Capitolo 24

176 12 4
                                    

«Comunque, secondo me ora Jasmine è perfettamente stabile da alzare quelle sue chiappe dal letto e camminare fuori da questa casa. Non trovi anche tu?»

«Mh, secondo me dovrebbe stare ancora un po' di giorni. È capace di andare dalla polizia e usare le tracce della ferita, ancora evidente, come prova, e poi, sai cosa succederà? Questa casa sarà maledetta letteralmente, la butteranno giù e ciao ciao felice "vita".»

«Si, hai ragione..»

«Vieni qui, dai.»

«È solo che, mi da fastidio la sua presenza..»

«Ehi, Tate, sta tranquillo..»

«Ora che finalmente ci siamo riuniti..»

«Avremo del tempo perl noi, non preoccuparti..abbismo tuta l'eternità, dinnanzi..»

«Scusami..il fatto è che, ti amo..»

«Anch'io ti amo, Tate, davvero..»

«Per te posso resister altri giorni, mesi se necessario..»

«Per questo sei il mio ragazzo ideale..»

«Non mandarmi più via..»

«Solo se tu non mi lascerai ancora..»

«Non lo farò, lo sai.»

«Lo so..voglio solo esserne sicura..»

«Lo sarai.»

Un bacio, solo quello volevo, era troppo? Eppure le nostre labbra si stavano avvicinando, per un secondo, quando..

«Ragazzi, scusate se vi disturbo, avevo l'urgente bisogno di bere dell'acqua.»

Jasmine, ti strapperei i capelli uno ad uno e te li infilerei in bocca.

«Nah, tranquilla, stavamo solo dedicando cinque secondi del nostro tempo per noi, nulla di ché.»

«Tate! Scusaci Jas, stavo giusto tornando su da te.»

«Ma no, Vio, mi sembri stanca, lascia che venga Tatty, no? Lui è riposato, al posto tuo.»

Roteai gli occhi quando Violet mi guardò con sguardo interrogativo: si, Tatty, hai capito bene piccola, aah, salvami.

«In realta io-..»

«Massì, viene Tateuccio, mi porti tu il bicchiere d'acqua? Grazie, molto gentile.»

Si, orami ci stava trattando da schiavi personali, chissà dove voleva andare a mirare quella piccola ragazzina.

«Sicuro, Tate? Se vuoi, vado io..»

Ohh, stavolta nessuno mi avrebbe vietato un dolce bacio: sfiorai delicatamente le labbra di quella splendida viola con le mie, sorridendo ed annuendo.

«Ormai sono stato condannato. Ahimè, lo sopporterò, per te.»

Mi avviai verso le scale con un furbo sorrisino sul volto, ah, certo, senza dimenticarmi del bicchiere d'acqua, non avrei sopportato ancora la squillante e irritante voce della biondina.

Tainted Love || Tate And VioletDove le storie prendono vita. Scoprilo ora