Capitolo 69 - Patto di sincerità

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Agosto 2013, Madrid.

Fortunatamente, per il mese di agosto, María non aveva battute da imparare siccome stava girando le scene di quando Francisca è in catatonia e così aveva più tempo da dedicare ai suoi figli che in quel periodo non andavano a scuola e non poteva lasciare a nessuno. Per questo motivo andavano ogni giorno sul set con lei. Fino alle dieci li lasciava dormire nel suo camerino poi si prendeva una pausa per far colazione con loro e per il resto della giornata rimanevano a giocare, a turno, con tutti gli attori. Ovviamente i loro momenti preferiti erano quando potevano stare con María o Ramón, con loro erano due pesti, si divertivano a fare molti scherzi. L'ultimo l'avevano fatto lei e Miguel a Ramón nascondendogli il portafoglio.

Finalmente era arrivato per tutti gli attori un momento di riposo e per María era come tornare a respirare dopo essere rimasta sott'acqua per vari minuti. Insieme ai bambini aveva deciso di passare una settimana a Santiago e l'altra sulla costa a Muros per potersi rilassare un po' e approfittare del silenzio che in quel periodo era mancato loro.
María era più rilassata ma ritornare a casa era sempre difficile; tutto il dolore che credeva di aver superato stava tornando e la stava soffocando nuovamente.

Agosto 2013, Muros.

Era metà pomeriggio e María era in terrazza a fumarsi una sigaretta mentre aspettava l'ora giusta per andare a svegliare i suoi figli per andare in spiaggia. Guardò le onde del mare infrangersi sulla spiaggia e la sua mente viaggiò; passò da Atene 1995 a Lisbona di appena quattro anni prima... Ricordava Ramón, i loro mille momenti passati insieme, gli scherzi, i baci ma ricordava anche Jorge, la loro storia d'amore, i loro figli e... la rottura.
Si sentiva tremendamente in colpa a soffrire in quel modo senza pensare di più alla sofferenza dei suoi figli ma era più forte di lei...

Decisa a cambiare ed essere una madre migliore, andò a svegliare i suoi angioletti - "Miguel, Aida... Sono le quattro, svegliatevi"

"No mami..." - la supplicò lei girandosi su un fianco - "Vieni qui dormigliona" - le disse sdraiandosi e abbracciandola da dietro, la piccola rise e poi si girò per rifugiarsi nelle braccia di sua madre e poco a poco, cercando di non farsi notare, si avvicinò anche lui - "Sono fortunata ad avere voi" - pensò a voce alta dando un bacio a Miguel e facendo due carezze ad Aida - "Non vi cambierei per nulla al mondo, siete meravigliosi, siete la cosa più bella che mi sia capitata nella vita"

"Anche noi non ti cambieremmo con nessuna" - le assicurò lui - "Sei la mamma migliore del mondo" - concluse la piccola - "Posso amarvi così tanto?!" - si chiese con gli occhi lucidi e li abbracciò forte a sé.

"Vi vorrei proporre una cosa" - disse loro dopo vari minuti - "Cosa?" - chiese Aida curiosa stringendola forte forte non avendo la minima intenzione di separarsi dalla sua mamma che amava sopra ogni cosa - "Un patto di sincerità. So che questo periodo non è facile per nessuno di noi e a me dispiace non riuscire a fare di più per voi o preoccuparmi di più..."

"Mamma non serve" - la interruppe Miguel - "Fammi finire, ti prego" - gli chiese lei teneramente - "se c'è qualcosa che vi turba, che vi rattrista, che non riuscite a superare, qualsiasi cosa; voglio che in qualsiasi momento veniate da me e mi confidiate il vostro problema. Vi giuro che ci sarò sempre per prendermi cura di voi anche se a volte non sembra. Voi siete meravigliosi perché pur di consolare me nascondete la vostra tristezza ma so che c'è, non dovete tenervela dentro e,  soprattutto, sono io quella che deve consolare voi" - dopo quelle parole tutti e tre scoppiarono in lacrime, solo alcuni minuti più tardi Miguel riuscì a parlare - "Noi siamo felici se tu sei felice"

"Mi sforzerò di esserlo"

"No, non devi sforzarti, devi tornare ad esserlo come eri prima" - María stava per rispondergli non ci riesco ma le parole le si fermarono in gola e scoppiò in lacrime. Il suo ometto... stava crescendo e stava diventando sempre più intelligente e sensibile; non poteva essere più orgogliosa di lui! Miguel non esitò ad abbracciarla forte e ad un tratto lei sorrise sentendoli tanto vicini - "Questo patto vale anche per te, vero?" - le chiese Aida - "Ti fiderai di noi e ci confiderai tutto quello che ti fa star male?" - ecco, invece sua figlia era la cosa più tenera di questo mondo, alla quale non avrebbe mai potuto dire di no perché con quegli occhioni la faceva innamorare completamente - "Sì tesoro mio" - se la spupazzò per bene e poi si asciugò le lacrime per andarsi a preparare - "Andiamo in spiaggia?"

"A una condizione" - le disse la piccola e lei già sapeva quale sarebbe stata la sua risposta - "che stiamo tutti insieme in acqua a giocare e dopo cena continuiamo i giochi qui in camera" - avrebbe mai potuto dire di no ad una giornata di giochi con i suoi figli? - "Certamente" - accettò e si andò a cambiare.

L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora