Erano passate più di due settimane da quando avevo incontrato Liam, ma non mi sentivo affatto meglio.
Anzi mi sentivo ancora più afflitta, stanca, incompresa.
Avevo smesso di cercare appartamenti e avevo perfino smesso di allenarmi.
Purtroppo non riuscivo a mangiare abbastanza e quindi rischiavo di svenire o sentirmi male ogni volta che il mio fisico era sotto sforzo.Harry mi controllava in continuazione, non passava giorno senza che lui mi chiamasse o venisse a trovare.
Io mi sentivo in colpa e non credevo di meritare tutte quelle attenzioni, ma non ci potevo fare niente. Più provavo a convincerlo che stavo bene e più lui non mi credeva.
Per questo motivo quando arrivò il suo compleanno, il primo febbraio, mi proposi di organizzare tutto io.
Lui avrebbe soltanto dovuto invitare le persone che voleva mentre io mi sarei occupata di tutto il resto.Volevo che per una volta non si preoccupasse e occuparmi io di lui.
Ero e sarei stata eternamente grata ad Harry per quello che aveva sempre fatto per me ed adesso era il momento di dimostragli anche con un piccolo gesto quanto per me lui era importante.La sera della festa erano presenti tutti i suoi amici, venne anche Niall, senza Emily ovviamente.
La musica era alta, il buffet era pieno di cibo e tutti si stavano divertendo.
Mi sentii soddisfatta.Harry era al settimo cielo e non smetteva di ringraziami.
Mi faceva stare bene pensare di aver reso una persona felice.La serata stava procedendo bene e finalmente anche io mi rilassai.
Ero vicino al buffet con un bicchiere di champagne in mano a parlare con la sorella di Louis, Lottie. Era dal matrimonio che non ci vedevamo e disse di trovarmi molto dimagrita, mi chiese se stessi bene, mentii.
Ero ferma ad ascoltare Lottie quando nella folla intravidi un viso familiare.
Mi si gelò il sangue nelle vene.
«Scusami, devo un attimo andare.» mi congedai senza neanche aspettare una risposta e seguii il mio fantasma.
Non poteva essere vero.
Che ci faceva qui?
Probabilmente era soltanto la mia testa malata ad immaginare tutto.Continuai a seguirlo tra le persone, sembrava non volersi fermare. Poi Niall lo afferrò per il braccio e a quel punto lui si girò.
E lo vidi.
Era proprio lui, non era la mia immaginazione o l'alcol.
Era proprio lui, qui.Andai in iper ventilazione e mi voltai per evitare che mi vedesse.
Che diavolo ci faceva qui? Non pensavo che l'avrei più rivisto. Non ero pronta ad incontrarlo ancora.Scappai il più lontano possibile, ma trovai Harry ad intralciarmi la strada.
«Harry! Che ci fa lui qui?» ero nel panico e lui mi sorrise, prendendomi per le spalle.
«Sono stato io ad invitarlo. Penso che voglia parlarti e chiarire la questione.» mi spiegò e io non potevo crederci.
«No, Harry, come ti è venuto in mente?! Non voglio parlargli. Gli ho già rovinato abbastanza la vita, adesso basta.» scossi la testa e provai ad andarmene, ma lui continuava ad impedirmelo.
«Addison, smettila di comportati come una stupida. Lui è qui, questo significa che non ti odia, ma che ti ama ancora. Non puoi rifiutarti in questo modo di incontrarlo dopo che lui ha fatto uno sforzo ed è venuto qui per parlarti.» provò a farmi ragionare, ma sentivo il cuore andare all'impazzata.
«Non sono pronta.» sussurrai e lui mi sorrise dolcemente per poi abbracciarmi.
«Si che lo sei. Vai.» mi fece voltare e mi diede una piccola spinta.

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Fatal [L.P.]
Fiksi PenggemarLiam Payne è un uomo sicuro di sé, intraprendente, intelligente, affascinante e con una grande carriera da avvocato davanti a sé. Addison Miller è una donna forte, tenace, furba, ma incastrata in un matrimonio difficile. Separati sono indistruttibil...