Capitolo 38 - Epilogo

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I passeggeri del volo E4792 diretto a Madrid-Barajas sono pregati di recarsi al gate d'imbarco numero 52.

La voce metallica dell'altoparlante dell'aeroporto di Honolulu risuonò nella sala d'attesa come una sveglia sul comodino di domenica mattina.

I passeggeri di quel volo, alle otto di mattina, erano ancora addormentati e troppo rilassati dalla meraviglia di quell'isola per potersi accorgere che era già iniziato l'imbarco per tornare a casa.

Penélope sedeva su una delle sedie della sala d'attesa, con le cuffie dell'ipod alle orecchie e le gambe appoggiate sulla valigia di fronte a lei.

Continuava a guardare le sue braccia scoperte dalla t-shirt che indossava e l'abbronzatura che non aveva mai preso per così tanto tempo e così intensamente.

Erano passate per lei le due settimane più belle e forti della sua vita: era partita per le Hawaii alla fine del mese di Giugno, dopo che il Real Madrid aveva festeggiato la Décima di Champions League e, a sorpresa, la vittoria del "triplete" completato dalla vincita della Liga che aveva ridato gioia e speranza ai tifosi della squadra.

Erano stati mesi di festa che non avevano potuto che aumentare l'attesa per il momento della partenza con Iker verso quella splendida avventura.

Il paradiso delle Hawaii non era possibile descriverlo a parole ma ciò che Penny portava nel cuore era ancora più bello della descrizione di un'isola così magica.

Mentre osservava la sua abbronzatura non poté fare a meno di notare, all'anulare, un anello che due settimane prima non c'era. Se lo sfilò, all'interno di questo, inciso come nel suo cuore, c'era un nome e una data: Iker Casillas, 11 Luglio.

11 Luglio – una data importante che avevano deciso di scegliere per commemorare il grande evento che aveva cambiato la loro vita per sempre.

Si erano sposati al tramonto di quella giornata, di fronte al mare, su una spiaggia di sabbia bianca che assomigliava a farina.

Era stata una cerimonia così bella che Penélope non poteva fare a meno di ripensarci ogni volta che il suo sguardo incrociava quella fede: era sua moglie, era diventata sua moglie da pochi giorni ma era come se si sentisse legata ad Iker da sempre.

"Ho portato le patatine, la Coca-cola, il té alla pesca e soprattutto le ciambelle!!" esclamò una voce squillante dietro di sé.

Penélope si voltò di scatto, risvegliandosi dai suoi dolci pensieri: presenti alla cerimonia, come testimoni, non potevano essere che Kay e Sergio, sempre più innamorati e sempre più uniti.

Kay si sedette accanto a Penny e appoggiò sulle ginocchia il bottino recuperato al supermarket dell'aeroporto.

"Quante cose hai comprato?!" sorrise Penny perplessa.

Kay allargò un sorriso mentre apriva il pacchetto di patatine. Sergio apparve dietro di lei sospirando.

"Ho provato a fermarla ma avevo paura mi mordesse un braccio!" commentò il ragazzo sedendosi accanto a lei.

"Ah-ah molto simpatico Sergio!" ribatté Kay masticando vistosamente le patatine, affamata "Se volevi evitare di dovermi comprare tutto questo potevi fare a meno di mettermi incinta!" sorrise guardandolo.

Sergio le rivolse un sorriso e scosse il capo guardando Penélope. "E' sempre colpa mia!" sospirò.

Il matrimonio tra Penny e Iker non era l'unica novità dell'estate: la gravidanza di Kay che andava avanti da qualche mese era l'altro grande cambiamento di quell'anno.

"Avete visto Iker?" domandò Penélope guardandosi intorno. "Hanno annunciato l'apertura del gate."

Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, Iker arrivò di corsa con il giornale in mano.

Trudly, Madly, Deeply || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora