|Violet|
Eri come in uno stato di completo trans, la vista e l'udito ovattato non aiutavano per nulla, potevi solamente riconoscere la voce del biondo che, pur di non perderti ancora, ti stringeva a sé e ti carezzava delicatamente, vulnerabile a tutto quello, vulnerabile al fatto di vederti esanime per lui.
«Violet, perché..»
«Tate, i-io..»
Non ebbi nemmeno la possibilità di dir qualcosa, di respirare, almeno: iniziasti a tossire sangue, un orrido spettacolino persino per te, che di sangue ne avevi visto molto, e nuovamente ti sentisti perdere, sprofondare in un vuoto assoluto, solo che, stavolta, c'erano le braccia del ragazzo a tenerti sù, a tenerti con lui. Ti fece segno di non parlare, dolcemente, anche se lo vedevo, tremare, lo vedevo urlare all'interno, lo vedevo piangere, fino a quando i tuoi occhi socchiusi si andarono a fissare sulla parete bianca del bagno davanti a te, il ragazzo, dopo un ultimo bacio posato tremolante sulla tua fronte, si alzò e iniziò a maneggiare per trovare, sicuramente, oggetti con il quale sarebbe stato più facile curarti. Probabilmente non trovò del tutto la roba che gli serviva, poiché lo sentisti uscire dal bagno e correr verso il piano di sotto, ma nel frattempo, notasti un altro particolare: la biondina isterica se la stava svignando, beh, meglio per lei, c'era da dir che se rimaneva come una stolta che era a letto, Tate non l'avrebbe risparmiata, davvero. Ella ti guardò un'ultima volta, poi si incamminó verso le scale, potevi sentirle scricchiolare: strano che il biondo non si accorse di lei, fatto sta che pochi secondi dopo, lui era di nuovo lì con te, o, almeno, lo capisti dal suo profumo, infatti stavi incominciando ad abbandonarti al sonno più totale.
«Violet, resta sveglia. Brucerà un po'..»
Non realizzasti subito, non fino a quando un bruciore tremendo si impossessò di te: urlasti, almeno quello che riuscivi a tirar fuori dalle corde vocali graffiate, un piccolo urlo ovattato che si andò a sbiadire, per poi stringere con cotanta forza i denti. Però, il bruciore, pian piano sfumò, e con lui il sangue che perdevi, Tate stava facendo di tutto pur di farti rimanere cosciente, pur di guarire le ferite che riportavi sul corpo, ma ciò che, sicuramente sapeva, era, che non sarebbe mai riuscito a ricucire le ferite che avevi nell'animo. Una volta fasciato il tutto, così ti parve di capir dato che oramai la sensibilità del taglio sul collo era praticamente inesistente, ti prese in fretta e furia i polsi e li coprì con semplici cerottini, mormorando..qualcosa.
«Resta sveglia.»
Dopo di ché ti prese di peso tra le braccia, come se pesassi tanto, senza un eventuale fatica appunto, e ti posò piano sul morbido letto, standoti accanto: ora l'unico obbiettivo era fare come aveva chiesto il biondo, rimaner sveglia. Forse quello stato di disperazione ti porto a pensare ad una cosa, insistentemente: dovevi esser davvero fortunata ad aver un ragazzo, accanto, così..così. Che metteva davanti la tua vita, che per lui contava solo il tuo esser felice. Eri fortunata, si, ma ancora non te ne eri resa conto.
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Tainted Love || Tate And Violet
Fanfiction[...] Per un momento lui parve incupirsi, sorvolare i ricordi con rammarico e rabbia, quando colta alla sprovvista ti ritrovasti bloccata al muro col polso stretto dalla morsa del biondo, e solo un impercettibile sussulto ti lambì le labbra: non hai...