Alone.

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Era il 21 dicembre ed erano esattamente quindici giorni che non vedevo ne sentivo Liam.
Ormai passavo i giorni a sbronzarmi, a piangere e correre per smaltire la tensione.
Beh, non stava funzionando.
Mi sentivo uno schifo.
Un vero e proprio schifo.
Mi ero resa conto di essere praticamente inutile. Nessuno mi aveva mai amata veramente, nessuno metteva me al primo posto.
Gli uomini della mia vita preferivano il successo a me, i miei genitori preferivano passare il tempo con gli amici ricchi a sparlare di stronzate invece che passare una giornata con me, non avevo amici tranne Harry e quest'ultimo oggi si sarebbe sposato e sarei stata ancora più sola.

Pensavo di essere una donna forte, che non aveva bisogno di nessuno per sentirsi felice e completa.
Invece ero solo una debole come tanti altri, non ero in grado di vivere da sola, avevo bisogno che qualcuno mi amasse, ma nessuno era disposto a farlo.
Cosa c'era di sbagliato in me?
Perché non ero in grado di farmi amare?
Ero una persona così orribile?
Forse infondo c'era un motivo per cui mi ero innamorata di Zayn, eravamo simili.
Entrambi orribili persone difficili da amare.

Mi asciugai le lacrime per l'ennesima volta.
Oggi non dovevo piangere se non per gioia.
Era il giorno del mio migliore amico e non avrei rovinato tutto come sempre.
Lo avevo promesso a loro e a me stessa.

Mi preparai per la cerimonia provando a cancellare dalla testa tutti i problemi.
Ero la testimone di Harry e per questo motivo il mio vestito era del colore tema del matrimonio: il rosso.

Aveva lo scollo a barca, le maniche lunghe ed era di pizzo. Lo avevo scelto insieme ad Harry e lui diceva che mi stava divinamente.
Chissà se avremmo più passato tutto questo tempo insieme una volta che si fosse sposato.
Mi ero sposata anche io, sapevo che i primi anni di matrimonio erano quelli più belli e intensi, gli anni che vorresti passare soltanto con la tua metà e non vedere più nessuno.

Sospirai e mi guardai un'ultima volta allo specchio prima di uscire dalla stanza dell'albergo per raggiungere Harry.

Quando lo incontrai era così agitato che a stento respirava.

«Oh mio Dio, sto per sposarmi.» ansimò appena mi vide e io gli sorrisi.

«Possiamo sempre scappare.» scherzai e lui provò a ridere, ma era troppo agitato.

«Come sto con questi capelli? Forse era meglio lasciarli lunghi, a Louis piaceva tanto intrecciarli tra le dita.» parlava freneticamente e questo mi intenerì.

«Harold, stai benissimo con i capelli corti, davvero. Se non ti conoscessi e se questo non fosse il tuo matrimonio, ci proverei con te senza alcun dubbio.» finalmente si sciolse un po' e volle abbracciarmi così forte che mi mancò il fiato. Mi sarebbe mancata questa affinità tra di noi.

«Grazie per essere sempre al mio fianco.» sussurrò e io non dissi niente, se avessi parlato sarei scoppiata a piangere.

«Su, è il tuo momento. Louis ti sta aspettando.» gli sorrisi e lui annuì con i nervi a fior di pelle.

Presi il mio bouquet di stelle di Natale e aspettai che Harry prendesse per mano la madre.

Avevano deciso che Harry avrebbe fatto l'entrata come una sposa con affianco sua madre, mentre io sarei stata una sorta di damigella d'onore.
Quando ebbe inizio la marcia nuziale mi tremarono le gambe.
Era come se fossi tornata a cinque anni prima, quando ero io a dover dire il fatidico sì.
Iniziai a camminare e scorsi in lontananza Zayn affianco a Louis.
Sentii un groppo in gola.
Aveva un elegante completo nero, i capelli tirati in su ed un evidente occhio nero.
Mi sorrise appena ed ebbi un tonfo al cuore.
Ero così felice appena cinque anni fa.
Ero innamorata, piena di speranza e di aspettative. Avevo già programmato il nostro futuro: i primi due anni di matrimonio avremmo passato tanto tempo insieme e a fare viaggi, poi avremmo fatto due o tre bambini, Zayn sarebbe stato un marito ed un padre amorevole, io una madre un po' ansiosa ma sicuramente una donna felice.
Invece.

Fatal [L.P.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora