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La cella era fredda e vuota, completamente diversa dalla situazione della mia mente che calcolatrice cercava un modo per evadere.

Non potevamo contare sulla nostra agenzia perché ci sarebbero stati troppi spargimenti di sangue, ci avevano lasciato tutte le attrezzature addosso ma se le avessimo utilizzate poi non saremmo riusciti a reggere un altro scontro che sicuramente ci sarebbe stato.

Zero era nell'angolo accanto al mio seduto accanto a me e separati dalla parete, aveva una gamba piegata su cui era appoggiato il braccio e un'altra distesa lungo il pavimento, aveva lo sguardo perso e fisso sul terreno. Delle ciocche bianche scendevano morbidamente sul suo viso pallido e teso

-Smettila di fissarmi...-fece seccato portandosi una mano sul viso stressato

-Stavo pensando...-mi giustificai portandomi le ginocchia al petto

-Non fare la bambina-disse senza guardarmi

-Mi tranquillizza e poi fa un freddo cane!-mi passai velocemente me mani sulle braccia appoggiando la testa sulle ginocchia, lui mi guardò un attimo per poi guardarsi intorno, non sapeva nemmeno lui che fine avremmo fatto.

Si aprì nuovamente la parete sinistra di scatto, Zero si alzò in piedi e io mi schiacciai contro la parete davanti a lui come se potesse aiutarmi

-Signori presto vi verrà servita la cena-disse un cameriere

-E se ci fosse del veleno?!-urlò Cedric

-L'orgoglio muove il mondo Cedric... vogliono farlo di loro pugno e con mezzi semplici chiarì Zero.

Il cameriere lasciò a terra il mio vassoio e presto anche delle pareti delle altre celle si aprirono e dei camerieri servirono il pasto, aprii il vassoio solo quando tutti i camerieri se ne furono andati per scoprire dei piatti di vera alta cucina e... una lettera

Prontamente la afferrai e ruppi il sigillo di ceralacca rossa cominciando a leggere

"Keira,

Sappiamo entrambi che in fondo la mia Aria è dentro di te e ciò mi impedisce di ferirti nuovamente, sarete presto liberi dato che la nostra intenzione è ritardare le vostre già scarse ricerche.

Credevo che una volta scoperto che tu sei un Jolly i miei sentimenti che già da molto sto cercando di reprimere sarebbero scomparsi ma in realtà tutti questi imprevisti mi hanno incuriosito a tal punto che in me si è acceso il desiderio di scoprire l'involucro esterno delle mia amata Aria.

Non ti potrò dare la possibilità di rispondere a questa lettera perché ho già dovuto compiere delle infrazioni per scriverti, ti chiedo solo di non prenderti gioco dei miei sentimenti perché sono sinceri... con questo non ti sto dicendo che se si dovesse presentare la necessità di ucciderti io mi tirerò indietro.

Buona cena.

Mi si attorcigliò lo stomaco per quanto quella lettera fosse dolce e macabra allo stesso tempo

-Keira che ti prende?-chiese Zero sedendosi ancora nell'angolo aspettando che io mi avvicinassi, guardò nelle mie mani e s'incupì

-Cos'hai in mano?-chiese, io ero troppo sconsolata

-La mia prima lettera d'amore la fa colui che mi vuole uccidere!-dissi disperata, al contrario Zero cominciò a ridere davanti ai miei occhi piegandosi in due

-Non c'è niente da ridere! Sei un insensibile!-gridai mentre lui aveva appoggiato la testa a terra e si teneva la mano sulla pancia, mi voltai e vidi che anche i ragazzi stavano ridendo come forsennati.

Io sbuffai e mi misi nell'angolo più lontano da loro presente nella stanza e cominciai a mangiare sconsolata.

-Dai Keira vieni qui-disse Zero con ancora le lacrime agli occhi puntando l'angolo della stanza accanto al suo, io gli feci la linguaccia e mi voltai dalla parte opposta.

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