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Aprì la porta Cindy che nonostante mi avesse confessato che non vedeva l'ora di abbracciare il suo accompagnatore si trattene e fece un'apparizione elegante che fece rimanere Simon di stucco mentre io morivo dalle risate dalla sua espressione senza farmi vedere. Simon aveva giacca e cravatta che gli stavano divinamente dato che veniva valorizzato di gran lunga il suo fisico da ragazzino dato che non aveva mai avuto la possibilità di usufruire delle palestre dell'agenzia perché sempre occupate da altri agenti, aspettai che loro si dirigessero verso la festa prima di uscire scorgendo il mio accompagnatore che guardava fuori dalla finestra con le mani in tasca aspettando che la coppietta se ne andasse e che io uscissi dalla mia camera, feci qualche passo che voleva essere silenzioso ma che per colpa dei tacchi risuonò in tutto il corridoio facendolo voltare.

Appena mi vide si bloccò un attimo fissandomi in silenzio, anche io lo squadrai un attimo notando che anche lui era vestito in stile antico e che tutto il completo lo faceva sembrare un dio greco ma bloccai i miei pensieri quando dopo qualche minuto ancora non diceva niente, sbuffai e uscii chiudendo la camera dicendo

-Non sei obbligato a fare complimenti scusa se ci ho messo tanto ad uscire-dissi cercando di nascondere che ci ero rimasta un po' male, lui si riprese e disse

-I complimenti me li ero preparati ma non erano minimamente adeguati alla visione che mi hai regalato-disse serio facendomi avvampare come un peperone e lui rise compiaciuto, io sorrisi orgogliosa e lui mi mostrò il braccio

-Posso?-chiese io feci un lieve inchino teatrale e lo presi sotto braccio per andare alla festa.

La ricorrenza sarebbe stata festeggiata nella palestra più grande dell'edificio e si trovava sotto terra perciò bisognava fare un lungo tragitto per arrivarci dove io e Zero cominciammo a parlare per cercare d'interrompere il suono rimbombante e costante dei miei tacchi

-Non mi aspettavo che ti vestissi così-fece sorprendendomi di aver preso l'iniziativa d'intraprendere un discorso

-Non è stata un'idea mia... mi dispiace non averlo pensato io se ti ha sorpreso così tanto-dissi seria e lo vidi fare una smorfia

-Vuoi fare innamorare tutti quelli che ti vedono?-chiese quasi non stesse parlando superficialmente

-Credo che abbiamo dei bersagli molto più invitanti a cui puntare-risposi distratta guardando fisso davanti a me

-Ti sentirai fare milioni di complimenti senza fine sei pronta a tutto ciò?-mi provocò, io sorrisi

-Io sì e tu sei pronto ad essere accerchiato da una marea di ragazze?-lo provocai e lui stranamente non sorrise ma sbuffò e io mi fermai fermando anche lui

-Non sei contento?-chiesi, lui mi guardò un attimo prima di provare a rispondere

-Mi... stancano-si sforzò veramente a dire quelle parole e io rimasi sorpresa, lui cambiò subito argomento e mi prese ancora sotto braccio e ci dirigemmo verso la sala mentre lui mi teneva più stretta a sé.

Entrammo nella sala assumendo un atteggiamento fiero e distaccato dal resto della folla che si spostava al nostro passaggio come se fossero intimoriti e nello stesso tempo sussurravano qualcosa tra di loro senza nascondersi, partirono risatine irritanti e commenti poco carini nei nostri confronti e sulla nostra mancanza di esperienza del lavoro.

Venimmo raggiunti da Carl e da alcuni suoi collaboratori che non mi toglievano gli occhi di dosso

-Keira sei meravigliosa, proprio ...-fece per dire ma concluse Zero

-Come tua madre-disse e io rimasi sbigottita dal fatto che migliori complimenti che avessi potuto ricevere li avevo ricevuti da lui, mi guardava negli occhi sincero mentre lo diceva e il mio cuore ebbe un tonfo quando i suoi occhi si staccarono dai miei. Continuammo a parlare con Carl per qualche minuto poi ci mettemmo in un angolo sperando che nessun invitato si facesse avanti per parlare con noi, Zero veniva fissato da ogni singola ragazza che c'era nella sala anche se magari era dalla parte opposta della sala. Gli lanciavano occhiate provocanti e lui le ignorava completamente mentre si guardava intorno come me, cominciai a cercare Cindy e Simon tra folla che stavano ballando al centro della sala con dei sorrisi stampati sul volto che mi fecero ricordare i caldi sorrisi che spesso mio padre mi rivolgeva, sorrisi nel vederli e mi diressi verso di loro mentre Zero disse che andava a prendere qualcosa da bere.

