Ore 05.31.
Ormai non sapeva nemmeno lui da quanto tempo stesse aspettando, gli sembrava un'eternità. Aveva ceduto alla richiesta dell'infermiera di bere una camomilla ma non era cambiato nulla ed ora era nuovamente seduto su quella panchina con le mani unite davanti alla bocca. Ad un tratto si sentì chiamare e vide María correre verso di lui - "Ramón!"
"María!" - esclamò non appena la vide e le andò incontro. Si abbracciarono forte e dopo alcuni secondi lei gli chiese tra le lacrime - "Dimmi che sai qualcosa della mia piccola"
"Purtroppo no è ancora sotto intervento e nessuno mi ha voluto dire nulla..."
"Ma sono passate molte ore!" - esclamò disperata - "Lo so, lo so, ma vedrai che andrà tutto bene" - le disse cercando di tranquillizzarla così le sorrise e le prese il volto tra le mani per darle un lungo bacio sulla guancia.
Alcuni minuti dopo videro uscire il medico e si precipitarono da lui - "Come sta mia figlia?""Siete i genitori di Aida?"
"Sono la madre!"
"E il signore?"
"Dottore parli!!!"
"Si calmi signora, sua figlia è fuori pericolo" - entrambi tirarono un sospiro di sollievo - "abbiamo dovuto operarla d'urgenza perché aveva una frattura scomposta alla gamba destra"
"Sta bene?" - chiese lui - "Sì, dovrà stare a riposo per almeno due mesi"
"Possiamo vederla?" - chiese María - "Sì ma è sotto anestesia, ci vorrà del tempo prima che si svegli" - Ramón la accompagnò sostenendola perché sapeva che sarebbe potuta svenire, sentiva il suo cuore battere fortissimo. Appena la vide sdraiata sul letto ebbe un piccolo mancamento ma lui fu pronto a tenerla in piedi e la portò fino al letto. María prese la mano di sua figlia tra le sue e poi le accarezzò la fronte - "C'è qui la tua mamma non temere vita mia"
"Ehy piccolina" - disse Ramón con gli occhi lucidi - "so che sei forte perché ogni volta che giochiamo a braccio di ferro vinci sempre e ora ho un nuovo gioco da proporti che ti piacerà tantissimo, però devi riprenderti" - dicendo queste parole le accarezzò l'altra mano e vedendo María incapace di fare altro che contemplare sua figlia le disse - "Vi lascio qualche minuto da sole, vado un attimo al bar a prendere un caffè e ad avvisare Helena, ti porto qualcosa?" - lei non gli rispose e lui le si avvicinò per darle un bacio sulla testa - "Torno subito" - le sussurrò teneramente.
Ramón andò al bar dell'ospedale e bevve un caffè, era stata una nottata terribile e tanta tensione lo aveva stancato anche perché non aveva chiuso occhio. Appena finì il suo caffè si fece dare una brioche al cioccolato e un cappuccino per portarli a María. Prima di tornare nella stanza chiamò Helena ma trovò solo la sua segreteria telefonica - "Helena sono Ramón, scusami se non mi sono fatto sentire ma la piccola è uscita solo ora dalla sala operatoria, sta bene ed è arrivata anche María; tra poco torno da te".Lei rimase a guardare la sua piccola e fu assalita dal panico; cosa avrebbe fatto senza di lei? Come avrebbe potuto continuare a vivere senza il suo sorriso, i suoi baci, le sue risate? Fiumi di lacrime scesero dai suoi occhi fino a farla addormentare con la testa sul letto sempre tenendo la mano di Aida.
Ramón rientrò e la trovò addormentata, sorrise e le appoggiò la sua giacca sulle spalle per non farle prendere freddo poi rimase a guardarle dormire una vicino all'altra. In quel momento si sentì finalmente tranquillo, entrambe erano lì davanti a lui, sane e salve; protette.Ore 09.46.
Ramón vegliò il loro sonno fino a che anche lui non cedette e si addormentò; si svegliò solamente quattro ore dopo a causa della luce del sole che puntava dritta nei suoi occhi.
Si guardò intorno e vide che tutto era ancora come prima, María dormiva appoggiata sul letto e Aida era... Sveglia!"María" - cercò di svegliarla - "Eh?"
"Sì è svegliata" - immediatamente si voltò verso la sua bambina e le sorrise - "Mamma!" - esclamò tra le lacrime - "Cielo mio"
"Ho avuto tanta paura mamma!"
"Anche io ma è tutto passato ora ci sono io con te!"
"La moto..."
"Shh, non ci pensare" - cercò di tranquillizzarla prima di abbracciarla, le accarezzò la fronte e le sorrise chiedendole - "Come ti senti?"
"Mi fa male tutto"
"Vedrai che tra poco starai meglio" - la rassicurò sorridendole e Aida voltò la testa per capire chi era l'altra persona - "Ci sei anche tu!" - esclamò sorpresa e felice - "Sì, tua mamma mi ha detto cosa ti era successo e sono corso qua per farti compagnia fino a che non fosse arrivata lei"
"Grazie" - gli disse e poi gli fece cenno di avvicinarsi, timidamente Ramón arrivò da lei e le prese la mano che gli stava tendendo - "Sono felice di vederti di nuovo sorridere" - la piccola ingrandì ancora di più il suo sorriso e gli chiese di abbassarsi così poté dargli un piccolo bacio. Ramón rimase sorpreso ma ricambiò quell'atto di affetto spostandole i capelli e lasciandole un bacio sulla fronte - "Papà?" - chiese a sua madre - "Lo sai tesoro mio che papà è in America per lavoro ma vedrai che entro domani sarà qui dalla sua principessa" - le sorrise e ne ricevette uno in cambio mentre Ramón si sentì fuori posto e preferì andarsene - "María ora devo proprio andare ti ho lasciato sul tavolino la tua colazione" - disse uscendo in tutta fretta non prima di aver sorriso ad Aida - "Aspetta un momento, vorrei parlarti" - uscirono insieme nel corridoio e lei parlò per prima - "Grazie per quello che hai fatto per me, Ramón"
"Per voi farei di tutto María" - si sorrisero e lui si avviò ma poi lei si accorse di aver addosso una giacca non sua e lo raggiunse nuovamente - "Questa dev'essere tua, il profumo è quello"
"Tienila tu, non mi hai ascoltato e sicuramente non ti sarai nemmeno portata una giacca con te"
"In effetti... Cerca di riposare un po' "
"Anche tu"
"Ma sei stato sveglio tutto il tempo?"
"Sì e non ho nemmeno sentito Helena infatti credo sia furiosa..."
"Ma potevi dirmelo! Mi dispiace tantissimo aver rovinato la vostra vacanza... "
"María era mille volte più importante la vita di Aida, in più non mi sarei mai perdonato se ti avessi lasciata sola in questa situazione, ero l'unico che poteva aiutarti"
"Perché sei così tremendamente meraviglioso con me?"
"Perché ti voglio bene" - si abbracciarono forte e poi le diede un bacio sulla guancia prima di andarsene.

STAI LEGGENDO
L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017
Fanfiction[Wattys2017]Giugno 1995, Attica. Ramón arrivò lentamente verso riva per osservarla senza incomodarla, era davvero bella con quel costume a fiori... Si stese di fianco a lei ed inevitabilmente la bagnò un po' anche perché le diede un bacio sulla...