Capitolo 12

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La neve scendeva cristallina dal cielo che, quella sera, sembrava fatto di panna, candido e grigio: nevicava sempre, ogni inverno lì era gelido, ed esser davanti al fuoco ad assaporar una cioccolata calda e, osservare con ammirazione i fiocchi leggeri che ricoprivano il paesaggio, era una gioia per gli occhi, così rilassante, così dolcemente frustante, faceva, contemporaneamente, venir voglia di amare e odiare tutti.

«Non credi sia bellissima?»

A romper il silenzio gradito sei tu, portandoti alle rosse labbra la tazza fumante, senza mai staccare lo sguardo dalla finestra che lascia intravedere al meglio lo spettacolo bianco che ti annebbia l'animo.

«La neve, insomma, è così fredda e stupenda allo stesso tempo..»

«Ohh, si, credo sia meravigliosa..»

A risponderti c'è il biondo, che con una sigaretta tra le dita ti si siede accanto, non lo noti ma percepisci i suoi neri occhi ad accarezzarti la pelle nivea: ti sta consumando, lentamente, e ciò ti piace.

«Ci da la possibilità di rimaner a casa senza altre opzioni.»

E aveva ragione, con la neve chi sarebbe voluto uscire, al freddo, nel buio costante della giornata? E nonostante voi spiriti eravate comunque costretti a non metter piede fuori dalla cerchia che componeva quelle quattro mura, il tempo di dicembre era una motivazione per non cercare sempre di fuggire da se stessi, era questo che ti piaceva, infondo, anche passar del tempo voluto con quel ragazzo. Minuti di silenzio, solo le fiamme scoppiettanti nel camino, la casa sembrava essersi addormentata, così come tutti gli spiriti che abitava: in quel momento, solo voi due adolescenti eravate connessi tra voi ma disconnessi dagli altri.

«Tate..»

«No, non rovinare questo momento, non considerare sbagliato il fatto di esser complice di tutto questo: ascolta, perché nel silenzio troverrai più di mille risposte.»

Ti lambisce, lui, con un semplice respiro posato casto sul tuo collo, e non puoi far altro, se non sorridere lievemente, questo bramavi da tanto, troppo tempo, e lui, come sempre, ti precede.

«Ho avuto sempre bisogno del tuo sguardo su di me..quando ti scrutavo, nelle tenebre della tua stanza, avevi la Morte addosso, volevo stringerti, ma avevo timore che così facendo ti facessi sentire ancora peggio..Violet..tu mi ami?»

Azzardata, la domanda, un misto di parole dolci pronunciate a tono, però ciò ti fece sussultare: caduta in tentazione, ora, eri dispersa tra mille pensieri anche solo per sussurrare un mormorio confuso. Dovevi solamente scegliere se seguire il tuo cuore, o la tua esigenza.

Tainted Love || Tate And VioletDove le storie prendono vita. Scoprilo ora