Capitolo 77 - Insieme?

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Aprile 2016, Madrid.

Ramón aveva avvisato solo Sandra del fatto che sarebbe tornato a Madrid per vedere María, l'aveva messa al corrente di ciò che era successo con Helena e lei ovviamente aveva appoggiato la sua decisione di cercare di recuperare la donna della sua vita.

All'ora di pranzo, senza farsi vedere, la osservò registrare una scena insieme a Carlos e subito notò come era apparentemente tranquilla, come si abbracciarono e come lui la accompagnò fino al suo camerino.

Era evidente che si era illuso.

Come poteva essere stato così stupido da pensare che lei lo avrebbe aspettato dopo il trattamento che le aveva riservato?
Come se non fosse mai stato lì tornò in hotel dove ricevette la telefonata di Sandra - "Allora? Com'è andata?"

"Malissimo..."

"Ti ha cacciato?"

"No, peggio... non mi sono nemmeno avvicinato a lei"

"E perché?"

"Perché è evidente che non faccio più parte della sua vita, ora c'è Carlos..."

"Carlos? Cosa dici?"

"Li ho visti abbracciarsi..."

"Ramón non fare tanti viaggi mentali, Carlos e lei sono solo amici" - lo tranquillizzò - "E ti dirò di più, se li vedi molto complici è perché lui la sta aiutando a tenere la mente occupata per non pensare a te..."

"A me?" - chiese stupito - "Ramón ma ancora non l'hai capito che ti ama? Ti prego corri da lei e non perdere altro tempo!"

"Sì ma voglio farle una sorpresa"

"Allora fai così, tra poco passo dal tuo hotel e ti lascio le chiavi di casa di Maria così vai a prendere Aida e Miguel al posto mio"

"Grazie Sandra!"

"Figurati" - più sollevato chiuse la chiamata ed iniziò a riunire le cose che gli servivano per la sorpresa.

Erano le quattro e venti del pomeriggio e lui era più agitato che mai, aveva tantissima voglia di rivedere quei due angeli ma temeva la loro reazione.
Ad un tratto li vide uscire e avanzò verso di loro per farsi riconoscere - "Ramón!!!" - urlò Aida correndogli in braccio seguita da Miguel - "Sei tornato!"

"Sì" - confermò - "Mi siete mancati, piccoli" - disse loro abbracciandoli forte - "Anche tu a noi" - gli assicurò lui mentre Ramón depositò un piccolo bacio sulle loro teste - "Come sta María?" - si azzardò a chiedere - "È molto triste..."

"Ed è colpa mia, vero?"

"Sì..."

"E se vi dicessi che sono tornato per restare e che vorrei fare una sorpresa alla vostra mamma?"

"Che sorpresa?"

"Lo scoprirete solo se mi aiuterete a prepararla"

"Le farà piacere?"

"Spero proprio di sì, non saprei cosa fare di più..." - ammise sinceramente - "Allora ti aiutiamo" - gli dissero convinti ed insieme si diressero a casa.

Ramón sapeva che il momento era vicino; la tensione era alle stelle. Estrasse le teglie dal forno e guardò i suoi due aiutanti.


"Aida, Miguel, sono tornata" - disse María entrando dalla porta - "Presto andate da lei, sapete già cosa fare!" - disse ai bambini, loro gli fecero l'occhiolino e andarono in salone - "Mami!"

"Ciao tesori, cosa sono queste facce?"

"Abbiamo una sorpresa per te!" - le dissero sorridenti togliendole la borsa e la giacca per poi bendarla. Prendendola per mano la portarono in cucina.

Ramón credeva di svenire dall'agitazione ma riuscì a non tradirsi ed aspettò in silenzio.

"Dove mi state portando?"

"Abbi pazienza mami, tra poco ci siamo"

"Cosa av..." - fece per chiedere lei ma quando sentì il profumo di pizza con la pancetta e l'aceto balsamico si fermò.

Non poteva essere.

Era tornato? Solo lui le aveva cucinato quel tipo di pizza...

Il suo cuore perse un battito, si tolse immediatamente la benda e lo vide.

Aida e Miguel indietreggiarono per lasciarli soli ma non poterono evitare di osservarli di nascosto dalla porta.

"Perdonami María" - le disse mentre lei rimase immobile dov'era - "Mi dispiace per come mi sono comportato, per non averti dato risposte, per averti fatta soffrire ma..." - si interruppe un attimo vedendo che lei si stava avvicinando - "avevo paura di essere rifiutato" - le confessò - "Ramón..." - sussurrò María con le lacrime agli occhi.

Lentamente si avvicinarono.

Ramón le strinse appena la schiena mentre lei gli passò le mani tra i capelli - "Dimmi che sta succedendo davvero" - lo supplicò. Come unica risposta ottenne un bacio molto passionale che ricambiò immediatamente stringendosi sempre di più a lui.

Risentimento? Rancore? No. María voleva solo stare con lui, non le improntava niente di ciò che era successo, voleva solo e finalmente lui.

Si separarono appena, con gli occhi chiusi e le labbra che quasi si sfioravano - "Dimmi che non è stato un semplice bacio, dimmi che ha significato qualcosa di più rispetto alle altre volte" - lo supplicò lei nuovamente non potendo sopportare un ennesimo abbandono, un'ennesima illusione.

"Questo bacio significa che non voglio e non posso più rinunciare a te" - María sorrise - "Ti amo" - le disse - "Anche io ti amo, tanto..." - gli rispose lei e le loro labbra si unirono di nuovo; si separarono solamente quando sentirono urlare un sì.
María si voltò e guardò i suoi figli imbarazzata mentre Ramón continuava a tenerla tra le sue braccia - "Finalmente l'avete capito!" - disse Aida sollevata - "Piccoli furfanti!" - esclamò separandosi da lui mentre li vide scappare in salone. Velocemente li rincorse e riuscì a prendere Miguel mentre lui prese Aida. Li abbracciarono forte e poi si avvicinarono tra loro per scambiarsi un veloce bacio a stampo mentre tenevano i piccoli in braccio - "Andiamo a mangiare?" - chiese María - "Vi assicuro che è deliziosa quella pizza!"

"E se non mi piace?" - chiese la piccola - "Se non ti piace la mamma te ne fa un'altra tutta per te, d'accordo? Ma io se fossi in te non dubiterei della bravura di Ramón in cucina" - le sorrise ed entrambi li lasciarono a terra per poi prendersi per mano mentre li videro correre in cucina.

L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora