Qualche giorno dopo incontrai per caso Mathew per i corridoi e mi diressi da lui nonostante fosse in compagnia dei suoi amici, ma come avrebbe fatto il mio personaggio: feci finta di essere indecisa per poi essere notata e raggiunta da lui
-Ciao Aria-disse con quel suo sguardo di ghiaccio che mi metteva i brividi ogni volta inoltre la sua carnagione pallida mi faceva sentire come se stessi parlando con un morto
-Mathew-dissi costringendomi ad arrossire
-V... volevo dirti che ho parlato con mio fratello e che accettiamo l'invito nella vostra casa al mare-lui mi guardò indagatore e mi sentii come quando Zero mi aveva ammanettata
-Sempre se è ancora valido...-mi agitai imbarazzata e finalmente smise di scrutarmi
-Certo... sono contento- disse... mi sorse un dubbio: ma se era felice... perché cavolo mi stava fissando come se mi volesse strappare le budella con lo sguardo
-Anche Ashlie ne sarà contenta-concluse, speriamo che lei sia capace a sorridere, comunque lo salutai e mi diressi in classe come se nulla fosse sapendo che ben presto mi sarei obbligatoriamente dovuta confrontare con Ike.
Sguardo infuocato, braccia conserte, respiro pesante e ciuffo che gli copriva gli occhi facendoli sembrare ancora più tenebrosi... ci risiamo
-PERCHE' GLIELO HAI DOVUTO DIRE?!!-urlò una volta a casa
-NON URLARE!!!!- sclerai
-Eravamo rimasti che ci saremmo andati ecco perché glielo ho detto-continuai
-NON DIRMI COSA DEVO FARE!!!-sclerò
-Avrei dovuto dirlo io ad Ashlie-rispose
-Ormai è andata-dissi gettandomi sul divano, lui mi si avvicinò pericolosamente creando un'atmosfera inquietante che era palpabile nell'aria
-Sei una bambina stupida e capricciosa che non sa fare altro che combinare guai, sei una spina nel fianco e io ti detesto-disse a due centimetri dal mio viso, aveva il respiro accelerato e lo sguardo di un leone che viene provocato da un essere umano
-Sei un cafone, presuntuoso antipatico che non sa fare altro che insultare le persone credendo di essere migliore di loro mentre in realtà non vali niente e io avrei preferito di gran lunga non averti come Master-sibilai, lo vidi arrabbiarsi come non aveva mai fatto e tirò un pugno al divano vicinissimo al mio viso
-Non ti uccido solo perché mi toglierebbero punti-
-Sei tu che vuoi litigare, noi due vogliamo la stessa cosa-dissi allontanandolo da me spingendo la mia mano contro il suo petto ma lui non si mosse di un millimetro, fu solo quando cominciai a guardarlo male che mi guardò un attimo sorpreso per poi allontanarsi e andare a sdraiarsi sul divano e cambiare canale...
-Ridammi il telecomando!-dissi nervosa saltandogli addosso
-Togliti dai piedi ragazzina!-continuò lui spingendomi via con un braccio e allontanando il telecomando da me con l'altro
Qualche minuto dopo mentre noi stavamo continuando a litigare suonarono alla porta, vi lascio indovinare chi potesse essere! Li lasciai soli e mi ritirai in camera mia senza fare nulla per poi scendere solo all' ora di cena dove parlammo loro della vacanza a cui eravamo stati invitati tutti e cinque; ne furono entusiasti e dissero che era solo merito nostro se loro ora avevano la possibilità di vedere la Miss in costume... che mi tocca sentire!
Anche nella mia scuola c'era la ragazza considerata come una principessa, non ci vedevo nulla di male ad essere come lei ma credo che se fosse capitato a me di essere continuamente circondata da persone... sarei impazzita e avrei cominciato a curarmi di meno.
Non credevo che Ike avesse mai avuto questo genere di problemi fino a quel momento e capii che forse tornare a scuola per lui era più faticoso che per me anche se ciò non giustificava il fatto che fosse una persona insopportabile.
Quando augurai la buonanotte i ragazzi mi fermarono
-Non ti vuoi fermare ancora un po'?-chiesero
-No, dobbiamo parlare di cosa da ragazzi vattene in camera tua-disse Ike e io mi trattenni da non lanciargli qualcosa e guardarlo male
-Ma se abbiamo parlato del corpo di Ashlie per tutta la cena! Per me...-fece Lex
-No! Devo farvi un discorso serio e lei non ci deve essere-continuò lui
-Ma perché?!-continuò Cedric
-Tutte le volte che arriviamo noi tu la mandi via ma è casa anche casa sua!-mi difese Adrian
-Non preoccupatevi!-dissi subito io
-Sarei rimasta in camera mia ugualmente-feci un cenno con la mano e salii in camera velocemente prima che mi potessero fermare.
Non m'importava che cosa dovesse dirgli, volevo che provasse ad avere una vita sociale anche se per finta e non volevo interferire, anche perché lo vedevo sorridere più spesso mentre era con loro. Quella sera mi scrisse Ashlie e rimanemmo a parlare al telefono per un po' di discorsi futili e innocui, mi aveva ringraziata di aver convinto il mio presunto fratello perché lo desiderava tanto. Per qualche strano motivo mi sembrava fin troppo sincera quando parlava di Ike e per un momento temetti che lei potesse provare dei sentimenti per lui... mi sarebbe dispiaciuto davvero, non tanto perché eravamo in missione, ma perché non credevo che Zero non sarebbe riuscito a respingerla senza farla soffrire. Ritornai in me e mi preparai psicologicamente delle domande che avrei potuto fare a Mathew per sapere più cose riguardanti la posizione di suo zio in modo da poterlo intercettare e distruggerlo prima che potesse codificare lui la nostra posizione e sapevamo che c'era davvero vicino.
Sentii dei passi fuori dalla mia porta e mi sdraiai nel letto facendo finta di dormire, la mia porta si aprì e qualcuno entrò e rimase fermo vicino alla porta per qualche minuto poi mi si avvicinò sentii l'inconfutabile odore di Zero: un profumo agrodolce che ti infastidisce e ti rende dipendente allo stesso tempo, sentii il suo respiro sempre più vicino e poi il suo naso sfiorò il mio
-Scema lo so che sei sveglia-disse allontanandosi, io aprì gli occhi di scatto mi alzai
-Se lo sapevi perché ti sei avvicinato?-chiesi
-Per metterti in difficoltà e farti sperare che ti avrei davvero baciata-fece in tono presuntuoso
-In quel caso non avrei vomitato perché sono debole di stomaco!-commentai voltandomi dall'altra parte
-Ammettilo che non vedi l'ora di baciarmi!-continuò
-Hai bevuto prima di venire qui?-chiesi con vece ovattata perché la bocca era coperta dalla coperta
-Sono serissimo, d'altronde si nota da lontano un miglio che sei pazza di me!-continuò spostandosi il ciuffo biondo da davanti agli occhi
-Allora ti consiglio di metterti gli occhiali!-lui mi tolse la coperta
-Ma che vuoi?! Mi hai detto di andare via e me ne sono andata senza metterti i bastoni tra le ruote, io ci sto provando davvero ad andare d'accordo se tu sei una persona insopportabile non è più...-mi prese per le spalle e mi avvicinò a lui
-Ammettilo!-disse il lo guardai negli occhi e mi avvicinai alla sua bocca, lo vidi sgranare gli occhi, annusai
-No, non hai bevuto sei idiota di natura! Ammettilo tu-dissi allontanandomi
-Che cosa?-chiese
-Tu vuoi che vuoi baciarmi!-lo accusai
-Io non bacio delle tavole da surf!-
-Io non sono completamente piatta!-urlai, lui rise
-Sai una cosa?-chiese aprendo la porta
-Tu non hai nemmeno la prima, hai la retromarcia!-urlò prima di chiudere la porta, io ero rimasta a bocca aperta per qualche secondo prima di urlare
-SEI UNO GRANDISSIMO ST****!!!!!-
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JOLLY
FantasyKeira, una ragazza come tante altre scopre il vero lavoro dei suoi genitori e la sua vita verrà totalmente ribaltata. Entra a far parte della MMJM costretta ad una vita che ha come alternativa la morte