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Eravamo sull'elicottero pronti a saltare nella casa in mezzo al mare e io avevo in mano la pistola ad elettricità che al posto di farmi sentire sicura mi spaventava maggiormente.

-Ci caleranno lentamente tranquilla...-disse Zero notando il mio disagio

Venimmo calati con una corda, lui era legato alla corda mentre senza imbragatura e lui teneva me mentre io mi tenevo a lui e diciamo che dalla paura che avevo ero talmente attaccata a lui che quasi non lo facevo respirare, anche quando lui aveva messo i piedi a terra io ancora avevo gli occhi serrati e rimanevo con le gambe attorno alla sua vita per non scivolare e la testa dietro le sue spalle

-Siamo a terra-disse, io aprii un occhio e poi scesi un po' imbarazzata ma comunque ero giustificata quindi non me ne preoccupai più di tanto.

Eravamo ancora sul tetto quindi con l'agilità di un puma saremmo dovuti entrare nella casa senza dare troppo nell'occhio, ci calammo dal tetto con delle corde che avevamo preso dall'elicottero e percorremmo un lungo corridoio esterno dal pavimento di legno scuro, ci trovammo davanti due uomini in divisa rossa con delle pistole in mano, subito Zero sparò senza esitare mentre io ancora non ebbi il tempo nemmeno di impugnare l'arma.

Incontrammo altri uomini che lui eliminò facilmente, ad un tratto vedemmo una squadra di uomini dirigermi verso di noi, feci in tempi a spingere Zero dietro un corridoio nascondendolo e corsi attirando gli uomini verso di me, in quel momento... purtroppo sì, solo in quel momento mi resi conto delle grandissima cavolata che avevo fatto.

Cominciai a correre evitando come meglio possibile i proiettili, quando arrivai ad un corridoio mi nascosi dietro alla parete e lanciai un orecchino fumogeno e una perla bomba consecutivamente e poi ricominciai a correre, gli uomini erano dimezzati così mi voltai e cominciai a sparare colpendoli tutti.

Ero girata di spalle e non mi accorsi di un uomo che mi prese per il collo e mi trascinò per un altro corridoio, io mi dimenavo come non avevo mai fatto in vita mia provando a colpirlo, sentii che qualcuno stava camminando per il corridoio da cui l'uomo mi aveva allontanata così mi dimenai ancora di più fino a quando capii che il suo passo non era stato udito dal mio aggressore e che era leggero e delicato per non farsi sentire.

Capii che i passi appartenevano al mio Master così mi spinsi verso il corridoio davanti a me con i piedi e gli feci lo sgambetto facendolo cadere, velocemente prese la pistola e prima la puntò su di me poi mi riconobbe e sparò all'uomo che se mi avesse stretto ancora per qualche secondo mi avrebbe fatto perdere i sensi. Mi divincolai dal corpo ormai senza vita

-Che Jolly inutile!-commentò Zero alzandosi

-Sei tu che mi dovresti salvare-continuò guardandomi mentre mi alzavo

-L'ho fatto in modo che un giorno io possa averne la possibilità, oggi te la saresti cavata-dissi scrollandomi la polvere dalla divisa

-Certo certo- cominciò a camminare, io lo seguii con passo affrettato sparando qualche colpo solo se necessario dato che comunque rimanevo incapace nello sparare senza chiudere gli occhi.

Percorremmo ancora dei lunghi corridoio neri e bianchi che mi mettevano a disagio non poco nonostante fossi in compagnia di Zero, aveva gli occhi veloci e attenti, un po' sgranati e per questo sembrava posseduto ma non mi veniva da ridere pensandoci...mi provavo ad immaginare la sua espressione quando uccise Hector.

Arrivammo davanti ad una porta

-Perfetto!-disse soddisfatto Zero, di scatto si voltò verso di me, allungò un braccio e mi abbassò la scollatura della maglietta puntando al gancetto chiave del reggiseno

-Hei hei hei! Brutto maniaco pervertito tieni giù le mani!-gli tirai uno schiaffo sulla mano, lui mi guardò spazientito

-Non abbiamo tem...-

JOLLYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora