Iniziando la prima settimana di lavoro capirono di dover dare il cento per cento in ogni momento della giornata.
Entrambi erano molto felici, un po' più stressati del solito, sì, ma contenti di aver accettato quel lavoro.
Il primo dei tanti tabù era stato superato, avevano girato le prime scene insieme e come di consueto María era riuscita a far ridere tutti quelli che lavoravano con lei.In poco più di due settimane avevano già registrato varie scene insieme e, siccome dovevano far finta di odiarsi, ogni volta che sentivano il registra pronunciare stop scoppiavano a ridere. Lei aveva una vitalità impressionante e si metteva a giocare con tutto, sì, era un pagliaccio, il più bello del mondo.
"Caro il mio Raimundo oggi ti tocca venire alla Villa" - gli disse ridendo - "Cara la mia Francisca ti ricordo che mi farai portare lì con la forza"
"Agitato?"
"Come sempre e poi se devo lavorare con te ancora di più"
"Ah sì e perché? Hai paura che mi dimentichi le battute!?"
"Scema" - risero e uno degli autori li chiamò per girare una scena stupenda, come attori non potevano non amarla.
Mentre i coach, gli assistenti di regia e i tecnici finivano di disporre la scenografia loro ne approfittarono per scherzare un po' insieme a Mario poi furono chiamati ed iniziarono a registrare la scena.
"Ti avverto che siamo entrati in terreno pericoloso. Era meglio se mi uccidevi in mezzo al campo dove non avrebbe potuto vederci nessuno. Non è così che ti piace agire? A tradimento..."
"Già vi ho detto di tacere, nessuno vi farà del male"
"Il modo in cui mi hai portato via da casa per portarmi fin qui non faceva presagire altro..."
"Faccio quello che mi si comanda come mi si comanda!"
"Nessuno lo mette in dubbio che sei un bravo esecutore..."
"Basta chiacchiere, lasciaci soli"
"Sì signora" [Mauricio esce]
"E così il tuo sgherro non mi ingannava... Non pensava di uccidermi, ma venendo per conto tuo non ci credevo"
"Uomo di poca fede... Temevo che non avresti accettato il mio invito" - María addolcì la sua voce. Ramón adorava la sua precisione e la sua bravura nel riuscire a dare tutte le sfumature, anche quelle più piccole, al suo personaggio.
"E pensavi bene! Non ho alcun interesse a vederti"
"Nemmeno io muoio dalla voglia di sopportare la tua presenza Raimundo..." - gli guardò le labbra - "Ma ho qualcosa per te, le prime conserve che sono uscite dalla fabbrica"
"E che ci faccio?"
"Sono il primo risultato del grande lavoro di Sebastian e tu fai parte di questo successo... Hai contribuito a mettere fine alla protesta"
"Io non ho fatto nulla!"
"E se lo hai fatto non lo vuoi riconoscere... Tieni, mi piacerebbe che le conservassi come un ricordo"
"Che pretendi esattamente, Francisca?"
"Perché hai sempre dubbi sulle mie intenzioni?"
"Perché sono sempre perverse"
"Come la mia intenzione di aiutare tuo figlio? Sei un orgoglioso! Ti nascondi dietro questa facciata di dignità quando, in realtà, l'unica cosa che mostri è lo sguardo di un uomo che si crede superiore agli altri perché capisce i trattati e le inezie che parlano del senso della vita!" - gli autori li fermarono e fecero ripetere loro un pezzo della scena e poi poterono continuare, erano entrambi molto concentrati.
"Ma come ti permetti di parlare del senso della vita se la tua di vita non ne ha?"
"Ti permetti proprio tu di dirmi che la mia esistenza non ha senso!?" - l'ambiente si stava scaldando ed entrambi stavano tirando fuori le loro carte migliori - "Lo vedi che sei solo un pedante orgoglioso!? La mia vita è piena, la tua, da quanto mi risulta, sta finendo!"
"Che ne sai tu della mia vita o della mia morte?"
"Mi.. piacerebbe sapere la verità" - quasi sussurrò con voce tremante.
"Perché? Eh, perché? Se nemmeno conosci il significato di quella parola! Verità... Esiste nella tua vita qualcosa di realmente autentico?"
"Esisteva, tu, noi! Ma mi hai tradita senza sentire nessun rimorso!"
"Io? No... Io no, non hai mai voluto sapere la verità, non hai mai voluto ascoltarmi!"
"Mi hai lasciata con un piede sull'altare piena di parole d'amore per poi andartene con un'altra donna che appena conoscevi ma che aveva tantissimo denaro!"
"Ho accettato quel fidanzamento solo perché la mia famiglia non distruggesse la tua! Mio padre voleva aumentare il suo patrimonio e aveva bisogno di quell'unione e mi giurò che se non avessi sposato l'ereditiera i Montenegro sarebbero finiti tutti quanti a pulire i suoi porcili!"
"Non ti credo!"
"No, né ora né allora in quanto appena la notizia ti giunse alle orecchie non mi permettesti mai più di rivederti! E ti sei andata a buttare tra le grandi braccia del tale Salvador Castro! E insieme vi siete dedicati soltanto a mandarmi in rovina"
"Se tu mi avessi amata davvero non mi avresti mai abbandonata"
"Perché ti amavo davvero ti ho lasciata! Non sopportavo l'idea che proprio tu, tu, espropriata di tutte le ricchezze andassi trascinandoti per le strade per sopravvivere, ripudiata dall'alta società che prima così in alto ti aveva portata... Non sai quanto ho sofferto Francisca... Nonostante il tuo matrimonio, nonostante il tuo disprezzo, i tuoi mille imbrogli... Ti ho sempre amata al di sopra di qualsiasi altra cosa, perfino della vita e della morte..." - Raimundo cadde a terra fissandola e lei, con gli occhi lucidi, fece un passo indietro spaventata prima di chiamarlo.
"Raimundo!" - corse da lui e si inginocchiò a terra - "Raimundo, Raimundo non morire, Raimundo!" - lo scosse e gli sollevò il busto - "Non morire, Raimundo!" - pianse e gli accarezzò il volto senza riuscire a parlare - "Ti amo, sei la mia verità!" - gli diede un bacio sulle tempie - "La mia unica verità!" - lo accarezzò ancora e gli diede un secondo bacio poi lo strinse a sé - "Cosa ne sarà della mia vita se mi abbandoni, Raimundo? Non posso sopportare che mi lasci di nuovo, non lo sopporto! Raimundo vivi! Vivi per me Raimundo!" - lo cullò ancora, gli diede un bacio tra i capelli e poi gli prese il volto per dargli un bacio sulle labbra e tornare ad abbracciarlo disperata.
"Stop!" - María lo lasciò delicatamente e rise mentre lo vide alzarsi - "Risorgo sempre, non ti sei liberata di me" - risero di nuovo e la aiutò ad alzarsi mentre gli autori si avvicinarono a loro per complimentarsi, la scena era perfetta. Entrambi erano molto professionali ma soprattutto a loro agio. Si conoscevano da una vita, si trovavano bene insieme e potevano recitare a modo loro. Quel bacio, infatti, era normale routine, ne avevano dati moltissimi a tanti attori diversi nelle loro carriere, uno in più o uno in meno non cambiava niente.
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L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017
Fanfic[Wattys2017]Giugno 1995, Attica. Ramón arrivò lentamente verso riva per osservarla senza incomodarla, era davvero bella con quel costume a fiori... Si stese di fianco a lei ed inevitabilmente la bagnò un po' anche perché le diede un bacio sulla...