-Wow come siamo belle!-esclamò Simon vedendomi e io arrossii lievemente

-Tutto merito suo-dissi puntando la ragazza bionda che non gli scollava gli occhi di dosso nemmeno un momento, lui si complimentò con lei e poi parlammo del più e del meno: degli invitati, dei pettegolezzi ma venimmo interrotti da un uomo dai capelli grigi, la barba grigia e gli occhi verdi. Era vestito elegantemente con un vestito nero che gli dava un aria ottusa che mi fece irritare solo con un'occhiata

-Sei tu la novellina a cui è dedicata la serata?-chiese provocatorio, io lo guardi in tono di sfida

-Sì perché?-chiesi

-Per capire a quale nullità devo la gioia di passare del tempo in mezzo a questi incompetenti agentucoli da quattro soldi-disse schifato guardandomi, io gli risi in faccia macabra

-Invidioso che questa nullità sia riuscita a compiere un incarico d'importanza nemmeno paragonabile a quello che ti è stato affidato e che tra l'altro non hai ancora compiuto?-chiesi facendo ridere alcuna gente che ci circondava

-Tu ragazzina non hai alcun diritto di rivolgerti a me in questo modo!-urlò

-Sono Keira Lewis e prima di dirmi cosa devo o non devo fare ti consiglio di capire bene il soggetto che hai davanti-dissi e lui sbiancò

-Una Lewis?!-chiese

-Esatto mezza cartuccia e ora togliti dalla mia vista se non vuoi che ti spacchi un piede con questi tacchi-ringhiai insolente, non avevo bisogno di urlare per intimorire le persone e questa cosa mi fu utile per non dare nell'occhio.

Ma nonostante tutto non ero orgogliosa di me stessa dato che non ero riuscita a mantenere la calma come mi ero ripromessa, sbuffai sconsolata e andai a cercare il mio Master che ancora non si era fatto vedere con il mio drink e lo trovai a parlare con un giovane ragazzo dai capelli neri e dagli occhi grigi che avrà avuto più o meno la sua età, mi fermai a guardarli un attimo e vidi i mio Master ridere e scherzare come non lo avevo mai visto fare così serenamente, sorrisi a quella visione e rimasi incantata a guardarli per qualche secondo prima di andare verso di loro.

Appena arrivata Zero mi sorrise e mettendomi una mano intorno alla vita mi presentò

-Lei è Keira-fece al ragazzo che mi sorrideva

-Piacere sono Desmond-mi prese la mano e me la baciò molto elegantemente

-Sono contento di poterti conoscere, hai fatto un bel lavoro e volevo congratularmi con te-disse non staccandomi gli occhi di dosso, io gli sorrisi

-E' un piacere anche per me conoscere colui che fa ridere questo musone-dissi tirando una leggera gomitata al mio Master che alzò gli occhi al cielo mentre sorrideva, mentre un cameriere passava rubai un bicchiere per me e feci in tempo a fare una leggera sorsata del liquido alcolico prima che Zero me lo rubasse dalle mani e cominciasse a berlo con tranquillità

-Scusami?-chiesi irritata

-D'accordo ma per cosa? Per la tua stupidità, incapacità o la tua infantilità?-chiese facendomi innervosire

-Scusami per non averti ancora rotto il naso-sputai arrabbiata, lui sorrise divertito

-Ma non lo potresti più ammirare se lo rompessi-fece vanitoso, alzai gli occhi al cielo e lasciai perdere con lui.

Il dialogo tra me Zero e Desmond procedette a lungo e lo scoprii una persona davvero interessante, durante un ballo lui mi chiese se volessi ballare con lui e io accettai mentre Zero mi fissava allibito

-Dammi un minuto-dissi lasciandolo andare avanti mentre io volevo parlare con Zero

-Come?!-sclerò a bassa voce

-Vado a fare un semplice ballo Zero ...-

-E te ne vai lasciandomi qui da solo?!-fece nervoso, io mi avvicinai a lui per fargli sentire cosa dovevo dirgli, gli appoggiai le mani al petto e mi avvicinai al suo orecchio

-Tornerò subito dopo il ballo e poi...-vidi dietro di lui Sharon che mi fissava in cagnesco e si dirigeva verso di noi dentro un vestito viola eccessivamente scoperto dato che si vedeva fin troppo coscia nello spacco che aveva

-Stai per avere compagnia-conclusi, gli feci un occhiolino e andai a ballare con l'affasciante ragazzo dagli occhi grigi che mi aveva appena invitata.

Come avevo promesso a Zero feci solo un ballo e tornai da lui ma lo vidi uscire dalla sala con Sharon attaccata al collo, ebbi un tonfo al cuore non appena le porte di chiusero.

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