Capitolo 37 - Festa

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Agosto 2011, Santiago.

María stava cucinando il pranzo e ad un tratto squillò il suo telefono - "Pronto?"

"Ciao María, ti disturbo?"

"Certo che no Megan, dimmi"

"Ti ricordi che giorno è domenica prossima?"

"Ovviamente, non posso dimenticare il giorno in cui diventerai più vecchia"

"Ma sentila! Guarda che ora cambio idea e non ti dico quello che volevo"

"E dovrei crederti? Avanti, cosa volevi dirmi?"

"Voglio festeggiare il mio compleanno ma voglio farlo con tutti voi così magari possiamo ballare un po' dopo cena. Ti ricordi quando andavamo in discoteca?"

"Sì e mi ricordo anche da quanti pasticci ti ho tirata fuori!"

"Dettagli, accetti?"

"Sì non c'è problema, arrivo a Madrid sabato sera"

"Perfetto, grazie per aver accettato, sono felicissima!"

"Anche io! Un bacio".

Agosto 2011, Madrid.

La domenica mattina riguardò il vestito che aveva portato con sé per la serata ma non la convinceva del tutto, la faceva sembrare un po' più vecchia di quello che era, non le rendeva giustizia, così si vestì in fretta e andò in giro per i negozi di Madrid a cercare un vestito più adatto. Entrò a colpo sicuro in un negozio Desigual e, ovviamente, trovò quello che faceva al caso suo. Scelse un vestito nero, per non attirare l'attenzione, impreziosito da disegni simili ai mandala, di color bianco. Le arrivava appena sopra al ginocchio e aveva uno scollo a v che era incrociato e si fermava con un piccolo nodo appena sotto il seno sulla parte sinistra.

Nove ore dopo...

Ramón la vide entrare nel ristorante e la trovò addirittura più bella di quando l'aveva conosciuta sedici anni prima. Stava bevendo una birra e quasi se la versò addosso nel guardarla. Forse la cosa che gli piaceva di più di lei era la sua semplicità, non aveva bisogno di quintali di trucco o di chissà quale vestito per essere bella, lo era e non lo ostentava.
María camminava con passo sicuro ed elegante verso il centro della sala avendo visto Megan che le faceva segno di raggiungerli. Aveva un sorriso stampato sulle labbra, felice di poter festeggiare il compleanno di una persona importantissima per lei.

"Auguri Megui!" - le disse avvicinandosi a lei per darle un bacio ed abbracciarla. In quel momento Ramón poté apprezzare ancora di più come le stesse bene quel vestito che le valorizzava tutte le curve - "Grazie! Sei stupenda"

"Tu lo sei, fammi vedere questo vestito" - le chiese prendendola per mano e facendola alzare - "Te lo approvo, ti sta benissimo" - a turno salutò tutti gli altri colleghi che erano presenti - "Sei bellissimo anche tu Alex! Dovresti metterti più spesso giacca e cravatta"

"No, credo che invecchiando diventerò come Ramón, solo maglietta e jeans"

"Se mi vuoi bene non farlo, state così bene vestiti eleganti! Dai, dammi un bacio" - María si piegò leggermente sul tavolo per raggiungere la sua guancia ed in quel modo favorì la visuale di Ramón il quale ancora non aveva aperto bocca - "Gli succede qualcosa?" - chiese ad Alex separandosi - "Non ha ancora detto una parola"

"Credo sia perché ti ha vista" - le sussurrò sorridendo e lui lo guardò male - "Capisco..." - gli rispose sussurrando e sorridendo per rimanere al gioco - "Non dargli ascolto María, ero solo soprappensiero" - allora si alzò per salutarla - "Se continui a guardarmi così mi consumerò..." - gli sussurrò lei dandogli un bacio - "Scusa" - le rispose dandogliene uno a sua volta rimanendo serio al separarsi da lei ma María gli fece l'occhiolino per fargli capire che andava tutto bene.

Il ristorante in cui si erano trovati era uno dei più rinomati di Madrid, così ognuno di loro si sbizzarrì a scegliere piatti che non avevano mai provato prima. María ne scelse uno a base di papaya che, mangiata in certe quantità, poteva risultare afrodisiaca. Lei se ne accorse solo quando aveva già finito di cenare.
Si alzò da tavola per andare in bagno a rinfrescarsi un po' il viso, c'era troppo caldo in quella sala. Ritornò poco dopo e vide Ramón dire qualcosa a Sandra, in quel momento desiderò di essere al posto della sua amica perché lui le sussurrasse qualcosa all'orecchio.
Si morse il labbro inferiore per cercare di nuovo un po' di normalità ma la trovò soltanto alcuni minuti dopo intavolando una conversazione con Maribel. Finalmente poteva di nuovo respirare tranquilla.
Mezz'ora dopo si spostarono nella discoteca vicina e Megan la costrinse a bere un cocktail e quello la portò di nuovo in uno stato simile... - "María non fare cavolate, mangia qualcosa e vedi di tornare in te" - si disse cercando di riprendere il controllo ma subito dopo fu attirata in pista da Megan che la fece ballare senza darle un minuto di riposo; quando la vide allontanarsi ne approfittò per andare a sedersi e riposarsi un attimo.
Mentre era lì seduta osservò la gente ballare e non le sfuggì il fatto che Ramón stesse ballando con tutte. Dopo poco lo vide cercarla con lo sguardo così tornò in pista per ballare con lui - "Credevo che stasera non volessi ballare con me..."

"Preferisco tenere le cose più belle alla fine..." - lei sorrise non potendo evitarlo, quel cocktail ancora non l'aveva lasciata libera dal suo effetto. Sentirono che stava iniziando una bachata e lui la strinse a sé per ballarla insieme.

Ne ballarono una poi una seconda ed una terza non potendo fermarsi visto che il deejay continuava a metterne una dopo l'altra.

Ad un certo punto si avvicinarono ancora di più.

Ramón stava impazzendo per colpa del suo vestito, del suo corpo, dei loro movimenti. Era così bello tenere le mani sui suoi fianchi e perdersi con lo sguardo nei suoi occhi o a volte un po' più in basso.
Non si era dimenticato di essere sposato, di avere dei figli o del bene che voleva a Helena ma María era diversa, provava qualcosa di speciale per lei e aveva bisogno di sentire le sue labbra per capire se i suoi sospetti erano fondati. Lei era sotto l'effetto dell'alcol ma era lucida, desiderava quel bacio, era tutta la sera che lo aspettava forse a causa della papaya o dell'alcol, o forse no...

Si avvicinarono ancora fin quasi a sfiorarsi con le labbra e chiusero gli occhi ma quando erano sul punto di baciarsi lei capì di star commettendo una follia che non poteva permettersi e si separò da lui.

L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora