In the Arms of the Enemy

Capitolo 15

[Lexa POV]

Nonostante sia letteralmente sfinita, il mio sonno è agitato e leggero, infatti vengo svegliata all'improvviso dalla pioggia battente. Apro gli occhi faticosamente e sbatto le palpebre più volte come a testarne il funzionamento... quando mi accorgo di lei. Clarke mi sta stringendo forte a se mentre sta ancora dormendo profondamente. Eccola qui, la mia guardia del corpo! Al pensiero un sorriso compare sul mio volto. Mi giro verso il comodino per controllare l'ora: non sono neanche le cinque.

Cerco di svincolarmi dal suo abbraccio senza svegliarla. Con un po' di contorsioni riesco nel mio intento e vado in bagno. Decido che un bell'idromassaggio potrebbe rilassarmi un po'... così mi avvicino alla Jacuzzi ed apro l'acqua calda. Mi sistemo i capelli in un chignon e comincio a spogliarmi.

I miei pensieri cominciano ad estraniarmi dalla realtà, infatti sobbalzo quando due mani si posano sui miei fianchi abbracciandomi da dietro.

Il volto di Clarke fa capolino sulla mia spalla sinistra.

"Ehi, buongiorno!", esclama con la voce ancora impastata

"Buongiorno... Scusa non volevo svegliarti... è che non riuscivo a dormire ed ho pensato che l'idromassaggio potesse aiutarmi...".

"Uhm... Mi chiedevo... posso farti compagnia?"

Mi volto verso di lei e le accarezzo il mento, obbligandola a guardarmi.

"Pensavo non me lo chiedessi più!", sussurro sfiorando le sue labbra.

L'aiuto a spogliarsi di quei pochi abiti che indossa e ci avviciniamo alla vasca.

Entro prima io posizionandomi contro il bordo. Lei mi segue subito dopo. Si mette di schiena contro il mio petto, sedendosi tra le mie gambe. Appoggia la testa sulla mia spalla e io comincio a coccolarla con delle dolci carezze su e giù sulle sue braccia.

Le bollicine della vasca completano l'opera col massaggio.

"Oh, che meraviglia", sospira ad un certo punto.

"Tu sei una meraviglia!", esclamo dandole dei piccoli baci sul collo.

Lei gradisce le mie attenzioni perché raccoglie i capelli da un lato e sposta il collo per darmi maggiore accesso. Io non mi faccio pregare. Continuo a sfiorare la sua pelle con le mie labbra, sempre più intensamente, alternando baci a piccoli morsi, fino a che non arrivo al lobo del suo orecchio, lo prendo in bocca e ci gioco un po'. La sento gemere e la cosa mi spinge a proseguire la mia esplorazione.

Le mie mani abbandonano le sue braccia, una scivola sul suo seno che comincia a torturare avidamente, l'altra invece, attirata dal suo centro, si dirige più in basso accarezzando la pancia fino ad arrivare al suo interno coscia. La sfioro delicatamente con carezze circolari. Lei apre di più le gambe e con le braccia si arpiona al mio collo per impossessarsi della mia bocca. Mi lecca il labbro inferiore volendo subito approfondire il bacio ed io non la faccio attendere. Schiudo le labbra e le nostre lingue cominciano il loro duello. Il suo sapore mi fa letteralmente impazzire. Gemo anche io sentendo il calore crescere tra le mie gambe. Le mie mani continuano a toccarla. Stringo con maestria il suo seno, torturo il suo capezzolo, prima con dolcezza poi con avidità, lei istintivamente inarca la schiena, urlando di piacere. Smetto di tormentarle l'interno coscia e scivolo sulla sua intimità. Mi concentro sul suo clitoride con estrema delicatezza. Siamo entrambe eccitate e vogliose... lo sento. Lei comincia a muovere il suo sedere contro il mio centro e ora sono io a gemere di piacere. Dio mi sta facendo impazzire. I suoi movimenti sensuali mi stanno facendo venire, e io non l'ho ancora presa, cerco di trattenermi ancora un po' ma le sue spinte sono veramente insistenti. Così, senza preavviso, la penetro entrando in lei con due dita. La mia eccitazione sta per esplodere e voglio che lei esploda con me, che si stringa forte alle mie dita e mi inondi del suo nettare. Spingo con foga, sempre più veloce, la voglio, lei continua a strusciarsi sensualmente contro la mia intimità sto per raggiungere l'orgasmo. Ma lei sembra ancora lontano.