Capitolo 25 - Che bello tornare a casa

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Tutti insieme fecero un giro per i due set dove gli autori fecero vedere loro le scenografie - "Bene, ora che avete visto dove passerete la maggior parte del vostro tempo seguite Jorge Elorza che vi mostrerà quali saranno i vostri camerini e chi lo condividerà con voi. Ci vediamo più tardi quando sarete entrati maggiormente nei personaggi per poter lavorare con ognuno di voi"- così María si trovò in camerino con Megan e Ramón con Alex. Dopo ore di trucco si trovano su parti diverse dei set e con coach diversi per focalizzare bene il carattere e la storia dei personaggi.
Dopo undici ore di lavoro finalmente riuscirono a cambiarsi - "María mi accompagni a salutare Alex? Non mi va di andare là da sola... Se ci sei tu almeno sembra che sia per Ramón"

"Megan Montaner c'è qualcosa che devi dirmi?" - le chiese finendo con calma di struccarsi - "No, piantala e accompagnami!"

"Va bene, va bene, ma dammi almeno qualche minuto che finisco di sistemarmi" - pochi secondi dopo sentirono bussare alla porta - "Possiamo?" - chiese Ramón dall'esterno, che a sua volta era stato costretto da Alex - "Sì" - risposero entrambe e lui aprì la porta - "Volevamo solo salutarvi, stiamo andando via"

"Se aveste tardato un paio di minuti saremmo venute noi" - disse María spiazzando Megan e sorridendo ai due uomini mentre finiva di togliersi le forcine dai capelli - "Ah, María, sei sempre nello stesso hotel dell'altra volta?" - le chiese Ramón - "No, perché?"

"Perché voglio prendere a noleggio una macchina, mi sento più libero, e se vuoi posso passarti a prendere io, tanto sono di strada"

"Ne possiamo riparlare domani con calma? Sono molto stanca e vorrei arrivare in hotel prima che i miei figli vadano a dormire"

"Ma certo, a domani"

"Grazie, a domani! Alex.. dove scappi? Non mi vieni a dare un abbraccio?"

"Ma certo!" - le rispose sorridendole e si avvicinò a lei così dopo ebbe la scusa per salutare Megan.

Una volta in hotel la prima cosa che fece fu chiamare a casa - "Pronto?María?"

"Amore..."

"Come è andata questa prima giornata?"

"Benissimo anche se undici ore sul set sono belle pesanti"

"Hanno chiarito i dubbi che avevi?"

"Sì, sì, c'è un coach che si occupa di noi attori, è molto attento e preciso. La tua giornata com'è stata? Aida e Miguel stanno bene? Ti hanno dato qualche problema?"

"No tesoro, sono stati bravissimi,ora sono qui con loro sul divano, stiamo giocando"

"Mi mancate tantissimo..."

"Anche tu ci manchi molto, amore mio..." - entrambi rimasero in silenzio per alcuni istanti poi Jorge tornò in sé - "Ti passo Aida e Miguel"

"Sì, grazie"

"Mamma!"

"Ciao piccolina! Va tutto bene?"

"Sì ma sono triste perché mi manchi"

"Anche tu cielo, ma torno presto!"

"Appena arrivi ti faccio vedere un disegno che ho fatto oggi per te"

"Non vedo l'ora di vederlo, tesoro" - Aida aveva iniziato a dirle qualcosa ma poi la sentì litigare con Miguel - "Hey, tesori miei!" - disse per richiamare la loro attenzione - "Chiudo un attimo la telefonata che ho un'idea per risolvere questa discussione" - riattaccò e poi fece una chiamata con FaceTime. In quel modo poterono vedersi tutti e chiacchierare insieme a lungo - "Tesori salutiamo la mamma così la lasciamo dormire? La vedo molto stanca"

"No Jorge, sono sveglia" - lui la guardò negli occhi e la vide cedere - "D'accordo..."

"Notte mamy..." - le dissero tristemente non volendo chiudere la telefonata e separarsi da lei - "Notte amori, dormite tranquilli e fate dei bei sogni" - loro le mandarono un bacio con la manina e lei ricambiò - "Buonanotte amore, dormi bene anche tu e non ti preoccupare" - le disse Jorge confortandola viste le imminenti lacrime nei suoi occhi - "Ti amo" - lo salutò sorridendo.
Stanca com'era si lavò velocemente i denti e poi si mise a dormire.

La settimana trascorse veloce tra trucco e studio, accettò il passaggio di Ramón per stare in compagnia e fece le corse per riuscire a comprare i regali da portare a casa. Solo quando si sedette sul sedile dell'aereo il sabato mattina riuscì a respirare e a trovare il tempo per iniziare a studiare i primi copioni che le avevano dato, in realtà li aveva studiati in parte la sera prima di dormire.

Si svegliò all'improvviso sentendo le ruote toccare il suolo e spaesata si guardò intorno vedendo i fogli tra le sue mani e capendo di essersi addormentata appena decollati; prese tutto quello che aveva lì con sé e scese dall'aereo per andare a recuperare la sua valigia. Attese almeno dieci minuti e questo le fece riprendere il contatto con la realtà.
Appena si diresse verso l'uscita vide in lontananza Jorge che le faceva segno con la mano di dirigersi verso di lui e poi i bambini le corsero incontro gridando - "Mamma!!" -  e la bloccarono abbracciandosi forte alle sue gambe - "Amori miei! Che bello rivedervi! Non sapete quanto mi siete mancati"

"E tu a noi!" - così María li prese in braccio e se li coccolò un po', lì, in mezzo a tutti - "Bentornata amore" - le sussurrò suo marito, lei gli sorrise e si fece dare un bacio - "Che bello tornare a casa" - disse sorridendo e insieme si avviarono verso la macchina.
Durante il tragitto tenne le dita intrecciate a quelle di suo marito sul cambio della macchina. Era così felice con lui, con loro. Ogni tanto osservava i suoi figli e si trovava a sorridere.

Non fece in tempo ad entrare dalla porta di casa che Aida e Miguel iniziarono a portarla di qua e di là per farle vedere cosa avevano fatto in sua assenza e poi si sedettero sul pavimento in camera loro - "Ma che belli tutti questi disegni! Poi me ne darete uno, vero?"

"No" - le rispose lui serio - "Come no? Vieni qui!" - disse mettendosi a ridere e prendendolo in braccio a lei per fargli il solletico ma Aida venne in soccorso del fratello ed iniziò a fare il solletico a María che fu costretta a lasciare libero Miguel - "Nessuno fa il solletico a papà?" - chiese Jorge entrando nella stanza - "No" - gli rispose María - "solo alla loro mamma" - affermò continuando a ridere - "Allora anch'io posso farti il solletico" - realizzò e si sedette a terra con loro per continuare quella battaglia.

L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora