Capitolo 30

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Sergio e Iker percorrevano avanti e indietro il corridoio della casa delle due ragazze come se attendessero l'arrivo dell'autobus.

"Quanto ci mettono secondo te?" domandò Sergio corrugando la fronte.

Iker guardò l'orologio. "Non lo so. Di solito Penélope ci mette più a scegliere le scarpe che a prepararsi.." commentò roteando gli occhi.

In quel momento la porta della camera di Penny si aprì di scatto. "Ti ho sentito Casillas!!!" lo rimproverò la ragazza.

Iker si mise a ridere. "Quanto vi manca?!" protestò Sergio guardando verso la porta di Kay che da ore non dava segni di vita.

"Abbiamo fattooooo!" esclamarono in coro per la decima volta in dieci minuti.

"Amore, hai detto così anche due ore fa!!" protestò Iker vicino alla porta di Penny che si era subito richiusa. "Non devi andare a incontrare la Regina, dobbiamo solo andare a cena!!"

Sergio si appoggiò con le spalle al muro e sbuffò.

"Rassegnati amico, non andremo via di qui prima delle nove."

"Speriamo. Altrimenti ci toccherà mangiare fuori nel parcheggio.." sbuffò Iker.

Prima che potessero continuare a lamentarsi, le porte delle camere delle due ragazze si aprirono all'unisono.

Kay e Penélope si guardarono un momento poi si fermarono di fronte ai ragazzi.

"Non osate lamentarvi perché è valsa l'attesa!!" disse Kay mettendosi in posa.

I due ragazzi effettivamente, erano rimasti colpiti dalla bellezza delle due ragazze che per l'occasione aveva deciso di sfoderare le loro armi migliori.

Iker si avvicinò a Penny senza dire niente, guardandola solamente da capo a piedi.

Un brivido gli percorse la schiena e lo stesso percorse anche la schiena di Penélope che nonostante fosse abituata, sentiva uno strano imbarazzo quando aveva gli occhi di Iker addosso, da sempre.

"Nessun commento?" domandò incredula.

"In questo momento non me ne viene nessuno che potrei dire ad alta voce." confessò il portiere con un sorriso malizioso.

Penny sospirò. "Oh, come sei romantico."

"Mi aggiungo allo sgomento di Iker" annuì Sergio "Siete...sei..." disse indicando Kay "..Wow."

"Ok risparmiate le chiacchiere, andiamo o ci faranno mangiare nel parcheggio, vero Iker?" lo prese in giro Kay andando verso la porta e tirando verso di sé Sergio.

Se c'era una cosa che Penélope adorava di Madrid oltre alla Gran Vìa, era l'enorme presenza di parchi e aree verdi dove poter fare lunghe passeggiate.

Ogni volta che ne vedeva uno, dovunque fosse, si ricordava di quando era stata lì a pensare, a collezionare pensieri belli e a dimenticare quelli brutti. Era da un po' di tempo che non ci andava più perciò quando quella sera si presentò l'occasione, dopo cena, convinse gli altri a seguirla lungo il percorso di un parco che di notte rimaneva sempre aperto.

Era uno dei suoi preferiti perché non sorgeva nel centro della città né era un parco turistico. Era uno dei primi parchi che aveva scoperto arrivata nella grande città e lo adorava perché aveva una parte più alta dalla quale si poteva vedere tutto il quartiere latino illuminato. Uno spettacolo che né Iker né Kay né Sergio avevano mai visto.

Camminarono lungo un sentiero, chiacchierando tranquilli, fino a quando Kay non si accorse che, in una radura piena d'erba e grandi alberi secolari, c'era un parco giochi.

Trudly, Madly, Deeply || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora