Canzone per il capitolo:
~Night Changes by One Direction~
"Lasciami" riesco finalmente a sussurrare, ma sono spudoratamente ignorata.
Una piccola lacrima riga la mia guancia non appena la sua mano sudata alza il mio vestito. Cerco di arrestarne il percorso, ma lui stringe dolorosamente i miei polsi portandoli contro il muro per impedirmelo.
"Stai calma, ragazzina" borbotta nel mio collo, mentre io tento ancora di spingerlo via in preda alla disperazione.
Inalo una grande quantità di aria nel momento in cui la stessa mano che mi alzava il vestito, adesso scivola al di sotto di esso, salendo sempre di più.
Nella confusione non so nemmeno cosa stia succedendo di preciso. È come se i miei arti, la mia testa e le mie volontà siano sparite in un attimo.
Dov'è il mio subconscio?
Continuo a ripetermi di scavare nel profondo della mia psiche per scoprirlo, ma mi fermo ogni volta che le sue mani prendono a toccare ogni centimetro del mio corpo.
"Sei disgustoso" riesco a dire, ma sempre in sussurro.
A queste parole, tutti i suoi movimenti si arrestano e, con gli occhi iniettati di sangue e piacere, mi guarda sorridente."Sei perspicace" dice a denti stretti.
Poi si guarda intorno, denotando che le poche persone prima presenti, adesso sono rientrate nel locale.Com'è possibile?
Com'è possibile succeda sempre tutto a me?
Ritorna a guardarmi con uno sguardo che mi fa paura.
"So che apprezzerai ciò che sto per fare" dice e un grido si divampa nel mio corpo quando sento la sua cintura essere slacciata.
"No, ti prego, no" la mia voce si spezza e una risata prende il suo posto.
"Reciti bene la parte della vergine. Ti pagherò il doppio dopo questo" stringe il mio mento con una mano e a quel punto le lacrime si fanno sempre più prepotenti sul mio volto.
Un gemito di dolore arriva dalla mia gola quando lo sento mordermi il collo più volte e dopo fermarsi.
"Hai un buon profumo. Questa volta Styles se l'è scelta molto bene" commenta, portando di nuovo le sue luride mani sotto il mio vestito in cerca di qualcosa.
Il mio cuore sta per uscire dalla gabbia toracica non appena si materializza la consapevolezza che cerchi i miei slip, i quali, si affretta ad afferrare.
Ho paura.
"Aiuto" cerco di alzare il volume della mia voce, ma è come se non avessi più le corde vocali. L'unica cosa che sono in grado di fare adesso è chiudere gli occhi e pensare che sia solo un terrificante incubo.
La tortura continua per quelle che mi sembrano incessanti ore, mentre anche con gli occhi chiusi so che le sue mani stiano stracciando le mie mutandine.
Ma poi la porta si apre.
Spalanco di scatto gli occhi; giro velocemente la testa verso la persona che sta venendo nella nostra direzione con uno sguardo che continua a farmi desiderare di non essere mai venuta qui.
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Always made in the am - h.s.
Fiksi Penggemar"Ti paga...Ti paga per essere la sua puttana?" [...]Quanto avrei voluto fosse per sempre, ma sapevo sarebbe stato impossibile. Lei non lo voleva, ne ero sicuro: c'erano troppo alti e bassi ai quali m'illudevo potesse ancora resistere. Ero io quello...