Capitolo 4

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È come quando sei al sicuro, tra le braccia della persona a te più vicina, ti trasmette dolce calore, ti culla e ti consola, ti accarezza e ti ripete che serviva a quello, a salvarti dalle tenebre che ti divorano, a baciarti nei momenti bui. Così è con Tate, ti fa sentire tremendamente bene, tremendamente protetta, tremendamente amata: ma tu, per lui, eri lo stesso? Solo una cavia, solo un oggetto a cui lanciare addosso amore e affetto, tutta una finzione? Eppure, ora, lui, stava sprecando lacrime, amare, per te, solo per te.

«Violet..ti amo, ti amo Violet, ti amo veramente, non come ci si ama tra normali esseri umani, io ti amo eternamente, non lo capisci? Sono cambiato..»

«Non posso essere sicura che tu, davvero, sia cambiato..»

Cerchi comunque di prender la parte della ragazza forte, che deve andare incontro alle sue difficoltà, che deve essere autoritaria e che deve affrontare da persona adulta i problemi: ma, cazzo, tu sei giovane, e sei morta, morta giovane, adulta non lo diventerai mai, e si sa, gli adolescenti fanno abbastanza cazzate, si rendon la vita difficile da soli, e tu, sei stufa di tutti quelli sbagli. Tate ha smesso di ansimare dal momento in cui la tua stessa frase congedò al silenzio via libera, silenzio che sarebbe stato presto interrotto.

«Violet, è passato più di anno, cazzo! Un fottuto anno senza di te, Violet, capisci? Dal momento in cui mi hai mandato via, perché non vuoi credermi? Perché?»

Urla, è scosso da continui spasmi, ma tu non hai paura, sai che comunque non sarebbe in grado mai di farti del male, fisicamente almeno, ma tu, tu gli hai fatto male moralmente, chissà se davvero la mancanza l'aveva influenzato a cambiar, ma fino a quel momento, non potevi far altro se non guardarlo con le lacrime agli occhi, sta cercando forse di ucciderti facendosi veder in quello stato? Lentamente, le tue dita lambiscono i mossi capelli biondi del ragazzo, accarezzandoli debolmente.

«Tate, io ho fatto tutto per fidarmi..e voglio farlo ancora. Non so se questa si potrebbe chiamare opportunità, ma voglio ancora accoglierti tra le mie braccia, se tu sarai il primo a promettermi di non fare altre stupidaggini, in quel caso, si, mi fiderò. Voglio ancora averti tra i miei pensieri, anche se, infondo, c'eri comunque..»

Forse era solamente egoismo, ma tu avevi solamente bisogno di qualcuno vicino, in quel perido specialmente, e notare il cupo sguardo del biondo venir illuminato da una luce di speranza, ti fece sorridere, un poco, ma era comunque un primo passo. Lui ti prendeva le mani tra le sue, annuiva in continuazione e sorrideva, sorrideva come un bambino davanti ad un banco pieno di caramelle, sorrideva finalmente, e quel sorriso lo dedicava a te, così folle per l'amor che provava che era stato più convincente curvare semplicemente le labbra che inizare una frase, che sia, e mentre lasci che ti stringa e chi ti sussurri dolci parole, pensi: pensi ai tuoi genitori, agli spiriti della casa, pensi a come avresti potuto dir che avevi perdonato il ragazzo che aveva causato così tanti problemi tra di voi, e solamente concludi che era meglio tener la bocca chiusa, come sempre infondo, ciò che non importava sapere doveva restare incognito.

Tainted Love || Tate And VioletDove le storie prendono vita. Scoprilo ora