[Lexa POV]
Sono qui, nel mio ufficio, che sto facendo il solco a forza di camminare avanti e indietro. Sono nervosa e preoccupata. Da circa un'ora Clarke è sotto test per entrare nel clan. Anya mi ha consigliato di non farmi vedere alle prove, l'avrei sicuramente distratta e non era il caso, e così ho fatto... ma l'ansia e un pizzico di curiosità mi stanno uccidendo. Ma come cavolo mi è venuto in mente di lasciarglielo fare?! Beh, semplicemente mi ha sorriso ed ha usato metodi molto, molto convincenti... Ah fantastico... il grande boss del can dei Grounders che si fa mettere in ginocchio dal sorriso di una bionda. Rido di me stessa e riesco a tranquillizzarmi un po'.
Cerco di distrarmi buttandomi sul lavoro. Ma la mia testa continua ad essere altrove. In un paio d'ore riesco a fare qualche telefonata, concludere qualche accordo, ma nulla di più.
L'ultima chiamata mi tiene impegnata più del dovuto.
"Signor Quinn, non si deve preoccupare: l'acquisizione della sua azienda sarà indolore per lei e per il suo consiglio d'amministrazione. Lei rimarrà il CEO... è un ottimo affare per entrambi... Io ho bisogno di espandermi nell'East Coast e la sua azienda è quello che mi serve e lei vedrà eliminati tutti i suoi debiti", cerco di essere il più diplomatica possibile, ma sta tirando troppo la corda. Mentre ascolto distrattamente il suo blaterare, vedo entrare Anya nel mio ufficio così lo liquido in fretta.
"Allora, siamo d'accordo, il mese prossimo organizzeremo un incontro per firmare il contratto. Ora la devo salutare. Arrivederci", riaggancio sbuffando sonoramente.
"Fammi indovinare... era il logorroico Roan Quinn?", esclama Anya divertita dalla mia espressione.
Annuisco confermando la cosa alzando gli occhi al cielo. Mi focalizzo subito su quello che mi interessa veramente... Clarke.
"Beh, allora? Com'è andata?".
"Chi? La TUA dottoressa?", mi chiede retoricamente con un sorriso sarcastico sul viso.
"Dai Anya... ti sembra il momento ti fare le tue battutine?", ribatto fingendo di essermela presa.
"Ok, ok, la TUA bomba sexy è un vero terminator...".
Sgrano gli occhi ancora ferma sulle parole usate da mia cugina.
"Beh, ha battuto sia Indra che Gustus senza problemi, usando strategie notevoli. Al poligono di tiro ha superato il tuo record di centri... e...".
"E al poligrafo?", chiedo avida di informazioni.
"Questa è la nota dolente, al poligrafo ha mentito ad una domanda...", afferma Anya con una strana espressione sul viso, quasi trattenesse un sorriso.
"E quindi... non ha superato la prova?", le domando ansiosamente.
"No, l'ha superata... diciamo che ho fatto una piccola eccezione... la domanda non era molto pertinente e l'ho aggiunta alla fine...".
"Quindi hai modificato le domande previste per il test? E, se è lecito, si può sapere quale quesito avrebbe scatenato la tua curiosità?", le chiedo con il tono leggermente inquisitorio.
"Semplice, le ho fatto chiedere se al momento è innamorata... E ha risposto 'NO', ma il poligrafo ha dato di matto... Ergo è innamorata... e noi due sappiamo benissimo chi è che le fa battere forte il cuore, vero Lex?".
"Sei veramente impossibile Anya, lo sai?".
"Ma guarda che io l'ho fatto per te....", replica mettendo su un finto broncio. Ci mettiamo a ridere e per un solo istante non penso che ora Clarke fa parte del clan.
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In the Arms of the Enemy
FanfictionLa storia è ambientata nel 2028 in una New York futura ma non tanto diversa da quella attuale. Lexa Woods è il CEO dell'azienda più prestigiosa di New York, la Woods Corporate, ma questa è solo una facciata... infatti, in realtà, è il Commander de...