Dicembre 2011, Santiago.
María aveva appena finito di cucinare quando le venne in mente di decorare la tavola con qualche nastro rosso e delle piccole candele per richiamare il tema natalizio, sentì girare la chiave nella serratura così decise di servire la cena.
"Dobbiamo parlare" - le disse serio Jorge chiudendo la porta scorrevole che separava la cucina dal salone - "Di cosa? Come mai sei diventato così serio?"
"Immagina..." - le rispose seccato porgendole il giornale - "Vuoi continuare a negare che abbiate avuto una storia?"
"Sì, per caso hai mai visto un bacio tra di noi?"
"Ho visto molto di più"
"Quello era un film e noi interpretavamo dei personaggi"
"Li interpretavate, ma eravate voi e non mi sembra vi siate risparmiati..."
"Ascolta Jorge, tu non sai niente del mio passato, non sai cosa mi ha portato ad accettare di girare quel film né tantomeno quanta fatica abbiamo fatto a recitare con un metodo che odiavamo. Vivere con un'attrice non è semplice perché bisogna accettare la possibilità che interpreti delle scene d'amore, nessuno ti ha obbligato a stare con me" - gli disse in lacrime - "Posso anche capire delle scene di un film ma queste foto come le spieghi?"
"Non devo darti spiegazioni se me lo chiedi in questo modo e poi che senso ha essere geloso di uomini appartenenti al mio passato? Cosa ti cambia? Credi che io non abbia avuto nessuno prima di te?" - gli chiese in preda alla rabbia. Per calmarsi andò in bagno, continuare a discutere avrebbe solo aggravato la situazione.
23/24 Marzo 2012, Madrid.
Non si poteva dire che il rapporto tra María e suo marito fosse quello di un anno prima ma lei cercava in tutti i modi di trovare qualche soluzione.
Era venerdì pomeriggio e María stava facendo una piccola pausa prima di riprendere a girare, purtroppo quella settimana era stata costretta a lavorare due giorni in più perché si stavano preparando a chiudere la prima stagione per aprire la seconda.
Ramón la vide fumare una sigaretta, assorta nei suoi pensieri, così decise di avvicinarsi silenziosamente coprendole gli occhi con le mani."Chi è?" - chiese appena prima di appoggiare una mano sulle sue e subito le riconobbe, non sarebbe mai riuscita a confonderle - "Ramón!"
"In persona" - le rispose sorridendo - "Perché sei qua?"
"Volevo invitarti a cena questa sera, a meno che tu non abbia deciso di partire oggi dopo le riprese"
"No, torno a casa domattina, accetto volentieri la tua proposta"
"Allora ci vediamo al Cebo"
"D'accordo, per che ora?"
"20.30? Riesci a prepararti per quell'ora?"
"Sì, dovrei farcela"
"Allora a dopo"
"A dopo" - lei si chiese come mai l'avesse invitata a cena e le venne in mente solo il suo compleanno, ma non aveva senso, l'anno prima le aveva fatto solo gli auguri come tutti gli altri...
Ramón aveva deciso di invitare a cena María perché svuotando il suo portafoglio aveva trovato quella foto che si erano scambiati l'ultimo giorno di riprese ad Atene dell'estate di quel lontano 1995 e non aveva resistito a farle un determinato regalo che a suo tempo non aveva avuto il coraggio di darle.
Si fece una doccia veloce, perché dopo undici ore di riprese ormai non sapeva più nemmeno come si chiamasse, si vestì in modo elegante e sportivo allo stesso tempo ed uscì dall'hotel prendendo il regalo per lei.Anche María si fece una doccia prima di mettersi un semplice vestito, l'unico che si era portata con sé, ed uscire dalla sua stanza d'hotel.
"Ciao"
"Ciao" - si salutarono con un bacio sulla guancia, si sedettero al tavolo che era stato riservato per loro e cenarono tranquillamente - "Ma dimmi, come va con Gabriel e Astrid?"
"Bene, lei è tornata a Milano all'università mentre lui è diviso tra lo studio e il tennis. E tu?"
"Io sto organizzando tutto per preparare i moduli affinché Miguel a settembre possa andare a scuola"
"E con Jorge? Va meglio?"
"A giorni alterni..." - gli rispose intristendosi - "Ogni tanto si comporta normalmente e ogni tanto non mi rivolge nemmeno la parola..." - si passò la mano tra i capelli per trovare un po' di conforto ma non ci riuscì - "So che non dovrei dirlo ma ho sempre l'ansia prima di entrare in casa, non so mai come mi accoglierà"
"Avanti non abbatterti! L'amore non svanisce" - le disse prendendole la mano e guardandola negli occhi per rassicurarla - "Grazie" - gli rispose sorridendo.
Il cellulare di lei si illuminò facendo vedere nel blocco schermo un messaggio di Megan che le faceva gli auguri, entrambi lo videro e Ramón prese spunto per dirle una cosa - "Ti ringrazio per essere venuta fuori a cena con me, in realtà avrei voluto darti un regalo ma dopo quello che mi hai detto preferisco non farlo, non voglio che tu discuta ancora con tuo marito e men che meno per colpa mia""No, adesso devi darmelo, sai che sono curiosa e non ho intenzione di rinunciare al mio regalo di compleanno!"
"Se Jorge verrà a cercarmi gli dirò che me lo hai estorto contro la mia volontà" - le disse ridendo e tendendole il pacchetto - "D'accordo" - accettò prendendolo ed aprendolo.
"Ramón..." - esclamò sorpresa non potendo evitare di diventare completamente rossa in volto - "Volevo che anche tu l'avessi"
"Ma dove l'hai trovata?"
"È la copia di quella che ho io a casa e che mi sono fatto dare da Alfonso a suo tempo appena finito il servizio fotografico. Queste sono le uniche due copie, non ne esistono altre" - María si perse a fissarla, ricordava benissimo quel pomeriggio e soprattutto quel momento.
Ramón era seduto su una sedia antica con lo schienale posto alla sua sinistra, a favore della macchina fotografica, cosicché lo coprisse almeno parzialmente visto che era completamente nudo. Lei aveva le ginocchia appoggiate sul poco spazio rimasto sulla sedia. Ramón le appoggiò le mani sui fianchi mentre lei appoggiò la sua fronte contro la sua e gli avambracci sulle sue spalle. Doveva essere una foto molto passionale ma in quel momento loro si erano distratti ed erano concentrati solo sugli occhi dell'altro - "Come mai gliel'hai chiesta?" - gli domandò per sapere se stava pensando la sua stessa cosa - "Perché sapevo che sarebbe stata scartata visto quanto di noi c'è in essa"
"Sì... la tenerezza è la nostra" - ammise - "È stupenda, grazie Ramón, ora vedrò di nasconderla"
"Mi raccomando! Che già mi sento un uomo morto" - le disse esagerando la sua preoccupazione e la fece ridere - "Grazie" - gli disse. Ramón pagò il ristorante ed uscirono insieme - "Buonanotte" - le disse lui - "Buonanotte" - gli rispose lei accendendosi una sigaretta ed avviandosi verso la macchina - "Aspetta!" - María si voltò e lo guardò attendendo che parlasse - "Buon compleanno signora Bouzas..."
"Ibarra..." - gli rispose a tono guardandolo male e ridendo allo stesso tempo dopo aver buttato fuori il fumo dalla bocca. Tornò indietro per dargli un bacio sulla guancia e poi, con la stessa mano con cui teneva la sigaretta, lo salutò.
La guardò allontanarsi e sorrise. Sapeva che non era giusto, ma sentiva quell'amore per lei rinascere sempre più, poco a poco, come il consumarsi di una sigaretta.

STAI LEGGENDO
L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017
Fanfiction[Wattys2017]Giugno 1995, Attica. Ramón arrivò lentamente verso riva per osservarla senza incomodarla, era davvero bella con quel costume a fiori... Si stese di fianco a lei ed inevitabilmente la bagnò un po' anche perché le diede un bacio sulla...