[Clarke POV]
Un filo di luce che mi sveglia quasi abbagliandomi irrompe nella stanza. Mi stropiccio gli occhi, ancora sensibilmente assonnata, e cerco di stirarmi i muscoli, ma non ci riesco perché sento un braccio stringermi affettuosamente da dietro. Questa volta però il panico ha lasciato il posto alla felicità, infatti un sorriso compare sul mio viso e, cercando di fare piano, mi giro verso di lei. A fatica riesco nel mio intento e mi trovo a pochi centimetri dal suo viso... la vista è bellissima: il volto di Lexa ancora tra le braccia di Morfeo.
Non riesco a controllare la mia mano che delicatamente si posa sulla sua guancia per una dolce carezza... poi le sposto una ciocca di capelli ribelli che le sono finiti sul viso, per godere completamente di quella visione. La fisso per un tempo che sembra infinito, sorridendo come una bambina delle sue smorfie e dei suoi versi. Senza fare troppo rumore, decido di andare in bagno.
La mia immagine riflessa allo specchio non manca di ricordarmi le conseguenze che dovrò affrontare per essermi innamorata della persona che in teoria dovrei arrestare... anche se lei non è più il nemico per me, no... è la persona che devo assolutamente salvare... a tutti costi. Non so ancora come farò, ma Lexa ti giuro che ti salverò da questo incubo.
Apro la porta del bagno e me la trovo davanti. Il suo volto è pieno di preoccupazione.
"Pensavo fossi scappata... lontano da me", mormora con un filo di voce, abbassando lo sguardo.
Le avvolgo le braccia attorno al collo, attirandola più vicina.
"Lexa, quante volte te lo devo ripetere? Non ho intenzione di andare da nessuna parte... anzi... mi è venuta quasi un'idea... E se ti rapissi io oggi... che ne dici?", le dico maliziosamente inarcando un sopracciglio.
La faccio indietreggiare fino al letto. Lei si siede sul bordo e punta il suo sguardo sul mio... i suoi occhi sono lucidi... la sua intensità mi fa vacillare ed una lacrima sfugge al mio controllo... No, io non ti lascio Lexa!
Mi abbasso su di lei catturando le sue labbra, l'abbraccio stretta, e lei mi tira su di sé ed in un secondo ci ritroviamo distese sul letto che ci baciamo con impeto. Ci tocchiamo, ci accarezziamo, fino a che la passione e l'intensità non prendono il sopravvento. Ci amiamo con quasi più ardore della scorsa notte. Io voglio disperatamente farle capire quanto la ami e che... no, non ho intenzione di lasciarla... Qualunque cosa succeda, io sarò al tuo fianco. I miei freni inibitori sono un caro ricordo, raggiungo l'apice e, senza neanche pensarci, le urlo quello che provo per lei.
"TI AMO... TI AMO Lexa... Oddio, non ho mai provato un sentimento simile".
///
[Lexa POV]
La sento dire che mi ama mentre è al culmine del piacere e il cuore comincia a battermi più forte nel petto. Non mi sono mai sentita più felice di come lo sono ora, ed è tutto merito tuo Clarke.
In tutta la mia vita non ho mai provato un sentimento simile, mi annienta, ma allo stesso tempo mi fa sentire viva. Darei la mia vita per lei.
"Ti amo Clarke", le sussurro all'orecchio mentre sento il suo corpo rilassarsi tra le mie braccia.
Siamo distese sul letto, senza parlare, che ci godiamo il calore dei nostri corpi abbracciati.
È Clarke che spezza il silenzio.
"Mi chiedevo se fosse possibile averti tutta per me questa sera... vorrei portarti in un posto speciale!", esclama con un tono fiducioso.
La realtà mi piomba addosso come una secchiata d'acqua gelida.
STAI LEGGENDO
In the Arms of the Enemy
FanfictionLa storia è ambientata nel 2028 in una New York futura ma non tanto diversa da quella attuale. Lexa Woods è il CEO dell'azienda più prestigiosa di New York, la Woods Corporate, ma questa è solo una facciata... infatti, in realtà, è il Commander de...