Chapter 42

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"Si è addormentata?" sussurra Harry, rientrando in stanza in punta di piedi dopo aver buttato tutti i rifiuti che aveva fatto per cambiare Lux.
Ed io annuisco lentamente alla sua domanda.

"Quando verrà Lou a prenderla?" chiedo a mia volta sempre in tono basso, per evitare che si svegli.

"Sta per arrivare" risponde stendendosi su un fianco, vicino a me. L'unica cosa che ci divide è il corpicino della bimba dormiente. Annuisco di nuovo per fargli capire che mi è chiaro e abbasso lo sguardo pensierosa.

"Come farò senza di te, adesso?" chiede dopo una lunga pausa ed io alzo gli occhi al cielo, perché percepisco una nota di ironia nelle sue parole.

"Non essere sciocco..." lo rimprovero senza nemmeno guardarlo.

"Hai tutto, come potrò mancarti?" sospiro spensierata e senza dare davvero peso a ciò che dico.

"È questo il punto" dice, attirando la mia attenzione e il mio sguardo, quando il suo tono si fa serio.

"Pensi che io possa ottenere ed abbia tutto ciò che voglio?" domanda e, anche se è sicuramente una trappola, mi tocca annuire.

"Certo che lo penso" specifico.

"E sbagli a pensarlo. Io non ho niente di reale, niente che...possa toccare, venerare, abbracciare, amare" risponde e mi fa paura la verità di cui sono impregnate le sue parole.

"No, questo non è vero" insisto.

"Apprezzo cosa tu stia cercando di fare. Ma la mia vita è così e bisogna solo imparare a conviverci" scrolla la spalla destra, sorridendomi appena come se non avesse detto una cosa orribile.

La mia unica risposta è quella di scuotere la testa, ancora una volta in disappunto, e di allungare la mia piccola mano sulla sua guancia, accarezzandola delicatamente, seguendo con l'indice il contorno del suo zigomo.
Ma, ad interrompere questo momento, è qualcuno a bussare.

"Ragazzi" dice Lou entrando con i suoi tacchi a spillo nella camera, dopo che Harry si è alzato ad aprirle.

"Grazie infinitamente per averla tenuta!" esclama, venendo quatta quatta nella mia direzione quando nota che sua figlia dorme.

"Di nulla" rispondo io con un sorriso, lasciandole il passaggio libero perché possa prendere Lux in braccio.

"Forse dovrei ringraziare solo te" lancia una piccola occhiata ad Harry che si dondola sui talloni.

"Perché? Io sono una persona affidabile" replica lui alle parole della donna.

"E io non lo metto in dubbio" aggiunge seria, ma poi sembra allarmarsi e dirige la sua attenzione di nuovo a me.

"Non dirmi che ha provato di nuovo a metterle il pannolino il quel modo assurdo..." mi sussurra con uno sguardo esasperato.

"Sì, l'ha fatto" ridacchio, mentre lei scuote la testa.

"Grazie" dice, facendomi l'occhiolino e, sorridendo ad entrambi, esce dalla stanza salutando ancora.

'E adesso?' esordisce il mio subconscio. Bella domanda la sua...

E adesso siamo rimasti solo io e lui: ci guardiamo negli occhi senza dire nulla, lui si limita a sorridere mettendo in mostra quelle fossette agli angoli della sua bocca.

"Io vado. Buonanotte" dice, spegnendo all'improvviso il suo sorriso e piazzandosi quel fastidioso cipiglio in volto.

"Buonan-" cerco di replicare, ma lui esce dalla porta senza nemmeno aspettare che io concluda quella parola.

'Per una volta che stava andando tutto bene!' si lamenta il mio subconscio ed ha ragione. Ma io sono stanca di avere a che fare con il suo fare lunatico, per questo, non vedo l'ora di andare via.

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