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"Non so come ti sia venuto in mente!!" protestò Penélope specchiandosi nel vetro delle porte della sala stampa dello stadio Mestalla per sistemarsi la camicia.
Iker le sorrise guardandola nel riflesso. "Ti stai lamentando?"
"Mancano venti minuti! Iker!" esclamò lei voltandosi.
"Hey amore, sei più nervosa di me! Calmati! Che succede?" si avvicinò alla ragazza prendendola per i fianchi e tirandola a sé in un abbraccio.
Effettivamente Penélope era agitata: mancavano venti minuti al fischio di inizio della finale di Copa del Rey contro il Barcellona che dopo la sconfitta dell'anno passato arrivava al Mestalla di Valencia, dove da anni si disputava la finale di questo importante titolo calcistico, con sete di vendetta.
I giocatori erano tutti al loro posto nei tunnel per il riscaldamento prima dell'inizio – o quasi.
Penny era arrivata con Kay e le altre, la mattina stessa, per sostenere il Real e i loro eroi nella difesa del titolo vinto l'anno prima. Aveva incontrato Iker negli spogliatoi come faceva sempre, e i due erano finiti nella sala stampa vuota dello stadio, lontano da occhi indiscreti, in preda ad uno slancio di passione improvvisa.
Iker aveva così scaricato l'adrenalina e la tensione per quella gara importante anche se Mourinho l'avrebbe ucciso se avesse saputo anche solo della presenza di Penélope nel "backstage" della partita.
La ragazza, che al suo fidanzato non era riuscita a resistere nemmeno quella volta pur sapendo l'importanza della concentrazione prima della partita, iniziava però ad essere più nervosa di lui dopo ciò che era successo.
"Non vorrei che un insuccesso del Real dipendesse da...questo."
Iker la guardò negli occhi e si mise a ridere. "Sai quante volte è successo prima di una partita? E abbiamo vinto lo stesso. Ti ricordi di quell'otto a zero la scorsa settimana?" domandò lui inarcando un sopracciglio.
Penélope ci pensò e si ricordò di una grandiosa partita del Real e di Iker nonostante prima fosse successo qualcosa di simile.
"Ok sarà meglio che vada, mi stanno tenendo il posto."
Iker guardò l'ora sull'orologio sopra di loro. "Ohh..ma c'è tempo..." disse dandole un bacio.
Penny lo ricambiò poi decise che se non se ne fosse andata in quel momento non se ne sarebbe più andata.
"Scarica la tua tensione in campo ok? Che è già illegale ciò che abbiamo fatto qui."
"Illegale ma...bello,no?" sorrise Iker con gli occhi dolci.
Penélope gli accarezzò il viso sorridendo. "Illegale ma fantastico, direi." sorrise.
Gli diede un bacio e andò verso l'uscita. "Prendeteli a calci." gli disse prima di andarsene.
Iker gli sorrise e si sistemò la maglietta prima di uscire e tornare con i suoi compagni.
"Oh devi dirlo ai miei compagni! Io sto fermo in porta..."
Penélope salì le scale a salti e correndo arrivò finalmente al suo posto in tribuna VIP con le altre.
"Che fine avevi fatto!??" domandò Kay che stava già mangiando i suoi pop-corn.
Penny prese fiato dopo la corsa e si sistemò meglio sulla sedia. "Scusate ero...io..."
"Sala stampa o spogliatoio?" domandò Nagore seduta vicino a lei.
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Trudly, Madly, Deeply || Ramos, Casillas
FanfictionNon sapeva come si chiamava né chi fosse di preciso, ma sapeva che quando l'avrebbe raccontato al signor Romiro, probabilmente gli sarebbe venuto un principio di infarto per l'emozione. "Iker Casillas" si presentò lui "Capitano del Real Madrid, ecco...