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-Svegliati Keira!-sentii una voce alle mie spalle, io mi svegliai immediatamente e vidi la mia gabbia, una stanza dal pavimento bianco e le pareti in vetro trasparente tranne quella alle mie spalle e quella alla mia sinistra che erano bianche, alla mia destra avevo una parete in comune con la cella di Zero che mi fece segno di guardare nella cella davanti alla nostra.

Mi sporsi e vidi tre volti fin troppo familiari: Adrian, Cedric e Lex che mi fissavano terrorizzati

-Che diamine ci fanno loro qui?!-sclerai attandomi al vetro disperata

-Ragazzi che ci fate qui?-chiese Zero... cavolo Zero!

-Chi siete?-chiese Cedric terrorizzato e fu allora che io e il mio Master ci guardammo molto e lui annuì, segno che potevamo rivelare le nostre identità

-Siamo Aria ed Ike ragazzi-disse Zero avvicinandosi, loro rimasero a fissarci in silenzio

-Questi sono i nostri veri corpi, io sono Zero e lei è la mia... aiutante Keira-disse facendo un gesto vago vero di me, io lo guardai male

-Aiutante?!-chiesi e lui ghignò

-In realtà è solo una spina nel fianco che mi hanno rifilato!-commentò

-Ma come ti permetti! Io svolgo molte...-feci per dire

-Ed è anche irritante e nervosa quindi è moooolto diversa da Aria che è bella, gentile e adorabile-concluse riferendosi a loro che passavano lo sguardo velocemente da me a lui

-Tu invece sei insopportabile in ogni ruolo che rappresenti anzi sei ogni volta più idiota!-commentai

-Prova a ripeterlo!-ringhiò attaccandosi alla parete che avevamo in comune, io lo raggiunsi e mi attaccai anche io

-Te lo ripeterò fino alla fine dei miei giorni e ringrazia che ci sia una dannata parete a separarci!-sclerai e lui in tutta rispose emise un verso di rabbia

-Non capisco...-fece Adrian avvicinandosi alle nostre pareti dato che la loro cella era lunga quanto le nostre due

-Te la faccio breve: io e lui siamo spie e abbiamo dovuto fingerci altre persone per incastrare lo zio di Mathew e Ashlie che sono quelli che ci hanno rinchiusi qua dentro, voi ci siete andati di mezzo e ci dispiace-conclusi velocemente per poi vedere entrambi i ragazzi rimanere a bocca aperta e cominciare a gridare terrorizzati

-Complimenti: poi quello senza tatto sarei io!-commentò Zero

-Chiudi quella dannata boccaccia!-urlai

Stavamo per riprendere a litigare quando si aprì la mia parete laterale sinistra e venni accolta da un esercito di uomini con a capo Mathew che si dirigeva verso di me con un ghigno soddisfatto, io mi appiattii sulla parete opposta, ero spaventata ancora dal nostro ultimo incontro che non riusciva ad abbandonare la mia mente.

Aveva ancora impressa nel mio corpo la sensazione della lama che tagliava la mia carne

-Aria...-disse avvicinandosi

-Sono Keira!-esclamai

-Il tuo nome e il tuo aspetto non mi aggradano, preferivo di gran lunga quelli che avevi prima-commentò, mi aspettavo una battutina da parte di Zero ma non arrivò perché era troppo intento a guardare cagnesco il ragazzo

-Ci avete spifferato tutto in un attimo-disse, io risi

-Credi davvero che non sapessimo che voi eravate già a conoscenza di tutto?-chiesi e lui si incupì all'istante

-Oh lo pensavi? Poverino!-dissi, mascheravo bene la mia paura fino a quando lui non lasciò indietro il suo esercito e si avvicinò a me pericolosamente.

Quando fu abbastanza vicino feci per tirargli un pugno ma il mio corpo cedette e io crollai provocandogli una risata sonora e macabra

-Ti piace quello che ti abbiamo iniettato? Più ti muovi più il tuo corpo ti distrugge...-spiegò mentre io cominciai ad annaspare priva di forze, lui mi prese le mani e delicatamente mi tirò su stupendomi, poi mi prese con forza i polsi e me li mise sopra la testa tenendoli fermi

-Avrei tanto voluto che al posto tuo ci fosse la mia Aria...-disse

-Credi che mi avrebbe perdonato?-chiese

MA ERA SERIO?!?!?!?

-Per cosa? Per averla accoltellata o per essere uno st*****?!-chiesi, lui indurì lo sguardo e rafforzò la presa sui miei polsi facendomi male

-Aria non userebbe quel linguaggio...-sussurrò

-Toglile le mani di dosso verme!-urlò Zero tirando un colpo alla parete su cui ero stata bloccata muovendola leggermente, Mathew rise

-Keira è roba tua?-chiese, io andai su tutte le furie

-NON SONO UNA ROBA NON APPARTENGO A NESSUNO!-urlai in faccia al nemico e che rise

-Anche ribelle sei carina-commentò divertito

-Toglimi le mani di dosso-ordinai scandendo ogni singola parola, lui sorrise e con una mano prese entrambi i miei polsi mentre con l'altra scese fino all'orlo della mia maglietta

-Fammi vedere come sei mia...-disse sadico, facendo scorrere la mano sotto il tessuto raggiungendo la cicatrice che mi aveva procurato con il coltello, quando la trovò sgranò gli occhi e la accarezzò ripetutamente

-Non ti azzardare!!-urlò impazzito Zero mentre io non riuscivo a muovermi

-Il marchio che ho fatto a quella ragazza è rimasto... sei tu quella che ho baciato-non era impazzito, stava solo pensando ad alta voce

-Mi hai baciata ma non mi hai marchiata-dissi severa lui non si smosse

-La cicatrice è il mio marchio-spiegò e io ghignai

-Sono stata marchiata da tempo dal mio Master...-confessai e lui alleggerì la presa sui miei polsi

-Master?-chiese spaesato per poi sgranare gli occhi e urlare

-TU SEI UN JOLLY?!?!?!?-fece isterico mollando la presa e facendomi cadere a terra con un tonfo

-Non ci credo...non è possibile...non può essere...-si portò le mani alla testa e indietreggiava spaventato dalla mia figura

-Non è vero, stai mentendo!!-mi accusò, io in tutta risposta mi abbassai la scollatura della maglietta mostrandogli il nome del mio Master che era impresso nella mia pelle, lui lo fissò a lungo poi passò ripetutamente lo sguardo da me a Zero e voltando le spalle se ne andò con passo affrettato.

Ancora accasciata a terra guardai la sua figura allontanarsi e la parete chiudersi alle sue spalle mentre ancora annaspavo

-Stai bene?-chiese prontamente Zero avvicinandosi alla parete, io annuii spaesata e mi alzai in piedi con sguardo fiero... è vero lui ci aveva impugno ma io gli avrei tenuto testa fino in fondo non m'importava quando sarei morta e per mano di chi se prima ero riuscita a vendicare la morte dei miei genitori.

-Cosa credete che accadrà ora?-chiese Lex ancora sotto shock, tutti ci voltammo verso di lui

-Non ne abbiamo la minima idea-rispose Zero senza però essere veramente preoccupato

-Zero... noi dobbiamo uscire in qualche modo-dichiarai

-Credo che ci lascerà andare... non uccidono per ucciderti, ma ti mettono nelle condizioni di essere privato della tua vita prima ancora che loro te l'abbiano strappata via-sussurrò per non far sentire i ragazzi che ci guardavano terrorizzati.

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