Da:Liam PayneOdia così tanto avere torto da sparire improvvisamente?
Da: Liam Payne
Mi dovrei preoccupare?
Da: Liam Payne
Gentilmente, mi mandi un messaggio appena legge e venga domani nel mio studio.
Da: Liam Payne
Cosa ha contro i telefonini?
La aspetto per le 10 A.M., non tardi.Lessi i messaggi di corsa mentre mi vestivo e li cancellai come tutti gli altri della sera prima.
Non potevo correre il rischio che Zayn li legesse.
Mi misi del profumo e corsi verso l'auto per arrivare in tempo.
Non sapevo perché mi preoccupavo tanto di essere puntuale, forse semplicemente avevo voglia di vederlo dopo la nottata di messaggi spinti.
Parcheggiai abbastanza distante e poi continuai a piedi.
Non mi soffermai a guardare le vetrine, niente mi attraeva almeno non in quel momento.
La segretaria come sempre mi sorrise falsamente ed entrai direttamente nello studio di Liam Payne.
Era seduto dietro alla sua scrivania e aveva un'espressione concentrata mentre scriveva su dei fogli.
Era dannatamente sexy.
Beh, come sempre del resto.
Avanzai verso di lui, che fece finta di non vedermi, e mi sedetti al solito posto.«Sono felice di vedere che ogni tanto i messaggi li legge.» non mi guardò e io rimasi senza parole.
Era per caso incazzato con me?«Mi sta sgridando?» accavallai le gambe, con un sorriso confuso.
«No, sto semplicemente dicendo che sparire in quel modo non è affatto carino.» continuò a scrivere non so cosa e io alzai un sopracciglio.
«Mi scusi, sono stata occupata a soddisfare i desideri di mio marito.» finsi un sorriso, al quanto infastidita dal suo atteggiamento. Non aveva senso la sua incazzatura.
«Ancora, Miss Miller? Non ha capito che è solo un'illusione?» rise di me e io strinsi forte le mani. Come si permetteva?
«Questo è il suo modo di farmi capire che è geloso?» stavolta fui io a ridere di lui. Scosse la testa, divertito e innervosito allo stesso tempo. Alzò gli occhi su di me e mi guardò dritto nei miei.
«Geloso di cosa, scusi?» sorrise allargando le braccia.
«Che abbia preferito scopare con mio marito che parlare con lei.» incalzai e lui si leccò le labbra. Si alzò e si avvicinò per poi poggiarsi alla scrivania.
«Aspetti un attimo.» mi indicò un dito e poi alzò la cornetta.
«Lisa può venire un secondo? Grazie.» disse e poi tornò a guardarmi. La segretaria entrò sculettando nello studio con il solito sorriso.
«Mi dica, Mr. Payne.» voce da oca, pensai.
«Tesoro, disdici il prossimo appuntamento per favore? Grazie.» ammiccò e lei fece una piccola risatina da scolaretta.
Ridicola.«Certo, Mr. Payne.» fece un cenno con la testa ed uscì di nuovo dalla stanza mentre l'avvocato fissava il suo sedere. Rivoltante.
«La vede quella? Prima del suo arrivo era precisamente su questa scrivania, con le gambe aperte.» sorrise vittorioso e a me venne solo il voltastomaco. Mi ricordò mio marito tra le cosce della segretaria il giorno in cui tutto andò in fumi.
«Sono felice per lei. Adesso, posso andare o deve mettermi in punizione per non aver risposto ai messaggi?» incrociai le braccia al petto e lui mi fissò per un paio di secondi, con le labbra serrate.
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Fatal [L.P.]
FanfictionLiam Payne è un uomo sicuro di sé, intraprendente, intelligente, affascinante e con una grande carriera da avvocato davanti a sé. Addison Miller è una donna forte, tenace, furba, ma incastrata in un matrimonio difficile. Separati sono indistruttibil...