|Tate|
Era bellissima quando dormiva. Due giorni eran passati dall'accaduto, e devo dire che, come al solito, l'animo forte si aggiusta sempre, stava decisamente meglio, Violet, ma ancora non era perfettamente stabile. Quella mattina, come ero solito fare da quelle due notti, mi ero svegliato accanto a lei, sorvegliandola, sempre, intimorito anche solo di chiudere un momento gli occhi e non ritrovarla lì, tra le morbide coperte, gli occhi chiusi e le labbra leggermente curve, ogni volta le sfioravo la pelle morbida, che fremeva solo al sentirsi accarezzare dalle mie dita fredde, era semplicemente stupenda, in tutto, anche nei minimi particolari che neanche i suoi genitori eran riusciti a notare: e che genitori, in quel momento mi ricordava me, come orfana, i due suoi creatori, nel momento del bisogno non c'erano mai, e mai ci sarebbero stati, bastavo io, per lei.
«Tate..»
«Ben svegliata, Violet..»
Sorrise flebilmente, e per un momento mi parve di poter sentire i demoni cantare. Tutto quel nero che mi circondava, tutto quel dolore, tutta quella paura, solo una luce, talmente forte da accecarmi, solo lei era presente.
«Come ti senti?»
«Meglio.»
E non c'era cosa che più avrei voluto sentire. Non so come, non so perché, ma gli occhi mi pizzicavano leggermente, quando credevo di aver esaurito le lacrime, mi sbagliavo, erano infinite, tanto è vero che io sono immortale nell'altro mondo. Qualcuno mortale dopo esser morto? Presentatemelo se lo conoscete.
«Vieni qui.»
Mi sporsi quasi subito verso il letto, dalla sedia a dondolo in cui ero situato, intrufolandomi sotto le coperte, dopo che Violet mi fece segno che potevo stringerla a sé. La sua schiena contro il mio petto, le mie braccia avvolte alla sua vita, le mie labbra sulla sua pelle, non c'era cosa che desiderassi di più.
«Grazie.»
«Sono io a dover ringraziare te, Violet. Sei forte, più di tutti gli spiriti che abitano qui dentro. Sei tu che mi dai speranza, sei tu che mi fai sperare ancora.»
«Tate, questa speranza che ti trasmetto, è frutto del tuo amore, quindi, grazie, grazie di esser così importante per me, grazie per, nonostante i miei sbagli, restare ancora.»
Eravamo così, saremo rimasti così, dicono che il per sempre è un tempo davvero molto lungo. Beh, io avrei voluto rimanere in quella posizione, in quella situazione, in quel varco carico di emozioni da provare e già provate, sottopelle, sarei rimasto così, per l'eterna vita che avevo davanti, poiché che vita sarebbe stata senza la fabciulla che più amavo e che mai avevo amato.
«Ti amo, Violet..»
«Ti amo anch'io, Tate.»
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Tainted Love || Tate And Violet
Fanfiction[...] Per un momento lui parve incupirsi, sorvolare i ricordi con rammarico e rabbia, quando colta alla sprovvista ti ritrovasti bloccata al muro col polso stretto dalla morsa del biondo, e solo un impercettibile sussulto ti lambì le labbra: non hai...