"N-non è molto facile da spiegare, credo" balbetto in preda al panico. Non riesco a trovare il mio subconscio nella mia testa. È già andato a dormire? Cosa direbbe se si intromettesse, come fa sempre?
Forse direbbe che sono una stupida, oppure che devo mentire."Farò uno sforzo" mi esorta mia madre, cercando di essere socievole. Tuttavia, non penso che in questo momento voglia esserlo. E adesso che faccio? Credo che almeno lei si meriti di sapere la verità.
"È quello che vedi, mamma. Anche se la maggior parte di quello che dice l'articolo è solo frutto della fantasia dei mass media" le spiego e lei mi esorta a continuare, perché ovviamente non le basta.
"Come il fatto che siamo stati in quell'hotel nel centro di Los Angeles; come non è vero che sono stata la ca-" il mio veloce elenco viene messo in pausa dalla voce di mia madre che sembra essere su di giri.
"È la verità?" chiede entusiasta. Perché è entusiasta? Io non ci vedo nulla di bello in tutto questo.
"Certo, mamma" rispondo confusa, ma riesco comunque a percepire una certa felicità dall'altro capo del telefono.
"Quindi è vero che siete più di amici?" chiede la mamma. Ma cosa c'è nella sua testa che non va? Le ho appena detto che la maggior parte delle cose sono frutto dell'immaginazione...
"Mamma, n-"
"Che bella notizia...lui è così un bravo ragazzo e solo ora lo riconosco!" esclama e spero veramente le sue parole non siamo state pronunciate così alta voce come a me sembra.
"Ti prego, mamma, ascol-"
"Perché non mi avevi detto che era lo stesso Harry Styles che fa parte dei One Direction? Avrei capito di chi parlavi, sai?" si esalta, continuando ad essere certa di ciò che dice.
"Lui non è p-"
"Sono molto felice, te l'ho già detto?" dice per la centesima volta, non permettendomi di continuare il mio maledetto discorso.
"Almeno mille volte, mamma" finalmente mi lascia parlare, ma non di quello che vorrei. Possibile che non ne faccia mai una buona?
"Senti, devo dirti un'altra cosa" approfitto di questo suo momento di gioia, che lei non sa non avere una ragione, per parlarle di domani.
"Dimmi, tesoro" afferma contenta.
"Harry mi ha invitato agli American Music Awards, domani sera" spiego, cercando di preservare il mio tono di nonchalance, nonostante questa cosa mi renda molto nervosa. Per un momento, nel dirlo ad alta voce per la prima volta, mi rendo davvero conto di quanto sia assurda questa situazione e così improbabile da credere a chi la sente.
"Wow, è molto impegnativo" commenta e mi aspettavo una reazione esaltata come quella di prima, invece non è affatto così.
"Qualcosa non va?" le domando cautamente. Quasi ringrazio Dio per averla resa di nuovo razionale e discreta come egli stesso l'ha creata.
"No, ma ti prego solo di non correre" risponde con tranquillità.
"Non preoccuparti mamma, non me ho alcuna intenzione" le rassicuro e io non posso fare a meno di dichiararmi una perfetta incapace, che non sa nemmeno dire la verità a sua madre.
"Mamma, ovviamente ti prego di non dirlo a nessuno" specifico. Ci manca solo che ulteriori persone vengano a conoscenza di questo enorme malinteso. Mi domando come sia possibile che non ne faccio mai una buona...
'Hanno ragione quando dicono che le bionde sono stupide' mi deride il mio subconscio con una risatina, sparendo di nuovo nel profondo della mia psiche. Prima o poi lo farò rimpiazzare con uno migliore, perché lui deve essere difettoso.
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Always made in the am - h.s.
Fanfiction"Ti paga...Ti paga per essere la sua puttana?" [...]Quanto avrei voluto fosse per sempre, ma sapevo sarebbe stato impossibile. Lei non lo voleva, ne ero sicuro: c'erano troppo alti e bassi ai quali m'illudevo potesse ancora resistere. Ero io quello...