Capitolo 23

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Venivo sempre qui. Quando il mondo mi stava stretto, così stretto da togliermi il fiato. Me ne stavo a guardare l'oceano, e pensavo: "Andate tutti a fanculo". La scuola non conta proprio un cazzo, Kurt Cobain, Quentin Tarantino, Marlon Brandon, DeNiro, Al Pacino, tutti hanno smesso di andare a scuola. Io odiavo quella scuola, così venivo qui, e guardavo questa infinita distesa di acqua, e mi dicevo: "È questa la tua vita, tu puoi fare qualsiasi cosa, puoi essere chi vuoi, chissenefrega della scuola. È solo un puntino insignificante della tua vita. Non farci caso."

Non ricordo cosa provai quando mi spararono, so solo che non è stato piacevole: so come sono morto, ma non so quale fu la sensazione che provai. È come un immagine sbiadita, sapevo a cosa andavo incontro e sapevo che non avrei pottuto deviare in nessun modo il mio destino, sento ancora il canto delle sirene..

||Se preferite, avviate in questo momento della storia la canzone che ho messo su, renderà il tutto molto..macabro.||

< Aspettate, gli parlo io prima, aspettate, voglio provare a parlarci, Tate! Tate! No, no, perfavore! Non è pericoloso, è solo un ragazzino, è solo un ragazzino, vi supplico! Non fategli del male! >

Non è un incubo questo, solo la realtà, la devo accettare, oppure vivrò nel rammarico per sempre: no, ma che dico! Io hon provo rammarico, ciò che sento è solo rabbia, dolore, tristezza, e nessuno potrà mai aiutarmi. Non ho paura, so che presto tutto finirà. L'urlo dei bambini, il suono dei cannoni, i cani che abbiano e il vento che mormora, tutto sarà finito, ma un vero maestro non se ne va mai in un modo così..banale. Dunque ora lasciate che l'eterno abbraccio della Morte mi prenda a sé, lasciatemi esser me stesso per questi ultimi secondi di vita, perché mai mi sono sentito così vivo. E mamma, tu, non piangere, so che non sono stato un gran ché di figlio, ma anche tu non sei stata un gran ché di madre.

"Ho un problema con le mamme, conosci qualche bravo terapista?"

Ma il fatto è che io odio e odiavo tutto della vita, sono solo un ammasso di emozioni spezzate da un pianto disperato, è vero? Non so più cosa sia falso e cosa reale, viviamo un modo che si illude di aver tutto sotto controllo, per questo mi piacciono i volatili: vorrei poter volare anche io e sfuggire da tutte le preoccupazioni e gli sbagli. Ma ormai non c'è tempo, sono rinchiuso in una prigione fatta di bugie, morirò urlando ai quattro venti quanto sia sbagliato tutto questo. Sono stufo di tutto ciò. E mentre un unico e semplice gesto mi distrae da tutta quella schifezza che mi avevano inniettato dentro, sorrisi, ironicamente ovviamente: le dita a formare una pistola, un colpo secco dritto alla tempia, tutto sembrò ovattarsi, le sirene bramavano giustizia, io bramavo pace, e veloce come una saetta mi sporsi a prender la vera condanna che aveva segnato il futuro di tutte quelle vittime incastrate ora in due mondi, non sanno neanche loro cosa sia la Morte, diverrò anch'io così? E fu in un attimo che il suono si placò e la vista si annebbiò, acuto fastidio al petto che ora era vittima di un massacro, io ero vittima di un massacro: era come smetter di respirare, come venir soffocati dal sangue che ribolle nelle vene e che per troppa quantità esce fuori, sentivo il sapore metallico di quel liquido lambirmi le labbra, scivolare fino al mento, gocciolare sul pavimento: ahimè, il dado era tratto, e per una volta, ho provato dolore, non per i proiettili che mi attraversavano voraci il polmoni, ma per la convinzione dei miei assassini, si, erano quello, degli omicidi insulsi, e, ingenui. Non sarei mai morto veramente.

"Non muori ma il dolore lo senti."

Certo, esser morto non si poteva considerare una sensazione magnifica, ma c'era di peggio.

"Da quando ci sei tu, questo è il posto migliore."

Devo dirlo, sembro quasi una di quelle ragazzine depresse che sono indecise sul tagliarsi o il suicidarsi, peccato che la seconda opzione io non la possa metter in atto: dopo la morte ogni malanno se ne va, il fumo che mi attraversa i polmoni, intatti, mi porta alla mente il primo incontro con Violet, chi l'avrebbe mai detto, incontrar una ragazza con i tuoi stessi problemi mentre manda via attraverso una lametta tutti gli sbagli del passato. O, ma chi voglio prendere in giro, nulla capita per caso.








Tainted Love || Tate And VioletDove le storie prendono vita. Scoprilo ora