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-Zero non li semineremo mai!-dissi correndo con la bambina che mi si aggrappava al mio collo terrorizzata

-Sto pensando ad una soluzione-fece lui mentre Martin si stringeva di più alla sua schiena, se li avessimo fatti correre saremmo stati ancora più lenti, avevamo il fiato mozzato, mal di schiena e mal di fianco dalla fatica, e non riuscivamo a pensare ad un modo per fargli perdere le nostre tracce

-Zero ci devi riflettere ancora per molto?!-sclerai, lui mi guardò torvo

-Sugli alberi, ora!-ordinò, legammo i bambini con la corda della cintura di Zero e li tirammo su poi salii io e infine lui.

Denise tremava e quando si sentì lo sparo di un colpo cacciò un urlo che ci colse talmente tanto di sorpresa che io e Zero stavamo per cadere dall'albero

-Ragazzina vuoi morire?!-sclerò lui innervosito, io sbuffai per la sua reazione e mi strappai un pezzo di maglietta facendolo a palla

-Mettilo in bocca, così ti tratterrai altrimenti ci scoprono-lei subito prese la stoffa e se la infilò in bocca chiudendo gli occhi terrorizzata e prendendo la mia mano.

Vedemmo gli uomini passarci sotto per almeno un paio d'ore in cui io provavo a medicarmi come meglio potevo la spalla sotto lo sguardo acuto di Zero

-Ci troveranno molto presto se non ci sbrighiamo-sussurrò Zero scendendo dall'albero, aiutò a scendere Martin mentre io lo accompagnavo giù e lo stesso e fece con Denise, quando dovetti scendere mi prese le gambe e lentamente mi vece calare in mezzo alle sue braccia sentendo le sue dita che per sorreggermi avevano sollevato di poco la maglietta provocandomi un brivido.

Cominciammo a camminare silenziosamente nella direzione della nostra macchina senza intoppi e speravamo veramente di essere riusciti a fuggire ma quando arrivammo alla macchina vedemmo tutte le guardie intorno ad essa pronti ad attenderci, sapevamo che lo avevano fatto apposta e che noi ci saremmo diretti lì.

Vidi Zero pensare prima di sentire la mia mano stringere forte da Martin mi voltai verso di lui vedendo una pistola puntata alla sua testa e il suo sguardo fisso e spalancato davanti a sé, prima che potessi reagire qualcuno mi puntò anche a me una pistola

-LI ABBIAMO PRESI!-gridò la guardia, mi voltai verso Zero lo vidi ringhiare sconsolato mentre teneva Denise schiacciata contro di lui per proteggerla.



Venimmo trascinati verso la struttura con le guardie che ci puntavano le pistole contro, sentivo che Martin mi stringeva talmente tanto forte la mano che non mi faceva circolare il sangue, mentre Denise piangeva silenziosamente.

Ci portarono dentro le celle per qualche minuto per poi venirci a prelevare velocemente, passavamo per i corridoi e davanti gli occhi di tanti scienziati che ci guardavano allibiti e timorosi del fatto che potessimo reagire e sterminare tutti come avevamo fatto con le guardie che tenevano chiusi in gabbia Martin e Denise, vidi anche lo scienziato che mi aveva aiutato a scoprire dove eravamo e quando mi vide fu contento che non avessi gli occhi grigi e i capelli biondi perché altrimenti si sarebbe sentito responsabile.

Martin guardava tutti negli occhi con una faccia serissima e severa quasi volesse far capire quale disagio stessero vivendo degli innocui bambini indifesi, Denise invece guardava per terra sconfitta e intimorita mentre stringeva con forza la mano del mio Master che aveva uno sguardo fiero diretto dritto davanti a sé

-Keira ti fa male?-sussurrò Zero guardando davanti a sé

-Non tanto perché ormai ho perso la sensibilità...-risposi

-NON PARLATE!-sclerò una guardia alle nostre spalle

-Tagliami lingua allora, animale!-sclerai

-Io farei tante altre cose con la tua lingua-fece Mathew parandosi davanti a me

JOLLYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora