Capitolo 26

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Iker era seduto in salotto da quasi un'ora.

Kay andava avanti e indietro dalla cucina al corridoio urlando a Penélope a che punto fosse.

La preparazione per la cena con i suoi sembrava più una cerimonia di investitura medievale e il ragazzo si guardava intorno con fare annoiato attendendo che la sua ragazza decidesse che abito indossare.

"Penny è estremamente precisa quando ci sono queste cose importanti..." disse Kay entrando in salotto e sedendosi accanto a Iker.

"Dobbiamo arrivare per le otto e mezza ma devo avvisare i miei che l'arrivo è previsto per..."

"...Le otto e mezza come stabilito!" la voce di Penélope finalmente entrò in salotto.

Iker si alzò dal divano e la guardò. Fece una scansione completa della ragazza che aveva di fronte e che non aveva mai visto più bella di così.

Indossava un abito grigio corto al ginocchio con una fascia nera in vita e un ricamo di fiori. I tacchi alti e lucidi di vernice e i capelli raccolti in una coda di boccoli laterali. I suoi occhi azzurri che con il vestito grigio perla brillavano ancora di più erano splendenti.

"Wow" disse Kay, entusiasta.

Iker non seppe cosa dire - di fronte a lui c'era la donna più bella che avesse mai visto, ed era la sua fidanzata.

Prese fiato e sorrise. "Come sto?" domandò Penny preoccupata.

"Sei...bellissima, amore." sorrise Iker con una dolcezza infinita.

Penélope si rassicurò per un attimo ma poi ripiombò nella tensione che aveva sin dalla mattina.

Salutò Kay e si avviò con Iker alla macchina.

Non aveva mai visto Mòstoles.

Quando la macchina scura di Iker arrivò di fronte al cancello dei suoi genitori e si arrestò, Penélope si guardò intorno come se fosse in gita scolastica.

"Cosa guardi?" domandò Iker osservando il movimento della sua testa.

La ragazza si voltò verso il fidanzato e sorrise. "Mòstoles. Casa tua. Non ci sono mai venuta."

"Ah no? Mai vista?"

"No, mai. Chi l'avrebbe mai detto che sarei venuta qui con te..a conoscere i tuoi."

"Il destino, Penny, il destino." commentò il ragazzo prendendole la mano.

Penélope gli sorrise. "Entriamo?" gli domandò dopo avergli dato un bacio.

Iker annuì e i due scesero dall'auto. Nessuno sapeva cosa aspettarsi da quella serata.

Da una parte, Iker era preoccupato per la reazione di sua madre che al telefono quella sera non era sembrata poi così tanto convinta della cena in famiglia, dall'altra c'era Penélope che non era mai stata così tesa. Si era fatta un sacco di domande su come potesse andare quella serata, aveva passato giorni interi a immaginare come sarebbe stato l'incontro, se l'avessero odiata o amata, soprattutto dopo quello che era successo con Sara al matrimonio.

Camminò accanto ad Iker fino a che, attraversato il giardino ordinato e colorato da alberi e fiori, erano arrivati di fronte alla porta d'ingresso.

Si erano guardati e Iker, puntando gli occhi scuri su quelli della ragazza, aveva mosso le labbra senza parlare e aveva mimato una frase che aveva fatto in modo che il cuore di Penny si sciogliesse ancora una volta. "Ti amo" aveva detto con un suono quasi impercettibile.

Trudly, Madly, Deeply || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora