Penélope stava tranquillamente sistemando i nuovi arrivi sugli scaffali dei romanzi, quando all'improvviso sentì il signor Romiro chiamarla all'ingresso.
"Che c'è?!" domandò correndo preoccupata.
"Il telefono sta squillando da un'ora..." commentò il libraio guardando la ragazza.
Penélope osservò la sua borsa e riconobbe la sua suoneria così fece il giro del tavolo e andò alla borsa prendendo il cellulare tra le mani.
"Pronto??" domandò senza vedere chi la stesse chiamando.
"Penny, sono io, Kay" disse la voce dell'amica dall'altra parte. Penélope captò subito che qualcosa doveva essere successo – il tono di voce della ragazza era alquanto tremante.
"Kay!! Dove sei?!"
"In ospedale!"
"Come?!?! Cosa?? Come... cos'è successo??" balbettò agitata mentre Romiro guardava verso Penélope con aria seria e incredula.
"E' una storia lunga..io sto bene, sono qui per Sergio.."
"Sergio!?!? Che ha fatto Sergio??" ripeté impaurita.
"E Iker." soggiunse.
"Iker?!? Oh mio dio, arrivo subito, dove sei??"
"A La Moraleja!"
"Arrivo!! Rimani lì non ti muovere!" riappese e prese la borsa tra le mani.
Romiro capì che doveva essere successo qualcosa di grave. "Vuoi che ti accompagno??" domandò.
"No devo..io...devo andare...non so cosa sia successo ma..Iker è...io..." iniziò a balbettare in confusione mentre il cuore le schizzava nel petto.
Non sapeva cosa fosse accaduto, sapeva solo che Iker era in ospedale con Sergio e che Kay era lì con loro. Sapeva che doveva andare lì e che non riusciva a smettere di pensare a Iker e alle terribili cose che sperò non gli fossero successe.
"Vai pure, qui sto io" sorrise Romiro "Telefonami, dimmi che diavolo hanno combinato!"
"Lo farò! Grazie!" uscì di corsa dal negozio e iniziò a correre fino al parcheggio dietro al negozio con il cuore in gola e mille pensieri in testa.
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Dopo aver infranto ogni legge del codice della strada e aver corso per tutte le scale dell'ospedale di La Moraleja, Penélope era riuscita ad arrivare al reparto dove sembravano aver ricoverato entrambi.
Aprì la porta d'ingresso della sala d'aspetto e vide Kay, con sguardo preoccupato, seduta su una delle sedie libere.
Appena si videro, Kay scattò in piedi e andò verso di lei.
"Penny...!" sospirò l'amica.
Penélope la guardò con la paura negli occhi e nel cuore. "Che cosa è successo?? Dove sono? Dov'è??"
Kay si guardò intorno come se non volesse dirglielo. "Stanno bene, tranquilla, non è successo nulla di.."
"Kay! DOVE SONO?!" domandò sempre più tesa.
"...Sono..in una stanza e nell'altra...infondo al corridoio. Li tengono separati."
"Cosa?! Perché? Ma..che è successo? Te l'hanno detto?"
"Mi ha chiamato Sergio mezz'ora fa..." sospirò Kay che non aveva alternative che raccontare cosa fosse successo all'amica "E mi ha detto che...c'era stata una rissa."
Penélope sgranò gli occhi senza capire. "..Una...una rissa? Ma...dove..cosa..?" un pensiero le balenò in testa ma preferì non pensarci: non poteva credere che fosse ciò a cui stava pensando.
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Trudly, Madly, Deeply || Ramos, Casillas
FanfictionNon sapeva come si chiamava né chi fosse di preciso, ma sapeva che quando l'avrebbe raccontato al signor Romiro, probabilmente gli sarebbe venuto un principio di infarto per l'emozione. "Iker Casillas" si presentò lui "Capitano del Real Madrid, ecco...