[Clarke POV]
In questo buco ho perso letteralmente la cognizione del tempo, non so quante ore, o meglio quanti giorni, siano passati.
Titus mi è venuto a far visita varie volte, non so neanche io quante. Le sue guardie mi hanno preso a pugni per farmi parlare, ma la mia resistenza al dolore è sempre stata molto alta. Non ho intenzione di crollare. Mi potranno anche uccidere, ma io non gli dirò un bel niente.
Le mie poche speranze di essere tratta in salvo dalla mia squadra stanno via via morendo, e con loro anche l'ottimismo di salvarmi da questa situazione. Comincio ad essere provata, il mio corpo è pieno di tagli e ferite, e comincia a cedere. L'unica cosa a cui continuo ad aggrapparmi sei tu, amore mio. Quando penso ai tuoi occhi riesco ad isolarmi da tutto e da tutti, e, per un attimo, mi sento bene. Tu sei la mia forza, Lexa. Vorrei tanto poterti rivedere al di fuori dei miei sogni, ma sono consapevole che questo non sarà più possibile. Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto. Spero solo che un giorno tu riesca a perdonarmi.
Ti amo con tutto il mio cuore.
Lo sbattere della porta della cella, mi riporta alla realtà.
Ecco, si ricomincia. Devo resistere. Coraggio, ce la posso fare.
"Dottoressa, spero che oggi tu voglia collaborare... sai, non ti vedo per niente bene, e, se tu ci raccontassi quello che vogliamo sapere, le tue sofferenze cesserebbero...", sento la sua voce malefica trapassarmi le orecchie.
"Io non ti dirò proprio un bel niente. È inutile, puoi torturarmi anche all'infinito. Quanti giorni sono ormai? 4, 5, o 100? IO NON TI DIRÒ UN CAZZO, LURIDO FIGLIO DI PUTTANA. PER ME PUOI ANCHE ANDARTENE A FANCULO!", urlo con tutto il fiato che ho in corpo.
Respiro, cercando di calmarmi e recuperare quelle poche forze rimaste.
"Ti dò un consiglio mio caro Titus... l'unica cosa che puoi fare è uccidermi, tanto da me non saprai niente!".
"Vedo che hai molta fretta di morire, ma... mi dispiace non è così semplice. È passata solo una settimana, e sono convinto che cederai... intanto questa ti potrebbe aiutare...".
Lo vedo avvicinarsi con una siringa in mano.
"Tenetela ferma!", ordina alle due guardie.
Anche se legata, comincio a dimenarmi, ma non riesco ad evitare l'iniezione.
"Che cosa mi hai dato?", gli chiedo arrendendomi all'evidenza.
"Credo che un po' di Pentothal ti scioglierà la lingua... ad essere sinceri il medicinale che ti ho iniettato è stato modificato dai miei esperti... è più potente... ci vediamo fra qualche ora quando comincerà a fare effetto".
Lì vedo uscire e mi ritrovo di nuovo sola, in questa cella buia.
Non so se riuscirò a resistere a questo siero della verità potenziato. Quando ero in marina, ho dovuto affrontare tanti interrogatori e li ho sempre superati. In ben due missioni sono finita nelle mani del nemico e non ho mai divulgato nessun tipo di informazione... me la sono sempre cavata.... ma, questa volta, non vedo proprio vie d'uscita. E la cosa che mi fa più male in tutto questo, è che non riuscirò più a vederti amore mio. Non riuscirò più a parlarti, a baciarti, a stringerti a me, ma soprattutto non riuscirò più a dirti quanto ti amo e che sei la persona più importante della mia vita. Grazie per tutto l'amore che mi hai dato, anche se non lo meritavo. Tu mi hai restituito la felicità. Amore mio, anche io stavo solo sopravvivendo... ma, in questi mesi, grazie a te, sono tornata a vivere.
Ti amo Lexa!
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[Lexa POV]
È già passata una settimana e di te non so ancora niente. La mia angoscia cresce a dismisura ogni istante che passa. Anya non è riuscita a sapere nulla... è anche andata da Titus e lui ha detto che tu te ne sei andata per motivi famigliari... ma io non ci credo minimamente. Non puoi avermi lasciato così... senza nemmeno dirmi addio... o forse... la tua confessione era un addio? NO! Mi rifiuto di credere una cosa del genere. Tu non sei così... tu avresti aspettato il mio risveglio e mi avresti affrontato... di questo ne sono più che sicura... allora, dove sei finita amore mio?
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In the Arms of the Enemy
FanfictionLa storia è ambientata nel 2028 in una New York futura ma non tanto diversa da quella attuale. Lexa Woods è il CEO dell'azienda più prestigiosa di New York, la Woods Corporate, ma questa è solo una facciata... infatti, in realtà, è il Commander de...