Quando il sole filtrò dalla finestra semi chiusa andò a colpire direttamente il letto sul quale Penélope si era addormentata poche ore prima.
La luce rifletté sulle sue palpebre svegliandola: sembrava che tutto il sole della Spagna fosse concentrato alla finestra.
Si guardò intorno un momento, cercando di realizzare dove fosse: allargò un sorriso quando si rese conto di essere nella stanza di Sergio, a casa sua, dove aveva trascorso la notte.
Non aveva ricordi di aver passato una notte nel suo appartamento da quando aveva deciso di stare con lui. Kay continuava a mandarle sms dicendole che prima o poi avrebbe chiamato i cani non vedendola rientrare in casa e lei sorrideva mentre ripensava a tutti i momenti magici che aveva vissuto in quelle due settimane.
La sua vita sembrava aver preso la piega giusta e mai come in quel momento, risvegliandosi tra le braccia di Sergio per l'ennesima volta, era stata convinta di aver fatto la scelta giusta.
Prendere quella strada, decidere di cambiare il suo destino, era stato come mettere in pausa dalla vita reale e vivere una vita parallela dove tutto era perfetto.
Sergio era perfetto, la sua storia d'amore era perfetta.
"A che stai pensando?" mormorò una voce dietro di lei. Penélope sentì il braccio del ragazzo cingerle la vita, sotto al lenzuolo.
"Buongiorno" sorrise voltandosi con la testa per dargli un bacio sulle labbra.
"Buongiorno" rispose Sergio ancora con gli occhi chiusi.
"Spero di non averti svegliato"
"Quasi. Ti stavi muovendo."
"Scusami, volevo alzarmi ma sai, ho un macigno di otto chili che mi pesa sullo stomaco e non riesco a liberarmi..." commentò ironica.
"Sono muscoli mia cara" spiegò Sergio con un sorriso.
"Spostali dal mio stomaco prima che mi soffochi." disse lei accarezzandogli il braccio.
Sergio sospirò e si voltò appoggiando la schiena al materasso del letto.
Lasciò che la ragazza si alzasse a raggiungesse il bagno mentre lui rimaneva a guardare il soffitto bianco.
Erano passate due settimane da quando la storia tra lui e Penélope si era fatta seria e ancora non poteva crederci. Gli impegni con il Real si facevano sempre più fitti ma in quei quindici giorni i due avevano vissuto assieme degli attimi indimenticabili.
Sergio sorrise: era la prima volta che risvegliandosi accanto ad una donna nel suo letto si era sentito così, una sensazione incredibile l'amore – pensò tra sé e sé.
Penélope stava di fronte allo specchio del piccolo bagno adiacente la camera da letto di Sergio e si guardava intensamente come se stesse cercando di comunicare con se stessa nel pensiero.
Il volto bagnato dall'acqua fredda del getto del rubinetto appena aperto, i capelli ancora spettinati.
Inspirò. Lo faceva sempre, ogni mattina, da quando dormiva a casa di Sergio: andava allo specchio e faceva un lungo respiro. Ormai si era anche dimenticata il motivo per cui lo faceva.
All'improvviso, prima che iniziasse a lavarsi i denti, il suo cellulare appoggiato vicino al lavandino squillò indicando l'arrivo di un messaggio.
Mise lo spazzolino in bocca e prese il telefono rapidamente tra le mani.
Aprì l'MMS arrivato poco prima e guardò il mittente: Kay. Il testo sopra la foto allegata diceva: Non penso che QUESTO abbia a che fare con il vero amore, ma con quello perduto.
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Trudly, Madly, Deeply || Ramos, Casillas
FanfictionNon sapeva come si chiamava né chi fosse di preciso, ma sapeva che quando l'avrebbe raccontato al signor Romiro, probabilmente gli sarebbe venuto un principio di infarto per l'emozione. "Iker Casillas" si presentò lui "Capitano del Real Madrid, ecco...