Chapter 15

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Questa notte ci sono riuscita a non dormire per non sognarlo, ma dopo quella chiamata mi è stato impossibile non pensarlo. Vorrei tanto archiviarlo, eliminarlo dalla mia testa perché mi da mille problemi e mi fa vivere in un altro mondo.
Questa mattina ho fatto cadere il caffè a terra e se non mi sbaglio anche un bicchiere, ma non posso ricordarlo perché ero, appunto, in un altra dimensione!

Per non parlare della lentezza e della monotonia con cui stanno passando queste giornate...
È veramente noioso dovere sopportare le lamentele di Sam che vuole vederli di nuovo e che non vede l'ora che arrivi l'estate prossima per il concerto. Tutto si ripete ogni ventiquattro ore, è sempre la stessa storia.

Stamattina Donna mi ha anche chiesto se poteva mettere a lavare la sua maglia nera e io, a malincuore perché adesso non avrà lo stesso profumo di prima, gliel'ho lasciato fare. Adesso sarà solo una maglia...

'Sei proprio ridotto male' eccolo il mio carissimo amico Subconscio! Non mi era mancato, giusto perché è stato sempre presente in questi giorni...

Comunque, per non pensarci, devo solo ricordarmi che è uno stronzo e sarò in grado di dimenticare.
Per il momento mi accontento di cadere nel sonno che ho atteso per tutto il giorno perché qualche stronzo -è il caso di dirlo- me l'ha impedito ieri sera.

...

Lo stupido trillo di uno stupido telefono, interrompe in mio sogno -che stranamente non riguardava Harry- e sono costretta ad aprire i miei occhi per rispondere con la voce impastata dal sonno.

"Scusami per ieri, Shan" la sua voce rimbomba nelle mie orecchie, nella mia testa, facendomi venire una fitta al cuore. È lui ed è tornato ad essere lui, non il ragazzo sbronzo di ieri notte.

"Non devi scusarti, non eri in te" in un altro momento avrei preteso delle scuse e gli avrei urlato contro che ha ragione, ma ora non potrebbe importarmene di meno; mi importa solo di poter sentire il più possibile la sua voce.

Stupido, lo so.

"Io sento di dovermi scusare. Tu non hai idea di cosa sia per me questo tour, mi sta distruggendo" non posso nemmeno immaginarlo come sia soggiornare in un hotel diverso ogni tre giorni, la tensione e tutto il resto.

"Perché dici così?" chiedo. Anche se il motivo mi sembra abbastanza chiaro, sento che magari parlare lo farà sentire meglio.

"Perché ho troppi impegni, troppa agitazione, e i fusi orari sono tremendi" dopo le sue parole si sente un'altra voce provenire dal suo telefono:"Harry, ma che fai?" è una voce femminile, sono sicura sia la stessa dell'altra sera.

Che stupida che sono!
Ora si spiega tutto: è solo un altra mossa per fare ingelosire quella lì.

"Forse non avrei dovuto darti il mio numero, non posso aiutarti" più che arrabbiata sono delusa da lui e da quello che mi aspettavo fosse.

Rimarrà sempre uno stronzo.

"Shan-" cerca di dire, ma io attacco prima che possa continuare e spengo il telefono onde evitare mi chiami altre volte.

Basta chiamare alle tre di notte.

Basta persone che mi usano.

Basta stronzi.

Basta Harry.

...

"Avete preso tutto?" chiede la mamma con apprensione a me e Sam.

"Si, mamma" dico per quella che mi sembra l'ennesima volta da stamattina.

"Allora ricordati tutto quello che ti ho detto" si raccomanda con me "e salutatemi i nonni" dice poi ad entrambe.

Always made in the am - h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora