime, in realtà non sapeva nemmeno lei, di preciso, cosa le stesse accadendo in quei giorni. Disperata alzò la cornetta e compose il numero di Cuca - "Pronto?""Sono María.."
"Ehi María cosa ti succede? Perché stai piangendo?"
"Sono triste.."
"Ti va di dirmi perché?"
"Non è né semplice né corto..."
"Prenditi il tuo tempo e raccontami tutto, non ho fretta"
"Ricordi quello che ti ho detto qualche settimana fa su Ramón?"
"Sì lo ricordo"
"Ecco.. E ti ricordi anche la scena che dovevamo girare insieme?"
"Sì..."
"L'abbiamo girata e prima abbiamo anche fatto l'amore perché era richiesto e... Ora che se ne è andato mi manca... Non riesco a non pensare a lui..."
"Gli hai detto quello che provi?"
"No, non ho trovato il momento giusto... E poi non so nemmeno che cosa provi lui... È sempre molto affettuoso ma magari è solo attrazione..."
"Beh temo che ora non potrai più saperlo..."
"Lo so..." - rispose avvilita - "Magari vi rivedrete tra qualche mese e lo scoprirai" - tentò allora di tirarla su di morale capendo di non averla aiuta con il suo commento - "Può essere"
"Bene allora ora dormi tranquilla e goditi la tua settimana di vacanza, non vedo l'ora di riabbracciarti!"
"Anche io! Grazie Cuca!".
Dicembre 1995, Madrid.
María si era vestita elegante ed era piena di speranze, quella sera si sarebbero incontrati per vedere il film in anteprima e così gli avrebbe detto che non riusciva più a vivere senza di lui, che voleva provare ad avere una storia insieme se lo avesse voluto. Sapeva di aver perso tempo ma questo le era servito per chiarirsi le idee.
"Ramón! Finalmente ci rivediamo" - lo accolse sorridente - "Ciao María" - la salutò in modo strano ma decise di non farci caso. Si sedettero sul divano e quando arrivarono a quella scena lei si sentì morire per la terza volta rivivendo tutte quelle emozioni - "Siamo stati bravi no?" - gli chiese non appena finì il film e gli appoggiò una mano sulla spalla - "Sì" - le rispose più bruscamente del solito alzandosi e facendo cadere sul divano la mano di lei - "Ora devo proprio andare si è fatto tardi"
"Ramón perché scappi da me? Ho fatto qualcosa che ti ha infastidito?"
"No, sono io che sono un po' preoccupato per cose mie e non riesco a nasconderlo"
"Vuoi parlarne?"
"Preferisco di no, scusami, ci sentiamo" - uscì chiudendosi la porta alle spalle e si appoggiò ad essa non riuscendo a contenere le lacrime, come poteva dirle che era così freddo con lei perché aveva ripreso una vecchia relazione ed ora la sua fidanzata aspettava un figlio? Avrebbe voluto che le cose fossero andate in modo diverso ma il silenzio di María nei mesi successivi all'esperienza in Grecia lo aveva portato a riflettere sulla sua vita e a capire che aveva una famiglia a cui non voleva rinunciare così presto.
Anche lei si appoggiò alla porta, come a cercare di trattenerlo, con il cuore a pezzi.Quel suo comportamento le aveva fatto perdere ogni speranza.
Con il passare del tempo si sentirono sempre più raramente; avevano perso la loro occasione ed il tempo non sarebbe tornato indietro. Erano ancora troppo timidi e giovani per sapere che le opportunità vanno prese al volo quando si presentano.
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L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017
Fanfiction[Wattys2017]Giugno 1995, Attica. Ramón arrivò lentamente verso riva per osservarla senza incomodarla, era davvero bella con quel costume a fiori... Si stese di fianco a lei ed inevitabilmente la bagnò un po' anche perché le diede un bacio sulla...