Quando Iker era entrato nel palazzo di Valdebebas, attendendo che la sua fidanzata finisse le interviste sul tappeto rosso, si era fermato all'ingresso e aveva dato un'occhiata in giro.
Non sapeva perché ma da che era partito da casa, con Sara al seguito, aveva sentito una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Non si era mai sentito così, come un alunno al suo primo giorno di scuola. Forse era la tensione prima del discorso che avrebbe dovuto fare, lui che a telecamere e fotografi non era mai stato molto incline sebbene anche quello facesse parte del suo lavoro. Forse era solamente l'agitazione di un gala o forse.... c'era sempre quella vocina all'interno della sua testa che sebbene fosse piccola si agitava e urlava sempre di più. Suggeriva a Iker che l'agitazione proveniva dall'idea di dover fare degli incontri, come per esempio, incontrare Penélope.
Non aveva smesso di pensarci da quando Sergio gli aveva dato la "grandiosa" notizia che la ragazza avesse accettato il suo invito. Aveva pensato cento volte a come sarebbe stato, poi, mentre ci pensava per la centounesima volta, la vide.
Era lì, in piedi, vicino a Sergio che girato parlava con alcuni funzionari della società.
Sembrava un pesce fuor d'acqua sebbene cercasse di non darlo a vedere: forse nessuno l'aveva notato a parte Iker. Gli era bastato incrociare i suoi occhi chiari così luminosi e preoccupati, per capire meglio cosa stesse pensando.
Indossava quel vestito nero che le stava incredibilmente bene e quei tacchi che la rendevano più alta. Era stretta nelle spalle e lo guardava: era come se nessuno dei due riuscisse a staccare gli occhi dall'altro.
"Iker" disse la voce di Sara alle sue spalle, svegliandolo.
Iker sobbalzò guardando la fidanzata. "Amore, hai fatto?"
"Sì, quelli di Antena 3 sono degli idioti.." sospirò. "Senti vado un attimo a salutare le altre di là, ci vediamo al tavolo?"
Iker la guardò e annuì salutandola con un bacio. La ragazza sparì nella sala continua e Iker tornò a guardare Penélope ancora persa nei suoi pensieri, in un angolo.
Sergio continuava a chiacchierare così decise di avanzare verso di lei e andare a parlarle.
Prese due calici di vino dal vassoio del cameriere che gli era appena passato accanto e si avvicinò.
"L'alcol in questi casi aiuta sempre" sorrise Iker riportando Penélope sulla terra.
Stava pensando a lui: aveva immaginato quell'incontro mille volte e la milleunesima volta era ovviamente stata diversa.
Si guardarono di nuovo negli occhi, si vide recapitare un calice con del vino chiaro.
"Buonasera" sorrise cercando di non sembrare troppo in agitazione.
Iker le puntò gli occhi scuri addosso. "Buonasera." ripeté.
Penélope mandò giù un sorso di vino e sospirò.
"Meglio no?" fece Iker guardandola.
"Mi sa che la serata andrà meglio quando sarà finita.."
"La parte divertente deve ancora venire.."
"Spero sia meglio dell'assedio dei paparazzi..!"
"Non temere è la parte più brutta, e l'hai passata alla grande, nessun osso rotto."
"Se non mi salvava Sergio venivo inglobata da un paparazzo sotto copertura."
"Oh quelli ci sono sempre tutti ci sono cascati almeno una volta" le sorrise.
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Trudly, Madly, Deeply || Ramos, Casillas
FanfictionNon sapeva come si chiamava né chi fosse di preciso, ma sapeva che quando l'avrebbe raccontato al signor Romiro, probabilmente gli sarebbe venuto un principio di infarto per l'emozione. "Iker Casillas" si presentò lui "Capitano del Real Madrid, ecco...