Erano le 19.55 ed ero ferma in macchina davanti casa dei miei genitori da almeno una decina di minuti, aspettando una sorta di miracolo per evitare la serata più imbarazzante della mia vita.
Ancora niente.
Sospirai e composi un ultimo messaggio a Liam prima di scendere dall'auto.A: Mr. Payne
Ancora nessun miracolo, mi tocca entrare. Divertiti con i tuoi nipotini. xx
Da: Mr. Payne
Grazie. Tu invece non divertirti con tuo marito. xx
Risi per il messaggio e mi decisi ad andare incontro al mio destino.
Presi la busta con i regali e la borsetta per poi camminare lentamente per non scivolare sul ghiaccio creatosi a terra a causa del freddo gelido di quelle settimane.Sbuffai l'ennesima volta prima di suonare il campanello.
Dopo poco aprì la porta mia madre con un sorriso smagliante sul volto.«Tesoro! Sei uno splendore. Auguri di buon natale.» mi stritolò tra le sue piccole braccia ossute.
«Tanti auguri anche a te, mamma.» mi sforzai di sorridere, ero ancora troppo arrabbiata per l'invito fatto a Zayn.
«Papà!» esclamai quando sbucò dal corridoio.
«Ehi, scricciolo, auguri.» mi abbracciò anche lui con le sue braccia lunghe. Ero ormai un'adulta, ma vicino a lui ero sempre minuscola.
Mamma subito ordinò alla cameriera di prendermi il giaccone e i regali in modo da sistemarli sotto l'albero.
«Vieni, saluta anche gli altri.» mamma mi portò in salotto dove si trovavano i miei quattro zii, mia nonna e i famosi cugini.
Salutai tutti e feci gli auguri, ma il mio pensiero era su Zayn. Mancava solo lui e per un attimo sperai che non potesse più venire.
Le mie preghiere non furono esaudite, infatti dopo poco suonarono al campanello e mia madre si precipitò ad aprire.
Mi avvicinai anche io.«Buonasera signora Miller. Scusi il ritardo, ultime questioni da brigare.» si giustificò.
«Non preoccuparti, caro. E sai che puoi chiamarmi Diane.» gli sorrise e lo baciò sulle guance.
Salutò anche mio padre con una stretta di mano e poi venne verso di me.
Indossava uno dei suoi completi eleganti, ma senza cravatta.
L'occhio nero era quasi guarito, aveva soltanto un leggero filo di barba sul volto e i capelli ben pettinati.«Ciao Addison, auguri.» mi guardò negli occhi e mi sorrise. Mi baciò una guancia e io non ricambiai.
«Auguri anche a te.»dissi semplicemente.
«Caro, lascia pure il cappotto e la busta a Camila, accomodati, adesso iniziamo la cena.» e così fu.
Mi avvicinai al tavolo cercando un posto strategico per non sedermi affianco o troppo vicino a Zayn, ma per mi sfortuna i posti erano assegnati e lui sarebbe stato proprio al mio fianco. Fantastico. Mia madre era una vera stronza.Eravamo seduti affianco e io facevo finta di non vederlo, ma tutti erano impegnati a parlare tra di loro e non potevo semplicemente fissare il muro.
Si mosse nervosamente sulla sedia e poi tossì falsamente.
«Allora, come va?» mi chiese con un mezzo sorriso sul volto.
«Potrebbe andare meglio se tu non fossi qui.» risposi secca, stando attenta che nessun altro mi sentisse. Non avrei potuto sopportare i commenti di mia madre più tardi.
«A quanto pare non ci hai ripensato su di noi.» sospirò appena e io strinsi i denti.
«So che speravi di approfittare del mio momento di debolezza per farmi ricadere nella tua trappola, ma come vedi mi sono ripresa.» gli feci notare. Volevo mantenere le distanze, dopo l'ultima volta non potevo permettermi di abbassare la guardia.

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Fatal [L.P.]
FanfictionLiam Payne è un uomo sicuro di sé, intraprendente, intelligente, affascinante e con una grande carriera da avvocato davanti a sé. Addison Miller è una donna forte, tenace, furba, ma incastrata in un matrimonio difficile. Separati sono indistruttibil...