Capitolo 80 - Sensazioni dimenticate

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Dopo alcuni minuti lui allentò la presa, la fece alzare e baciandola, pian piano, la condusse in camera.

Si fermò a pochi centimetri dal letto, la strinse per i fianchi e durante il bacio abbassò le sue mani fin sotto la schiena mentre María gli accarezzò i capelli.

Delicatamente la fece sdraiare sul letto; sentire Ramón su di lei la portò un secondo alla realtà - "Ramón..."

"Dimmi" - le rispose teneramente continuando a baciarla - "Sono alcuni anni che non.." - lui le sorrise - "Non mi devi dimostrare niente, amore mio"

"Sono così fortunata ad essermi innamorata di te" - gli assicurò mentre lui le riempiva il viso di baci. Lentamente, cercando di godersi ogni secondo, María gli sbottonò la camicia e gli accarezzò il petto riconoscendolo, Ramón invece le baciò il collo lasciandole qualche leggero morso anche sulla clavicola.

Si spogliarono a vicenda rimanendo in intimo. Lui ormai non capiva più niente, lei riusciva ad essere superiore ad ogni suo sogno.

Senza lasciare nemmeno un centimetro di pelle scoperta dai suoi baci le tolse il reggiseno e si fermò ad accarezzarla e baciarla a lungo poi, scendendo a baciare anche la sua pancia, la spogliò completamente e lei fece lo stesso.

Restò in ammirazione della perfezione delle sue forme e con le mani cercò di conoscere ogni singolo particolare della sua pelle e del suo corpo.

Nonostante sentissero urgenza fecero l'amore delicatamente, Ramón fu dolcissimo in ogni momento. Il bisogno di dimostrarsi l'amore reciproco era più forte della passione che scorreva nelle loro vene, questa però, trovò sfogo nell'orgasmo che provarono entrambi.

Rimasero immobili, l'uno abbracciato all'altra, per un paio di minuti poi lei rilassò la testa, lasciandola cadere lateralmente verso sinistra, e le braccia, portandole in alto dietro a questa; le sue gambe, però, rimasero intrecciate dietro al bacino di lui. Gli occhi li tenne chiusi per godersi a pieno quel momento.

I loro corpi continuarono ad accarezzarsi seguendo il ritmo delle loro respirazioni.

Sentendo Ramón molto silenzioso riaprì gli occhi e vide che quelli di lui erano pieni di lacrime - "Che succede, amore?" - gli chiese preoccupata ma si calmò quando lo vide sorridere - "È bellissimo" - le rispose emozionato - "Fare l'amore?" - lui scosse la testa - "No. Farlo con te" - anche gli occhi di María si riempirono di lacrime - "Ramón..."

"Scusami se piango ma... non credevo di poter tornare a provare questa sensazione: far l'amore con la donna della mia vita... Credevo di averti persa per sempre"

"Ora siamo insieme e abbiamo davanti tutta la notte e tutta la vita per amarci" - con i suoi pollici gli asciugò le lacrime che rigavano il suo volto - "Sei meraviglioso, nessun uomo è più dolce di te! Sai che ti amo per questo ma anche per il fatto che non ti vergogni di mostrare le tue emozioni" - così dicendo tornarono a baciarsi a lungo.

Passati alcuni minuti le chiese - "Come ti senti?"

"Benissimo, la donna più felice del mondo" - gli rispose con un sorriso magnifico - "Io di più" - le assicurò rubandole un altro lungo bacio alla fine del quale si abbracciarono dolcemente; lui la fece riposare sul suo petto mentre lei glielo accarezzò lentamente - "Ti amo" - gli sussurrò. Ramón le accarezzò la mano e lei intrecciò le loro dita per poi guardarlo e perdersi nei suoi occhi - "Ti amo" - le disse a metà di un bacio, sorridendo, lei si strinse ancora di più a lui e si addormentarono così.

Il mattino seguente lui si svegliò per primo, fece dei piccoli movimenti e si accorse di avere qualcuno tra le sue braccia. Confuso aprì gli occhi e la riconobbe. La strinse tra le sue braccia e sorrise; non c'era cosa più bella del sentire il contatto della loro pelle.

Pian piano tolse le sue mani dalla sua pancia, la vide girarsi su un fianco e la osservò ancora un po' dormire poi decise di alzarsi. Dieci minuti dopo tornò in camera e, felice di vedere che non si era mossa, appoggiò il vassoio sul comodino e tornò nel letto spostandola sul suo petto. Delicatamente le accarezzò i capelli e María si svegliò quasi subito riconoscendo quelle carezze ma decise di far finta di niente. Ramón continuò guardandola dolcemente - "María..." - la chiamò sussurrando, a lei venne da ridere e lui se ne accorse - "Qualcuno si stava godendo qualche attenzione?"

"Può essere... è che mi servirebbe altro per svegliarmi..." - si giustificò - "Vediamo se questo ti può aiutare..." - disse appena prima di sollevarle leggermente la testa e depositare un piccolo bacio sulle sue labbra - "Già va meglio" - gli rispose sorridendo un po' di più, lui gliene diede un altro e lei aprì un occhio, un altro ancora ed aprì anche il secondo e dandogliene un terzo ottenne un - "Buongiorno" - dolcissimo.

María si appoggiò su un gomito per poterlo guardare meglio e passò le sue dita nella barba di lui sorridendo - "Amore mio..." - le scappò, lui chiuse gli occhi sentendo la mano di lei che dalla barba passava ad accarezzargli i capelli e lei si avvicinò per dargli un lunghissimo e morbidissimo bacio.

"Buongiorno" - ripeté sulle sue labbra dopo averle baciare - "Buongiorno" - le rispose - "hai fame?"

"Sì"

"Allora sei una donna fortunata! Guarda il comodino" - si voltò e vide il vassoio con acqua, caffè, cioccolata, pane, marmellata, succo di frutta - "Tu mi vuoi viziare! Se continui così ogni giorno diventerò una palla che rotola"

"La mia palla, la più bella" - le disse avvicinandola di nuovo a sé per baciarla mentre María cercava di non cedere a quella tentazione.

Ramón si mise a sedere appoggiandosi alla testiera del letto e prese il vassoio della colazione mentre lei gli rubò la camicia e se la mise abbottonandola - "No" - le disse spaventandola - "Non puoi né fare colazione né salire sul letto se non la apri" - lei lo guardò ridendo imbarazzata - "Ra..."

"Sono serissimo"

"D'accordo" - accettò sbottonandola e andandosi a sedere tra le sue gambe - "Non si fa così..." - le sussurrò all'orecchio abbracciandola da dietro - "Nemmeno chiedermi di spogliarmi..."

"Ma come?" - le chiese facendo una faccina triste, lei non gli seppe resistere e gli diede un bacio. María fece colazione mangiandosi gran parte della cioccolata però concesse a Ramón qualche fetta di pane alla marmellata di ciliegie - "Pensi di mangiarti tutto, tesoro?" - le chiese allora - "Mmm... può essere"

"E io mi mangio te" - le disse mordendole il lobo dell'orecchio e accarezzandole ancora la pancia salendo sempre più - "Ramón..." - lo rimproverò - "Sì, amore mio?" - le chiese ora scendendo sempre più in basso - "Ti uccido..." - gli sussurrò chiudendo gli occhi ed appoggiando distrattamente la tazzina sul vassoio di fianco a lei - "Tra qualche minuto mi ringrazierai" - le assicurò baciandole la guancia e poi l'orecchio mentre l'accarezzava - "Ti mangerei di baci tutto il corpo" - le confessò, lei sorrise a quelle parole ed abbandonò indietro la testa fino ad appoggiarla alla sua spalla mentre lui dalle carezze passò ad altro facendola sospirare - "L'avevi capito subito che era una delle mie debolezze, vero?"

"Sì, ma è anche la mia..." - lei rise debolmente e dopo poco sospirò ancora mordendosi il labbro inferiore e afferrando le lenzuola per sopportare quel piacere.

L'incantatrice, quando tutto ebbe inizio. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora