«Ebbene, sei così disperata da prenderti una cotta per il primo passante. Ti credevo più sveglia, Violet.»
La voce secca e indifferente del ragazzo dietro te ti fece capir che, forse, aveva frainteso tutto, eppure davvero eri disperata, ma non per quello che lui chiamava amore, o semplice cotta. Ti volti, essendo appena salita in soffitta ed avendo girovagato senza ragione, solamente perché sapevi che Tate era lì, e che presto ciò che stavi cercando avrebbe finito per cercare te.
«Non farti del male con la speranza che qualcuno se ne acorga, eh, Tate? Devo soltanto sapere che non toccherai la nuova famiglia trasferita qui, poi tornerai ad essere il solito ragazzo con la testa tra le nuvole ed io la solita ragazza depressa.»
Per un momento lui parve incupirsi, sorvolare i ricordi con rammarico e rabbia, quando colta alla sprovvista ti ritrovasti bloccata al muro col polso stretto dalla morsa del biondo, e solo un impercettibile sussulto ti lambì le labbra: non hai paura, non di lui.
«Io so a cosa stai giocando, fai la santarellina stanca di tutto e tutti che crede di essere il peso più inutile della storia, ma che quando ne ha l'occasione morde come una vipera, cerchi di attirare i ragazzi più ingenui a te e finisci per farli morire da dentro, come hai fatto con me, Violet, ma, no, cazzo, non è così! Non puoi giocare con i sentimenti di tutti, non con i miei! L'autolesionista che non è amata, e che non sa amare, però quando viene una luce di speranza, tu la respingi! PERCHÉ IO TI AMO VIOLET, NON PUOI DIMENTIRCARMI IN QUESTO MODO, NON PUOI RINUNCIARE A L'UNICO RAGAZZO CHE TI HA FATTO SENTIRE DAVVERO AMATA, CHE TI HA FATTO SENTIRE BENE, NON PUOI!»
Era impazzito, andato fuori di testa per te, e mentre lui si sfogava così, tu, solo una lacrima sentisti solcarti il viso, forse amareggiata, forse dispiaciuta, forse impressionata.
«Tate, io ti amo, non ho mai smesso di pensare a te, ma se credi che sia così cieca da non distinguere l'amore da una semplice cotta, allora non mi conosci, per niente. Con Jeffrey, con tutte le altre famiglie venute prima, non puoi fare ogni volta il cattivo, tu non sei così, io lo so, me lo hai mostrato: sto cercando solamente di proteggere dei ragazzi ancora vivi capitati in questo posto dolorante, voglio che non facciano la mia fine, come la tua. Capisci, Tate? Capisci che amo solo te?»
E mentre le tue parole, sincere e pure come l'aria, riempiono e lubrificano la mente del ragazzo, senti, in modo quasi compulsivo da parte di quest'ultimo, la presa sul polso stringersi, ma con fare determinato non osasti abbassare lo sguardo.
«Non mi ami. Mi avresti perdonato, altrimenti.»
E il nulla, veloce come un lampo, ma dolce come la carezza di un bambino, il biondo sparì ad un solo battito ti ciglia, lasciandoti col polso poco infastidito e con una marea di domande in testa. Ciò che aveva detto Tate era vero?
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Tainted Love || Tate And Violet
Fanfiction[...] Per un momento lui parve incupirsi, sorvolare i ricordi con rammarico e rabbia, quando colta alla sprovvista ti ritrovasti bloccata al muro col polso stretto dalla morsa del biondo, e solo un impercettibile sussulto ti lambì le labbra: non hai...